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Autore: cecchino_2028    22/01/2012    1 recensioni
Una B&B ambientata negli anni '20
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temperance Brennan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le mie unghie sono smaltate e il trucco è a posto, il fatto che io stia per ballare in uno dei tanti locali di Washington farà pensare che io sia una sgualdrina qualunque, invece sono una studentessa di medicina che per pagarsi gli studi è costretta a fare un qualcosa di cui non va per nulla fiera, già io, Temperance Brennan preferirei essere da qualsiasi altra parte, ma non qui. Ma sono gli anni '20 e quindi questo è ciò che devo fare, un vestito con paiette argento, un paio di scarpe con tacco vertiginoso, una piuma nera sui capelli e una collana di perle nere, il tutto per far divertire gli uomini soli. In questo momento avrei solo voglia di stare a casa a leggere un libro, invece devo stare qui su questo palco per ballare a uomini voraci, avidi di vedermi, anche se nella cortina di fumo non si può distinguere chi è qui per vedere me ballare o invece chi è qui per gestire affari loschi. Il piano man, Lance Sweets, attacca con il mio pezzo, inizio a ballare un charleston che non convince neanche me, figuriamoci chi mi sta guardando, la verità è che a me non è mai piaciuto ballare però ho bisogno di soldi, perchè sono senza una famiglia, i miei genitori sono scomparsi quando io avevo dodici anni, e poco dopo anche mio fratello mi ha abbandonata. Scendo al palco e mi avvicino al bar dove trovo la mia migliore amica, Angela Montenegro, intenta a parlare con un uomo, capelli biondo scuro, barba non molto lunga, che le tiene la mano, in quel momento capisco che l'uomo è Jack Hodgins, è da un po' che la corteggia, ha un impresa edile, ho espressamente consigliato ad Angela di non prendere sottogamba la situazione come suo solito.
"Ehi dolcezza!" dice la ragazza.
"Angela!" dico sedendomi accanto a Jack.
"Salve signorina!" dice Jack.
"Signor Hodgins!" rispondo.
"C'è quell'uomo Tempe!" dice Angela indicando con il mento un tavolo. Mi volto e lo vedo seduto in un angolo, con un bicchiere in mano, probabilmente è l'unico che non sta fumando, mi avvicino, ma non faccio in tempo ad arrivare al suo tavolo che noto che non è solo, accanto a lui c'è Cam, il mio capo, una donna alta, slanciata, con i capelli scuri e molto bella, faccio appena in tempo a nascondermi dietro Vincent, uno dei camerieri che sta passando. Mi avvicino al tavolo di Sully, mi siedo e lui mi sorride.
"Ciao Temperance!" dice.
"Ciao Sully!" rispondo.
"Cosa fai stasera?"
"Lavoro fino a tardi!" rispondo gettando occhiate al tavolo di Cam e di quell'uomo. Poi un boato scuote la sala e io mi infilo sotto il tavolo, mentre Sully viene colpito, sento il graffiare delle sedie sul pavimento, poi chiudo gli occhi quando un rivolo del sangue di Sully mi finisce sul braccio, è morto, poi una mano mi tira fuori da sotto il tavolo e mi prende in braccio, inizio a picchiare contro il possente petto del mio salvatore.
"Mi metta giù o le spezzo le ossa!" urlo.
"La sto portando in salvo!"
"Sì, come no certo! Non stavo scherzando le spezzo le ossa!"
"Si calmi!" dice ridendo e mi mette a terra. Lo guardo, è più alto di me di almeno una testa, è l'uomo che era al tavolo con Cam, è molto bello, ha capelli scuri e corti, niente barba e una pella chiara, è alto e ha le spalle larghe.
"Chi è lei?" chiedo.
"Un poliziotto, tu sei?" domanda.
"Non ti deve interessare!" rispondo torcendogli il braccio dietro la schiena. Ora vi chiederete il perchè della mia reazione, il fatto è che io sono scappata qualche anno fa dalla famiglia che mi aveva adottata e quindi dovevo stare lontana dalla polizia.
"La smette di tentare di spezzarmi le ossa?" chiede. Lo lascio e lo fisso dritto negli occhi e lui ride di gusto alla mia espressione.
"Cosa ride?" domando.
"Posso darti del tu?" chiede.
"Sì ..." dico rabbrividendo, solo ora mi rendo conto di essere nel bel mezzo di un vicolo con un vestito che di stoffa ne ha gran poca, lui si toglie la giacca e la mette sulle mie spalle ed iniziamo a camminare.
"Bones, era da un po' che ti guardavo ..."
"Bones?" chiedo perplessa.
"Non so come ti chiami e hai tentato di spezzarmi le ossa, quindi ..." dice sorridendo.
"Temperance!" dico.
"Seeley!" risponde.
"Cosa stavi dicendo?"
"Che ti avevo notata già da un po'!"
"Davvero? E io che credevo ..."
"Cosa credevi?" chiede perplesso.
"Che tu e Cam ..." dico lasciando in sospeso la frase.
"No, Cam ed io siamo cresciuti insieme!"
"Davvero?" chiedo.
"Sì, tu cosa mi racconti di te?" domanda.
"Nulla, perchè non ho una storia, solo che abito qui!" dico indicando il palazzo sotto cui ci eravamo fermati.
"Va bene, ci vediamo!" dice allontanandosi.
"Non è che ti va di salire?" domando.
"Certo!" risponde. Saliamo nel mio piccolo appartamento, apro la cristalliera e ne estraggo due bicchieri e una bottiglia di brandy, lui mette un po' di musica con il grammofono che ho accanto al divano, lui si siede su quest'ultimo con il bicchiere in mano, mentre io mi siedo sul tavolo basso che è di fronte al divano.
"Perchè mi hai invitato qui?" chiede.
"Non lo so!" rispondo. Lo guardo negli occhi, sono di uno strano colore marrone, lui si concentra sui miei occhi e poi mi bacia, con passione, mi trasporta sul divano e facciamo l'amore lì, sul mio divano blu. Il sole sta sorgendo su Washington e io mi sveglio, mi sposto credendo di essere sul letto, ma cado sul tappeto, completamente nuda, così mi sveglio, mi trovo sola nel mio appartamento, eppure ero convinta di aver passato la notte con Seeley. Mi alzo da terra e afferro una coperta che mi lego intorno al petto e mi copre a malapena, arriva fino a metà coscia, mi preparo un the e trovo un foglio sul tavolo della cucina.

