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Autore: Hil 89    21/01/2012    0 recensioni
Una conversazione tra fratelli un po' diversa dal solito. " Se tornerai, magari poi, noi rinonquisteremo tutto, come tanti anni fa...". Ho voluto riscrivere una vecchia storia che avevo gia' pubblicato, ma non nel mio profilo ma su quello di littlevampire. Saluti, HiL
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Fratelli


 

Ci divertivamo anche con delle cose senza senso…


George Weasley aveva gli occhi lucidi quel giorno d’aprile.
Camminava con le mani in tasca, la testa alta con lo sguardo fisso davanti a se.

 
“Ciao fratellino!”
“Ehilà, era ora che ti facevi vedere! Stavo iniziando a pensare che ti fossi dimenticato di me!”
“Come sei scemo, come potrei dimenticarmi” un piccolo sorriso sfiorò le sue labbra. “Come stai?”
“Non mi lamento. E tu, che mi racconti? Come vanno gli affari?!”
“Alla grande! Quel negozio è la mia più grande soddisfazione!” si passò distrattamente una mano tra i capelli rossi, scompigliandoli ancora di più.
“Sono contento che vadano bene! Spero che hai delle commesse carine e non dei vecchi bacucchi!”
“Ovviamente. Sono due ragazze molto carine, ma anche brave!” rispose con un sorriso sulle labbra.
“Meno male. Non ti potevo immaginare in quel negozio da solo con qualche vecchietto! Ahahah! Anche se ci sarebbe stato da ridere, sicuramente!”
“Quanto sei spiritoso fratellino”
“Eheh! Mamma e gli altri come stanno?”
A quella frase, il giovane Weasley alzò per un attimo lo sguardo verso il cielo azzurro. Sospirò e riprese: “Bene, diciamo che stanno bene. Ogni tanto mamma la scopro ancora in lacrime in camera, papà si è buttato a capo fitto nel lavoro ed ha anche ricevuto una promozione. Bill e Fleur vivono ancora a Villa Conchiglia e stanno per diventare genitori per la seconda volta!”
“Ma dai! Che bello, divento zio!”
Una piccola risata, “Charlie è ancora in Romania, non tornerà tanto presto. Il nostro vecchio Percy ora ha un buon incarico al Ministero della Magia ed ha imparato a fare le battute! E inoltre si è finalmente sposato con Penelope. Ron è cotto a puntino della nostra bella Prefetto-Perfetto e Ginny ormai fa coppia fissa con Harry”
“Beh, i tasselli finalmente sono andati al posto giusto, finalmente!”
“Si, diciamo che i nostri piccoli hanno aperto gli occhi!”
“E tu, George. Come stai?”
Il giovane Weasley strinse i pugni che teneva ancora in tasca, talmente forte quasi da farsi male.
“Sto bene” ma quella risposta con convinse neanche lui.
“Non raccontarmi stronzate”
“Mi manchi. Da morire” parole dette velocemente, ma ricche di significato. Una lacrima sfugge al suo controllo e riga la sua guancia pallida.
“Ehi ehi… Stai infrangendo i patti!”
“Scusa, hai ragione” si passò velocemente una mano sul viso, per togliere le tracce di quelle piccole perle salate.
“Raccontami di Joy”
Al pensiero della sua donna, un altro sorriso nasce sulle labbra del giovane.
“E’ bellissima”
“Questo lo so, scemo! Gliel’hai fatta la proposta o no!?”
“Si, ci sposiamo a luglio!”
“Grande! Il mio fratellino che si sposa! E’ quasi incredibile, non è vero?!”
“Già, chi l’avrebbe mai detto che avrei messo la testa a posto!”
Rise in un modo genuino, da tanto non si sentiva cosi libero, ma d’altronde con lui si sentiva sempre se stesso: il vecchio George.
“Devo dirti una cosa” la sua voce si era fatta leggermente più seria.
“Sono tutte orecchie” esitò ancora un attimo, “Allora, mi devo preoccupare?!”
“Joy è incinta”
“Veramente! Ma è fantastico! Complimenti fratello! Le spose con il pancione sono sempre più belle!”
“Se è maschio, abbiamo deciso di chiamarlo come te”
Ci fu un attimo di silenzio, rotto soltanto dal dolce canto di un uccellino.
“Non so cosa dire. Grazie. Ne sono molto onorato”
George fece un altro sorriso, cercando di nascondere gli occhi lucidi.
“Sapevo che ti avrebbe fatto piacere”.
“Devi insegnargli tutto!”
“Sicuro!”
“Ogni cosa”
“Puoi contarci fratellino!”
“La prossima volta devi portare anche Joy, voglio vederla con il pancione!”
“Ora però devo andare”
“Certo”
“Tornerò presto, te lo prometto”
“Lo so”
“Ciao”
“Ciao George”
George Weasley dette un ultimo sguardo davanti a se e poi fece due passi indietro, passandosi una mano tra i capelli per poi rinfilarla nella tasca del cappotto che indossava.
Camminò lentamente osservando il cielo azzurro, limpido come i suoi occhi.
Si fermò all’uscita di quel luogo e si voltò un’ultima volta: “Ciao Fred”.

Un raggio di sole illuminò il posto che, un secondo prima, il giovane Weasley stava osservando.
La scritta diceva:


 

Fred Weasley

Un figlio, un fratello, un amico, un compagno.
La tua risata vivrà sempre nei nostri cuori.

 


 

Se tornerai, magari poi…
Noi riconquisteremo tutto
Come tanti anni fa.
Quando per noi, forse la vita era più facile.

  
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