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Autore: _Jo    22/01/2012    2 recensioni
20 Marzo, 1996
Sorridevi.
Mentre mi dicevi che avevamo bisogno di parlare, tu sorridevi.
Cosa ci trovavi di così divertente non l’ho mai capito; era forse umorismo, il tuo?
Ma se tu sorridevi perché io ora non riesco a trovare nessun motivo per farlo?
***
Faccio uno sforzo immane per abbandonare le mie difese. Ora non siamo un Purosangue e una Mezzosangue.
Siamo un pesce rosso e il mondo, un mondo che trema, che piange, che muore.
Singhiozzi. Il tuo dolore è percepibile. Perché non sorridi più, Hermione?
Perché ora che avrei bisogno più di ogni altra cosa al mondo di vedere il tuo sorriso tu piangi?
Vorrei tanto sapere come salvare una vita.
Terza classificata al Contest "Casi & Destini" indetto da Morgana e Venenum.
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La Stellina Sbrilluccicosa: la prima magia di Hermione.'
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A sud di nessun nord

Step one you say “We need to talk…”

20 Marzo, 1996

Sorridevi.
Mentre mi dicevi che avevamo bisogno di parlare,  tu sorridevi.
Cosa ci trovavi di così divertente non l’ho mai capito; era forse umorismo, il tuo?
Ma se tu sorridevi perché io ora non riesco a trovare nessun motivo per farlo?

And you begin to wonder why you came.

Sono seduto sul tuo letto da più di mezz’ora ormai: perché ci stai mettendo tanto?
Devi dirmi qualcosa di importante, immagino; perché non ti decidi a parlare?
Ho come l’impressione che sia qualcosa di spiacevole…
Tu continui a camminare imperterrita, ignara dei pensieri che senza meta vagano per la mia testa.
Perché sono venuto a questo appuntamento? L’attesa mi distrugge. Sono consapevole di star perdendo piccoli attimi, frammenti di tempo che potrei passare con te. E invece sono qui, in ansia, a pendere dalle tue labbra.
Poi ti fermi e mi guardi, hai smesso di sorridere e non so perché.
-Io…- inizi con voce tremula. Questa voce non ti si addice per niente.
-Tu cosa? Mezzosangue non ho tutto il giorno, ti decidi a parlare?- mento e lo sai, sto solo cercando di nascondere il mio nervosismo.
Sono come un pesce in una boccia di vetro; sono lì a girare nell’acqua sporca tutto il giorno, guardando il modo dietro una lente che storce la normalità. Sono un pesce rosso, un piccolo pesce in una piccola boccia. Basta poco per uccidermi.
-Io soffro di leucemia.- esclami tutto di un fiato prima di sgranare gli occhi, incredula. Non pensavi di riuscire a dirlo ad alta voce, vero?

Where did I go wrong?

Sgrano gli occhi e spalanco la bocca, scioccato. Sappi che hai appena ucciso questo piccolo pesce rosso.
Fingo di aver sentito male, Mezzosangue, fingo per non lasciare che le mie difese cedano.
Perché non sorridi, perché non piangi?
Sei un’egoista.
È stata forse colpa mia? Ho forse peccato troppe volte, così tante che quel Dio che tu nomini sempre ha voluto punirmi?
Dove ho sbagliato?

And I would have stayed up with you all night,
Had I known how to save a life.

Mi scruti mentre i tuoi occhi si appannano.
Quante volte hai pianto in questi giorni mentre mi rifilavi sorrisi, sorrisi e ancora sorrisi?
C’era qualcuno a tranquillizzarti o eri sola?
Io sarei rimasto in piedi tutta la notte, ti avrei asciugato le lacrime e ti avrei abbracciata forte.
Non avresti dovuto fingere con me.
Mi avvicino e ti abbraccio.
Faccio uno sforzo immane per abbandonare le mie difese. Ora non siamo un Purosangue e una Mezzosangue.
Siamo un pesce rosso e  il mondo, un mondo che trema, che  piange, che muore.
Singhiozzi. Il tuo dolore è percepibile. Perché non sorridi più, Hermione?
Perché ora che avrei bisogno più di ogni altra cosa al mondo di vedere il tuo sorriso tu piangi?
Vorrei tanto sapere come salvare una vita.

