Regulus
<< Ti odio >>
La mia voce quando diceva quelle parole non era in sé, non volevo dirle, era come se le mie corde vocali volessero parlare a vanvera mentre il mio cuore tentava inutilmente di fermarle.
Sirius sbatté la porta alle sue spalle, lasciandomi li, a guardare una porta ormai chiusa che aveva portato via l’unica fonte della mia salvezza in quella casa.
Mi aveva detto che sarebbe rimasto sempre al mio fianco, mi avrebbe protetto come un fratello maggiore fa per il fratellino.
Eppure a Hogwarts neanche si preoccupava di salutarmi, però a casa era un fratello migliore.
Non lo davo a vedere ma gli volevo bene.
E in quel momento, tutto era andato in fumo per delle mie stupide parole.
Sirius se n’era andato, lasciandomi in quella casa da solo…
Per sempre.
Sirius
<< Dove vai? >> chiedeva la sua voce con un velo di paura.
<< Via dal mio inferno, Reg >> avevo risposto senza neanche voltarmi.
<< Come puoi lasciarmi qui, da solo? >> chiese la sua voce, tremante.
<< Devo, tu sei il figlio che loro vogliono, non io. Ormai tutto è diventato un inferno qui. Ci vediamo a Hogwarts, Reg >> risposi mentre aprivo la porta.
<< Ti odio >> mi urlò dietro Regulus senza neanche avvicinarsi.
Non mi voltai, chiusi la porta alle mie spalle e me ne andai.
Mi sentivo in colpa, l’avevo lasciato da solo...completamente solo. Ma meglio così, la sua vita sarà migliore, mi ripetevo nella mente ma sapevo la verità. L’avevo condannato a una vita di schiavitù sotto il comando di nostra madre.
E mentre guardavo il Nottetempo li fuori ad aspettarmi nel buio di una serata estiva, illuminata solo dalla flebile luce di qualche lampione e delle stelle, pensavo solo una cosa.
Scusami Reg.