-“Rosalie basta! Così non fai altro che continuare a spaventarla!”-
-“E’ la verità, è solo la verità!”-
-“Basta!”-
Sono appena “arrivata” e già ci sono discussioni su di me. Fantastico.
Mentre continuavano a discutere, iniziai a pensare.
Pensai alla mia vera famiglia.
La cosa orribile è che ero indifferente alla loro morte.
Per questo mi sentivo male, uno schifo.
Ho sempre amato la mia famiglia, ed ora che non c’è più non provo niente. Impassibile.
Sono un mostro.
-“D’accordo, adesso basta, Rose, tesoro, ti sei sfogata, calmati. Sophie è appena arrivata, già discutiamo?”- Alzai lo sguardo e notai che il ragazzo che parlava era enorme.
Mi metteva quasi paura, ma nel suo viso vedevo una dolcezza infinita.
-“Io sono Emmett, considerami come il fratello maggiore che viene per le vacanze”-
Risposi con un sorriso.
Subito dopo la donna vicino a Carlisle disse:
-“Sophie, io sono Esme. Tutti loro sono i figli adottivi di me e Carlisle, vorremmo considerare te come tale, quindi, vorresti essere nostra figlia adottiva? Siamo l’unico clan di vampiri qui a Forks.”-
Esme finì la sua presentazione con un grande sorriso che ricambiai volentieri.
-“Si”-, cos’altro potevo dire?
-“Benissimo! Sono così felice! Ci divertiremo tanto insieme! Io sono Alice e lui è Jasper!”-
Mentre Alice parlava sorridevo, non sapevo cosa dire.
-“Bene, io sono Edward, benvenuta nei Cullen”-
Edward. Il più bello. Lo notai subito, appena aprii gli occhi. Certo, sono tutti di una bellezza unica, ma lui…
Sentii dei passi che provenienti dalle scale, tutti si spostarono e vidi una ragazza splendida (tanto per cambiare) che teneva per mano una bambina.
Quella bambina è sicuramente vampira, ed è sicuramente la bambina più bella del mondo.
-“Ciao, io sono Isabella, ma ti prego, chiamami solo Bella”- sorrise. –“Lei è la piccola Renesmee”-
Alla pronuncia del nome della bimba, tutti sorrisero.
-“Ciao Renesmee”- lo dissi con una voce così stupida che me ne pentii subito, ma la bambina rise e rispose: -“Puoi chiamarmi Nessie, se vuoi.”-
Sorrisi.
-“Grazie per avermi accolto nella vostra famiglia, ne sono davvero onorata, ma vorrei sapere di più, molto di più”-
-“Ne hai tutto il diritto. Chiedi pure, risponderemo a tutto.”- mi rispose Carlisle.
-“Voi state insieme, ma siete tutti figli adottivi? Giusto? Da quando? Quando è cominciato tutto questo? Perché Edward sapeva che avevo sete? Alice mi aveva visto arrivare? Come?”- Parlai velocemente, forse troppo, ma sembrava che a loro non dava fastidio.
-“Una domanda alla volta! Siamo tutte coppie, ecco. Io e Rosalie, Alice e Jasper , Carlisle e Esme e in fine Edward e Bella. Renesmee è la loro bambina. Possiamo tranquillamente stare insieme, siamo solo figli “adottivi” non ci accomuna nessun legame di sangue”- mi rispose Emmett.
-“Io sapevo che avevi sete perché posso leggerti la mente, ci sono alcuni vampiri con dei … poteri?  Come chiamarli?”-
-“Esattamente! Io ti ho vista arrivare perché vedo nel futuro, ma se la decisione del soggetto cambia, cambia tutto.”-
-“Chi ha questi poteri oltre a te ed Edward?”-
-“Io posso cambiare l’umore delle persone che mi sono attorno.”- Jasper cambiava gli stati umorali? Scommetto che prima è stato lui a farmi calmare.
-“Per quanto riguarda la storia della nostra famiglia, beh, è molto molto lunga, ci vorrà tempo”- disse Carlisle.
-“Non fa niente, abbiamo un’eternità, no?”- Quando pronunciai “eternità” ci fu uno sguardo dolce e profondo tra Edward e Bella.
Carlisle iniziò a raccontare.