Let him know that you know best
Cause after all you do know best
Try to slip past his defense
Without granting innocence
Lay down a list of what is wrong
The things you've told him all along
And pray to God he hears you

3 Aprile, 1996

Sono andato da Silente oggi e lui ha detto che neanche i migliori Medimaghi potrebbero curarti.
È finito tutto. Non mi rimane speranza; ti rimangono pochi mesi.
Tutti, quando stanno per perdere qualcuno – un pezzo dell’anima, un frammento del cuore, tutto sé stesso- scrivono.
C’è chi si affida al ricordo per raccontare, chi invece ha bisogno di una lista per superare il tempo e batterlo.
Ed io ho scritto una lista delle cose che devo fare: devo amare, sorridere, ricordare, pregare – pregare per te, per la mia anima- piangere, urlare, dimenticare, lottare, sopravvivere.
L’ultima non te la dirò, non voglio farla.
Ti prego Dio, se esisti davvero, non fare morire la ragione per cui molti vivono.
Spero di riuscire a salvarti la vita, Hermione.

How to save a life
How to save a life

 
 
 
 
 
 
 
 
 

How can you see into my eyes like open doors?

23 Marzo, 1996

Sono scappato via.
Non riuscivo più a sostenere il tuo sguardo senza crollare così sono scappato.
Molto Serpeverde, vero? Codardo anche quando tuhai bisogno di me.
Sono stato uno stupido ma tu eri lì, indifesa e malata, e sei riuscita a leggere la paura nei miei occhi. Hai provato tu compassione per me, tu stavi cercando di consolarmi quando io avrei dovuto consolare te.
Ora sei qui con me, stesa sul mio letto a pancia in giù. Sei nuda, abbiamo appena fatto l’amore.
Non voglio perderti proprio ora che ti ho trovata.
Sei bellissima, lo sai?

Leading you down into my core 
Where I’ve become so numb without a soul my spirit sleeping somewhere cold 
Until you find it there and lead it back home 

Busso alla tua porta della tua camera, insicura per la prima volta dopo tanto tempo.
Tu apri e quando mi vedi spalanchi gli occhi, sorpreso.
-Ciao.- mormoro piano.
-Gr-Granger…?- chiedi dubbioso. Sono davvero io, fidati.
-Sì.- rispondo sarcastica. -Posso entrare?- chiedo e senza aspettare una risposta ti scanso e mi siedo sul tuo letto.
-Che ci fai qui? Non saresti dovuta scendere fino a qui, non devi sforzarti.-
-Draco Malfoy ti stai per caso preoccupando per me?- domando nascondendo la gioia che la tua frase ha provocato in me.
-Tzè, ma chi io?- rispondi girandoti dall’altra parte. Mi avvicino lentamente a te e poggio la guancia sulla tua schiena. Tu sussulti, preso alla sprovvista, ma poi ti rilassi. Le mie mani si poggiano sui tuoi fianchi mentre la mia bocca risale la tua schiena, verso il collo. Ti volti sorpreso e mi blocchi.
-Che hai intenzione di fare, Mezzosangue?- io non ti rispondo e torno a baciarti il collo.
Tu sospiri e per un momento ti lasci andare ma ti riprendi subito.
-No, Granger basta, staccati.- la tua bocca dice una cosa ma le tue mani, che mi stringono a te, un’altra.
Cerco di sbottonarti la camicia ma tu mi blocchi i polsi. Ti guardo arrabbiata e ci riprovo.
Fallisco di nuovo.
-Cosa vuoi da me?- chiedi esausto.
-Voglio che tu spezzi il ghiaccio che minaccia di gelarmi, voglio che riporti il mio spirito in vita, voglio che tu mi legga dentro. Ma soprattutto voglio fare l’amore con te.-
Tu mi osservi, indeciso. Non è la nostra prima volta, cosa ti blocca?
Mi guardi negli occhi per un momento che sembra infinito e poi mi baci e capisco che ti sei arreso. Ma ti sei arreso a me o ti sei arreso al fatto che tra poco non ci sarò più?

