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Autore: Claudia Hunter    22/01/2012    4 recensioni
Sas'ke e Naruto si ritrovano nella Valle Unray.
Come l'ultima volta che si erano visti prima che l'Uchiha abbandonasse il villaggio.
Dopo una lungo scontro tra i due, finiscono pari, quasi del tutto sanguinanti e soccorsi da Sakura.
Tra litigi e discussioni, scoprono di amarsi e il loro amore cresce sempre di più.
Però come la mettiamo se il loro amore fosse messo alla prova anche dalle avances di Sakura e Karin verso Sasuke?
Riusciranno i due innamorati a superare queste difficoltà e prove?
Bhe per scoprirlo non vi resta che leggere...:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Quel giorno, splendeva ancora il sole su Konoha, la vita al villaggio, trascorreva ultimamente tranquilla e aleggiata da un’atmosfera di pace. Sakura-chan quel giorno saltellava tra i corridoi, dell’ospedale, particolarmente felice con delle cartelle cliniche tra le mani, due esattamente e canticchiava una canzone.
Tsunade-sama, la notò e per un momento si chiese come mai la sua allieva prediletta, fosse tanto felice. Poi osservò le due cartelle cliniche e capì. Gli venne un sorriso spontaneo. << Sakura-chan! >> la chiamò la donna.
Sakura si femò di botto, contro la donna. << Buon giorno, signorina Tsunade! >> disse, allegramente, facendo un inchino. La bionda, le sorrise << Buon giorno a te. Ti vedo particolarmente felice >>. Commentò la donna.
La rosa, sussultò. Se n’era accorta e sorrise, imbarazzata.
Si, poteva dire di essere felice. Prima di tutto, perché Naruto stava bene e finalmente erano riusciti nel loro intento: riportare Sas’ke a casa. E quel giorno, toccava a lei visitarli. E questo voleva dire rivedere finalmente, il suo amato Sas’ke-Kun, visitarlo e avere l’opportunità di parlargli.
Anche se… già era passato un po’ di tempo dall’ultima volta che si erano parlati, sarebbe stato imbarazzante . Ma l’unica cosa importante e che fnalmente il Team 7 fosse tornato unito come una volta, con l’aggiunta di Sai.
<< Sakura-chan? >> venne interrotta dai suoi pensieri e la voce dell’Hokage, la riportarono alla realtà. << Ehm.. Beh ecco si… >> rispose imbarazzata la rosa. Tsunade le sorrise. << Su adesso vai! >> le ordinò.
Sakura annuì con il capo e si avviò verso la stanza.
Intanto, nel reparto, Sas’ke osservava il prato verde dalla finestra che circondava l’ospedale di Konoha, sospirando. Tsk. Non riusciva a crederci che il rompiscatole, l’avesse riportato a Konoha.
Aveva l’obiettivo di distruggere questo paese… E ora si ritrovava nelle condizioni di non potersi muovere.
E per di più, la cosa che lo faceva più irritare era che fosse stato soccorso, da quella sciocca di Sakura. Non avevano ancora capito che dopo tutto questo tempo, lui non desiderava altro che vendetta! Non gliene importava nulla, né di Kakashi, né dei ricordi del Team 7.
I due sciocchi rompiscatole, si pensavano solo perché fosse ricoverato nel loro ospedale, fosse ritornato buono.
Beh’ si pensavano male.
Appena si sarebbe dimesso, sarebbe nuovamente scappato.
<< Ha-hai visto… >> sentì una voce che riconosceva bene. Era Naruto che bendato, lo osservava. << S-sono riuscito a port… >> tossì e sputò sangue dalla bocca. << a casa… >> disse sorridendo. E poi tornò a fissare l’alto.
Il moro lo osservò e poi girò la testa verso la finestra. Che illuso. Pensò. << Tsk … >> disse solamente e sospirò.
Il biondino continuò a parlare. << Non pensare che questa volta ti lasci andare così facilmente eh? >> disse Naruto a fatica. Sas’ke cercò di ignorarlo, ma la voce di Naruto continuava e non sembrava volersi fermare.
Lui si irritò. << Non sei cambiato proprio per niente… sei stato sempre un rompiscatole e rompiscatole resterai >>. Pronunciò queste parole secco.
Naruto lo osservò rammaricato. << Tu invece si >> rispose a bassa voce. << E anche tanto >> mormorò.
Il moro fece finta di non ascoltarlo. Ma Naruto continuò. << Te ne sei andato… e ci hai lasciato soli… hai avuto la vendetta contro Itachi… e sei stato soddisfatto… Ora perché non la pianti con questa storia? >>.
