La sentite?

Questo è il grido di una madre che partorisce il suo primo figlio.

Forse lo chiamerà Jamie, o forse il bimbo è una bimba e allora ci sbagliamo.

Sentite questi singhiozzi?

La ragazza della camera 4 è morta: la sorella della novella mamma.

e solo ora i parenti si sono accorti di quanto sia importante.

È invece di essere felici di una nuova nascita nella loro famiglia, provano compassione per un morto.

E nel frattempo da qualche parte nel nulla più assoluto.

Lo sentite?

È Il corpo di un uomo caduto in battaglia.

Il corpo di un uomo che da poco  diventato padre.

La sua famiglia non sa ancora niente e vive la vita in tranquillità.

Tra una nuova nascita e un funerale.

Ma non sono qui per raccontarvi di queste gioie o di queste disgrazie.

Sono qui per raccontarvi della storia della mia ragazza.

No, lei non potete sentirla, perché sapete, le persone in coma non emettono alcun rumore.

Mary è sdraiata su quel letto d’ospedale per un incidente.

Mary era una nuotatrice a livello olimpionico: 4 medaglie d’oro su 4 partecipazioni. 

Lei era la migliore.

Ed ora era sdraiati lì.

Senza gambe.

Senza futuro.

Perché un topo aveva rosicchiato un filo elettrico causando un Blackout nella palestra.

Mary aveva finito di asciugarsi i capelli ma Jodie le aveva chiesto di farle compagnia e cosi Mary aspettò la sua amica e dopo poco uscirono e si salutarono.

Mary s’avvicinò ad un taxi che s’era parcheggiato a pochi metri di distanza dalla palestra “Un Colpo di fortuna pensò”, ma poi vide avvicinarsi una vecchietta con un bastone e la fece salire.

Prese un taxi dopo 5 minuti e partì.

Dopo poco il tassista si fermò e la fece scendere.

-£46- le disse con il sorriso stampato in faccia.

Mary non trovava l’ultimo pound così perse del tempo, quando si ricordò di averlo nella tasca del giubbino, lo raccolse lo porse all’uomo accompagnandolo da un sorriso.

Si girò è…

Il bus-tour la investì in pieno.

Ed ora si ritrovava li stesa su quel lettino d’ospedale.

Mary aprì gli occhi per un secondo e subito li rivolse alle sue gambe, non a me.

Rivolse il suo sguardo verso il suo vero futuro, ma non lo trovò.

Le sue lacrime ed il rumore dei suoi singhiozzi invasero la mia mente, il mio cuore, il mio corpo.

Se …

Se il piccolo Robert del 3° piano non avesse gettato accidentalmente un chiodo del padre dal balcone, la ruota del padre non si sarebbe rotta e la vecchietta con il bastone sarebbe tornata a casa con la macchina del figlio.

Se quel topo avesse scovato quel pezzo di formaggio nella angolo tra la 13° e la 14° forse non avrebbe rosicchiato quel filo.

Se Jodie fosse uscita prima dalla vasca, forse si sarebbe asciugata i capelli in tempo.

Se Mary si fosse ricordata di avere quel pound nella tasca del suo giubbino forse, non avrebbe perso tempo.

Se l’autista del Bus non avesse trasgredito alla regola dei 5minuti -5minuti per fermata-   forse avrebbe traversato quella strada prima che Mary passasse.

Ma oramai tutto questo è successo, Mary forse un giorno si ritroverà ad allenare Giulia … una nuova promessa del nuoto.

O forse un giorno stringerà anche lei un bimbo o una bimba tra le sue o braccia e darà a queste un altro scopo oltre le bracciate, oltre le medaglie.

O forse morirà lì per il troppo sangue perduto durante l’incidente.

M’allontano dalla ragazza e mi dirigo verso casa con il freddo che mi pizzica le guancie e l’anello di fidanzamento ancora tra le mani.