(Wake me up) Wake me up inside 
(I can’t wake up)  Wake me up inside 
(Save me) Call my name and save me from the dark 
(Wake me up) Bid my blood to run 
(I can’t wake up) Before I come undone 
(Save me) Save me from the nothing I’ve become

Hai poggiato la testa sul mio petto, vicino al cuore, come per assicurarti che batta ancora. Ti sto facendo male, forse troppo ma io ora non ho più alcun controllo sulla mia vita… Sono come l’anima di burattino, sono rinchiusa in un corpo che non posso comandare.
-Salvami, Draco.- sussurro troppo piano perché tu possa sentire e forse e meglio così.
Stiamo in silenzio per un po’, tutti e due troppo presi dai nostri pensieri per accorgerci che stiamo sprecando tempo prezioso.
-Sei mai stato innamorato?- chiedo spezzando il silenzio. Tu continui ad osservare il soffitto.
-L'amore è per la gente vera.- rispondi dopo un po’. Hai scelto con cura le parole da dirmi, come se non volessi ferirmi. Tranquillo, Draco, non mi sono illusa neanche un secondo, so che tu non ti innamoreresti mai di me.
-Tu sembri vero.- ribatto.
-La gente vera non mi piace.-
-Non ti piace?- chiedo sollevando un sopracciglio.
-La odio.- affermi. Quindi mi odi, Draco? Io sono vera, sono qui e sono tua ma questo forse non ti basta per amarmi. In fondo chi amerebbe mai una persona che sta per morire?

 Breathe into me and make me real bring me to life
 Only you are the life among the dead

Schiudo piano gli occhi, ci siamo addormentati vicini come due bambini.
Ti osservo e ringrazio Dio di poter passare il resto della mia vita con te.
Vorrei non essere malata, vorrei non morire, vorrei tante cose che, purtroppo, non dipendono da me, come lasciare soli Harry e Ron, come sapere che quello che hai fatto oggi con me un domani lo farai con qualcun’altra perché, prima o poi, mi dimenticherai per quando male possa fare.
Ma non te ne faccio una colpa, è giusto così, devi andare avanti anche senza di me.
Anche se tu sei la vita in mezzo alla morte.
Anche se tu mi hai fatto respirare di nuovo.
Ti sfioro una guancia e sospiro, anni e anni sprecati a fingere di odiarci quando potevamo stare insieme.
Non voglio morire, ci deve pur essere qualche soluzione.
Fa qualcosa, non so cosa ma riportami in vita.
-Non lasciarmi morire…- sussurro ancora.
Ti prego non farlo. Penso mentre chiudo gli occhi e mi faccio trasportare dalla stanchezza.

Without a thought without a voice without a soul 
don't let me die here  there must be something more 
bring me to life 

23 Marzo, 1996. Qualche ora dopo.

Sono solo sdraiato su questo letto in cui fino a qualche ora fa c’eri tu. Il tuo profumo è forte e mi ricorda che tra qualche giorno, mese, anno non potrò più sentirlo…
Perché deve essere tutto così difficile?
Prima di andartene mi hai lasciato il tuo braccialetto, quello d’oro bianco con il ciondolo a forma di stella. Quando ti ho chiesto cosa significasse tu mi hai spiegato, con gli occhi improvvisamente lucidi e un sorriso malinconico sulle labbra, che quella stellina fu la tua prima magia. Mi hai raccontato che quell’anno i tuoi genitori avevano addobbato l’albero di Natale con tante stelline gialle, solo che a te non piacevano e le volevi “sbrilluccicose” -non ho idea di che parola sia, me lo dovrò far spiegare-, l’hai desiderato così tanto che il mattino dopo l’albero brillava per tutte quelle stelline improvvisamente luccicanti. Dopo mi hai confessato che ne hai rubata una e, una volta ad Hogwarts, l’hai rimpicciolita e usata come ciondolo.
Non te ne sei mai separata, vero Granger? E allora perché la dai a me?
Quando te l’ho chiesto mi hai risposto che una volta che tu fossi morta avrei saputo cosa farci…
Ora la vorrei saper fare io una magia, una di quelle potenti che nessuno sa fare e salvarti dalla morte. Provo a desiderarlo anche io, magari domani mattina si sarà realizzato.

Before I come undone 
(Save me) 
save me from the nothing I’ve become 
Bring me to life

 

 
 
 
 
 
 
 
 

I lose my way 
And it's not too long before you point it out 
I cannot cry 
Because I know that's weakness in your eyes 
I'm forced to fake 
A smile, a laugh everyday of my life