A quel punto Sas’ke non poteva fare più finta di niente. Cosa ne sapeva lui della sua vita? Che stava architettando un piano, per distruggere il suo paese? Che la Foglia, aveva portato via il suo fratellino Itachi?
<< Che cosa puoi saperne tu, Naruto! >> disse irritato, fissandolo negli occhi. Lui guardò deciso il moro. << Posso saperne tanto quanto te! >> Rispose di rimando. << Ma davvero? >> disse il moro ancora più irritato. << Tu e tuoi sciocchi sentimenti… pensi che l’amore mandi avanti il mondo,invece ti sbagli, che l’amicizia sia il sentimento più giusto su questa Terra >>- Cercò di muoversi, ma tossì, inutilmente. Riprese un attimo fiato. << Ma io non vivo nel tuo mondo Naruto-Kun >>. Naruto aveva già sentito pronunciate queste frasi dalla sua bocca.
<< Io vivo in un altro mondo Naruto, fatto di odio e vendetta… sono il vendicatore e le nostre strade non potranno mai incrociarsi, mai!! >> disse respirando a fatica e gridando.
Naruto, lo osservò triste. Poi parlò. << Se le cose stanno così… >> disse << Ti farò cambiare idea >>-
Il moro lo osservò. Che cosa pensava di fare? Si chiese sarcasticamente.
Naruto non ne era convinto di ciò che il moro aveva detto.
Se le loro strade non si fossero mai incrociate, perché, allora si trovano dello stesso ospedale? Provò a spostarsi ma urlò solamente di dolore.
“ Che scioccò” pensò il moro.
No, Naruto non doveva arrendersi. Gli costò molta fatica e si mantenne al comò situato vicino al letto e riuscì a posare un piede per terra. Sorrise a Sas’ke. Il moro lo guardò sconcertato. << Che cosa pensi di fare? >> disse osservandolo.
Lui non rispose e con molta fatica e tra gridi di dolore riuscì a mettersi in piedi sostenendosi al muro e con l’altra mano sul comò.
Provò a fare un passo, lentamente e serrò le labbra per trattenere le urla. Incominciò a camminare fino ad arrivare al letto del moro. Oramai mancava poco. “ Dai Naruto un ultimo passo, devi assolutamente farcela”.
Ci riuscì e sorrise. Ora era vicinissimo a Sas’ke mancavano due o tre centimetri. Poterono sfiorarsi. Sas’ke lo guardò freddo, con il suo sguardo penetrante, la quali i suoi occhi poterono specchiarsi in quelli blu cielo del biondo.
<< N- naruto >> disse Sas’ke freddo. << Ti conviene tornare indietro. >> E attivò lo sharingan eterno. Naruto non si intimorì. << No >> disse impassibile. Ma era stanco e non ce la faceva più così stava per cadere, trascinando anche il moro, per terra. Si trovarono immobili, uno sotto l’altro, avvolti dalle coperte che avvolgevano il moro.
<< Testa quadra >> disse Sas’ke.
Naruto sorrise. Osservò Sas’ke, i suoi capelli neri erano cresciuti molto dall’ultima volta e i suoi occhi neri come la pece attirarono la sua attenzione.
 Anche sa’ske osservò il biondo, si rubarono sguardi a vicenda e questa volta fu il moro a cercare di muoversi e ci riuscì.
Ora si trovava lui sopra Naruto e fece un ghigno.
Naruto cercò di divincolarsi, ma inutilmente oltretutto con quel poco che riusciva a fare. << Non potrai sfuggirmi, Naruto-kun >> disse freddo Sas’ke. Lui girò solamente il capo dall’altra parte e inutilmente cercò di tirargli un pugno, la quale il moro lo evitò con destrezza.
Il biondo riuscì finalmente a divincolarsi e anche lui mostrò un ghigno. Ma tutte e due non potevano ignorare il dolore che avvolgeva i loro corpi. Così si trovarono seduti per terra l’uno di fronte all’altro.

Sakura-chan arrivò contenta al reparto.
Timorosa deglutì. Finalmente avrebbe rivisto il suo Sas’ke -Kun
Controllò un attimo le due cartelle.
Caspita erano tutte e due ridotti malissimo.
Però si fece forza e aprì la porta e rimase di sasso quando vide i due seduti per terra.
Capì subito che avevano litigato.
La furia incominciò a prendere il sopravvento su di lei.
<< Razza di baka che non siete altrooooooooooooo! >> gridò infuriata. << Non dovevate alzarvi per nessun motivoooooooooooo! >> disse arrabbiata gridando. I due ragazzi non poterono sfuggire allo striglio di Sakura che fu sentito in tutto l’ospedale.
  
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