Cara Bones,
perdonami per essermi fatto prendere dall'euforia ieri sera, non volevo approfittare di te. Mi hai colpito da subito in quel locale, il modo in cui balli è fantastico, adoro il tuo modo di ballare il charleston. Mi spiace ma stasera partirò per Parigi, volevo solo assaporare la tua candida pelle prima di andarmene per sempre.
                                                                                                                                                                                                                                                                                Per sempre tuo
                                                                                                                                                                                                                                                                              Seeley Joseph Booth.

Ripongo il foglio sul tavolo bianco e mi siedo, stringo le gambe al petto, poggio la schiena al muro e mi scaldo le mani con la tazza di the. Sono stata abbandonata di nuovo, vado a farmi una doccia e mi vesto, una gonna lunga, una camicia bianca, una giacca blu ed esco. Passeggio per le vie di Washington, noto che il campanile della chiesa della piazza segna le 12, così mi avvio verso il locale, e arrivo verso le 12.30. Ci sono i poliziotti così proseguo la strada ed arrivo sotto casa di Angela, salgo le scale ed entro, le racconto di ciò che è avvenuto ieri sera e lei mi consiglia di andare a Parigi con lui, anche se effettivamente lui non im ha chiesto nulla del genere. Il locale riapre la sera, Cam ha convinto i poliziotti e di nuovo mi ritrovo a ballare il solito charleston, poi lo vedo entrare nel locale e sorridere mentre mi guarda. Scendo dal palco e mi avvicino a lui che sta parlando con uno dei camerieri.
"Wendell vai non ti preoccupare, mi occupo io del signore!" dico.
"Bones!" esclama Seeley mentre Wendell si allontana.
"Cosa ci fai qui?" chiedo.
"Volevo salutarti!" risponde e mi lascia un bacio a fior di labbra.
"Aspettami, ho un charleston da ballare e poi vengo con te!" dico.
"Va bene!" risponde. Torno sul palco, per la prima volta dopo tanto ballo con sentimento, solo con il pensiero che è il mio ultimo charleston, sono innamorata di un perfetto sconosciuto, con lui sto per andare a Parigi, sto per lasciare i miei studi da medico e tutte le persone che si trovano qui, Lance conclude il mio ballo ed io scendo e torno da Seeley, lo bacio e fuggiamo insieme.
 
 
Angolo autrice:
Questa è una follia che non so neanche da dove sia uscita… Abbiate pietà di me! