Flower and tea

 

La cattedrale di San Vito si ergeva sulla città. Il cielo notturno era illuminato a giorno dai mille fuochi d’artificio che creavano fontane dai più disparati colori.
Minerva era addossata al davanzale della finestra e guardava il cielo con il naso quasi posato sul vetro.
-Buon anno-le sussurrò Albus all’orecchio. Lei sobbalzò tanto che era incantata nel vedere la festa, si era quasi dimenticata di chi ci fosse nella stanza insieme a lei.
- Buon anno Albus - sorrise  -Ti va una cioccolata calda? O preferisci un po’ di tè?- chiese Minerva mentre si dirigeva verso il tavolo.
- Mmmh… fammi pensare- disse Albus mentre si lisciava la barba
- Vorrei assaggiare il tuo tè- continuò senza distogliere lo sguardo da Minerva.
-Non credo sia diverso dagli altri-  rispose e con la bacchetta fece accendere il fuoco sul fornello della cucina poco distante.
- Lascia giudicare a me- le sorrise guardandola al di sopra degli occhiali a mezzaluna.
Dopo una manciata di minuti Albus bevve l’ultimo sorso di tè.
-Ti dico, che è molto diverso da tutti gli altri- disse poggiando la mano su quella di Minerva che cingeva ancora la tazza rossa.
-E’ diverso perché sei stata tu a prepararlo. E ti dico, anche, che non mi dispiacerebbe un’altra tazza- disse senza smettere di sorridere.
La mezzanotte era passata da un po’; Minerva ed Albus erano assorti nel ricordare aneddoti della loro giovinezza. Iniziarono col narrare il primo giorno ad Hogwarts fino ad arrivare al loro quarantesimo compleanno.


Al centro del tavolo c’era un vaso di ceramica in cui era posto un fiore secco, Albus lo guardò e disse
-Peccato che questo fiore si è avvizzito-
-Hai ragione- affermò Minerva e poggiando la punta della bacchetta sullo stelo, ormai, sciupato,  ne fece uscire numerosi scintillii e tramutò quel fiore avvizzito in una splendida rosa.
-Ora va meglio- disse soddisfatta Minerva aggiustandosi le maniche della blusa verde.
-Ti assicuro che è il fiore più bello che abbia mai visto- disse Albus battendo le mani.
-Sei troppo buono- rispose Minerva entusiasmata da tutti i complimenti che gli stava offrendo Albus quella sera.
-Grazie per avermi accompagnato qui a Praga. Altrimenti non avrei potuto assistere alla partita dei Cannoni di Chudley  contro la squadra locale -
- Devo ammettere che è stato divertente- rispose Minerva e mise la mano sul petto come se avesse confessato un segreto millenario.
Chiacchierarono fino all’alba, e quando il sole sorse oltre i tetti del borgo, Minerva ed Albus,  decisero di riposarsi un po’ prima di preparare i bagagli per fare ritorno ad Hogwarts.



GIUDIZIO:
Titolo: 4/5

Grammatica e Sintassi: 9.5/10 

Originalità: 9.5/10

Utilizzo pairing (sia amore che amicizia): 5/5

Utilizzo luogo: 5/5

Uso del prompt: 5/5

Caratterizzazione dei Personaggi: 9/10

Gradimento personale: 4.5/5 

Totale: 51,5/55



Ho pochissime osservazioni da fare. Mi è piaciuto il piccolo scorcio di Praga che hai dato; con due righe mi è sembrato di essere proprio la, anche se non ci sono mai stata. Il titolo è molto carino, e rispecchia a pieno quello che poi sarà il punto centrale della flash; ho adorato il modo in cui si approcciano l’uno all’altro Albus (che devo dire ho trovato parecchio piacevole!) e Minerva e l’espediente che hai usato per averli fatti viaggiare insieme. Adorabile il racconto delle vecchie memorie, mentre prendono il te, e dei complimenti sfacciatamente deliziosi di Albus – ed una minerva parecchio imbarazzata! Mi piaciuto tanto anche l’utilizzo del prompt! ;) l’unica piccola cosa che ti faccio notare: nei dialoghi, su efp se usi  < <   > >  c’è il rischio che non si vedano! Prova ad usare le lineette così - -! Per il resto, COMPLIMENTI!