28 Aprile, 1996

Neanche una parola. La Medimaga che si era presa cura di te non ha detto neanche una parola quando è uscita dalla tua stanza, ha scosso la testa con gli occhi pieni di lacrime ed è andata via.
Potter e Weasley hanno sgranato gli occhi  e hanno intensificato la presa delle mani sulle loro coscie mentre mille o più lacrime cadevano sulla pelle delle loro mani improvvisamente tremanti.
La Weasley si è asciugata una lacrima e, dimostrando una forza che non pensavo avesse, ha trattenuto il pianto.
La McGranitt, che era lì per sapere cosa avrebbe detto la Medimaga, si è lasciata cadere su una sedia cercando di bloccare i singhiozzi ma non riuscendoci.
Ed io sono corso dentro la tua camera cercando di convincermi che fosse solo uno scherzo di pessimo gusto. Ma quando ho visto il tuo corpo immobile e senza vita ho capito che tutto era meno che uno scherzo. Mi sono avvicinato a te, ti ho sollevata dal letto e ti ho stretto forte a me.
Non mi sono accorto che Potter e Weasley avevano abbandonato per un attimo l’odio nei miei confronti e mi avevano poggiato una mano sulla spalla, come non mi sono accorto delle mie lacrime fino a quando non mi sono girato verso di loro.
Ti ho riposto delicatamente sul letto e me ne sono andato per lasciare un po’ di privacy al Trio dei Miracoli.
Devo ricominciare a fingere, devo farlo per me.

I watched you die 
I heard you cry every night in your sleep 
I was so young 
You should have known 
better than to lean on me 
You never thought of anyone else 
You just saw your pain 
And now I cry in the middle of the night 
For the same damn thing

Una bara bianca sfila a mezz’aria verso le rive del Lago Nero. Tutti gli studenti di Hogwarts più i professori sono seduti su delle sedie disposte per l’occasione. In prima fila, con gli occhi gonfi e neanche un accenno di sorriso sulle labbra, siedono Harry Potter, Ron Weasley, Ginny Weasley, i Granger, il resto della famiglia Weasley, Silente, la McGranitt ed io.
La bara continua a levitare fino a quando non si posa davanti alla marea di sedia e tutti ci mettiamo in fila per darti l’ultimo saluto. I primi sono i tuoi genitori che si stringono tra le lacrime, dopo tocca ai professori, ai Grifondoro, ai Corvonero, ai Tassorosso e, infine, ai Serpeverde che non sembrano molto entusiasti.
Il mio turno è con i Grifondo, subito dopo Potter e i Weasley. Mi avvicino e ti guardo per l’ultima volta. Vorrei fare tante cose in questo momento ma l’unica cosa che riesco a fare è andare via.
Mi avvicino ai tuoi genitori e mi presento, non avrei voluto conoscerli così.
-Sono Draco Malfoy, il fidanzato di Hermione.- dico e mi sembra strano usare questa parola così importante.
-Io sono Jane e lui è mio marito, Dan.- si presentano a loro volta scrutandomi con quegli occhi pieni di sofferenza.
-Hermione avrebbe voluto che voi aveste questo.- mormoro sganciando dal mio polso il braccialetto con la stellina sbrilluccicosa e tendendoglielo. Mi dispiace darglielo perché era una delle poche cose  che avevo di Hermione ma lei avrebbe voluto così; loro lo osservano stupiti prima di scoppiare a piangere ed abbracciarmi, io rimango immobile per un secondo prima di stringerli a mia volta. In questo momento non sto abbracciando dei Babbani, in questo momento sto abbracciando i creatori della strega più brillante dell’ultimo secolo.
-Ti ringraziamo, Draco, per esserti preso cura di lei in questo periodo, siamo felici che Hermione avesse vicino a lei persone come voi e apprezziamo molto il tuo gesto ma…- Dan smette di parlare e guarda la moglie che annuisce. -È meglio se lo tieni tu.- continua Jane spingendo delicatamente la mano contenente il braccialetto verso di me. Io annuisco un po’ titubante, li saluto e mi congedo: voglio stare solo.
Arrivo nel campo da Quidditch e mi sdraio sull’erba, si sta facendo buio. Ho sperato fino all’ultimo che tu non morissi, l’ho sperato quando ti sentivo piangere di notte pensando che io stessi dormendo o quando eri convinta che nessun altro vedesse il tuo dolore. Mi hai insegnato ad amare, Granger, ma non mi avevi detto che l’amore portava anche dolore. E ora mi ritrovo a piangere, sdraiato nel luogo che amo di più, perché mi rendo conto che questo amore che non può vincere i pregiudizi non può vincere la morte.

Because of you I am afraid 

29 Aprile, 1996

Questa sarà la mia ultima pagina di diario, Hermione.
Se qualcuno mi avesse detto che io, Draco Malfoy, sarei stato male per la morte della Mezzosangue amica di Potter gli avrei sicuramente riso in faccia e l’avrei fatto rinchiudere al San Mungo.
Prima di chiudere per sempre questo diario voglio dirti due cose: la prima riguarda quella domanda che mi hai fatto tu tempo fa: “Sei mai stato innamorato?”, tu hai pensato che il mio fosse un no mentre quello che volevo dire era che tu mi hai fatto diventare vero, mi hai insegnato ad amare e a non pensare solo a me stesso. Tu sei stata come una boccata d’aria fresca.
La seconda riguarda quella famosa lista che ho scritto tempo fa, ti ricordi che non ti volevo dire qual era l’ultima cosa? Te la dirò ora: lasciarti andare.

Because of you I am afraid 







 

 

Terza Classificata:

_Jo (Valutata da Morgana)

42/55

Grammatica 7/10

Lessico 6/10

IC dei personaggi 8/10

Trama 8/10

Originalità 8/10

Bonus del caso 5/5

 

Inizio col dire che è una bellissima one shot, davvero, e quando ho deciso di valutarla io, non avevo idea a cosa andavo incontro. Tendo a leggere storie comiche visto che queste malinconiche o tristi e, soprattutto, con un finale così, se caratterizzate bene, mi fanno stare male per minimo due giorni.

L’ho letta la prima volta con molta tranquillità, pensando al caso che avevi scelto, ed essendo sicura che fosse una storia solo romantica (Me tapina), ma mi sono sbagliata; quindi, conoscendomi, ho dovuto rileggerla il giorno dopo per valutarla, non ce l’avrei fatta a leggerla una seconda volta nello stesso giorno.

Iniziamo con la grammatica e il lessico: sei molto brava, però hai fatto dei banali errori di distrazione che purtroppo capitano a tutti, ma ti hanno penalizzata. Hai dimenticato due/tre virgole, un accento e ho notato che hai un vizio e cioè quello di mettere il trattino alla fine di una frase appartenente ad un dialogo anche quando non è seguito da un verbo, ad esempio:

“-Tu sembri vero.- ribatto.

 

-La gente vera non mi piace.-“

 

Nella seconda frase il trattino non va, la frase va chiusa con un semplice punto prima di andare a capo.

Alla fine è questo che ti ha penalizzato di più, quindi, le prossime volte non metterlo, anche se lo vedi scritto nei libri o in altro, sappi che non è corretto. Ho apprezzato molto il fatto di non mettere la virgola prima della congiunzione “o”, sei una delle poche che non lo fa e questo è da rendertene conto.

 

Per il lessico ti ho dato un sette semplicemente perché tendi a ripetere molto dei termini, senza usare dei sinonimi. Usi dei termini buoni, non molto ricercati, ma nemmeno troppo banali. E, un consiglio, usa molto di meno il termine “cosa”, sai, insieme ai termini “fare” e “bello” è uno dei più usati e meno apprezzati.

 

Per quanto riguarda l’IC sei stata davvero brava, peccato tu abbia fatto uno scivolone verso la fine. So benissimo che Draco ed Hermione sono già OOC di loro quando devono mostrare i loro sentimenti, eppure, sei stata molto brava nel non farli esagerare o il contrario; peccato che tu abbia deciso di mandare Draco dai genitori di Hermione, ho apprezzato questa scelta, il problema si è posto quando lui ha detto espressamente a loro che era il ragazzo di Hermione. Il Draco IC non l’avrebbe mai fatto o forse glielo avrebbe fatto capire, ma senza dirlo veramente.

 

Originalità e trama te li valuto insieme, nonostante abbiano un voto separato, ma per me sono molto simili, insomma, se alla fine ti parlo della trama inevitabilmente cito anche l’originalità! La trama è ben costruita, semplice, ma con i giusti dettagli e con tutte le fasi che richiede una composizione narrativa. Ovviamente il tema della malattia mortale, nelle Dramione, è molto frequente, ma nonostante ciò sei riuscita ad affrontarla in un modo differente dal solito, il che è positivo, soprattutto quando ti viene in mente la trama di una Dramione, solito cliché compreso, ma riesci a renderla originale.

 

Per i bonus ti ho dato voto pieno perché mi è piaciuto come hai interpretato la citazione che hai scelto e mi è piaciuto come l’hai inserita, secondo me era il momento giusto.

In conclusione, complimenti, è una one shot molto bella e particolare.

   
 
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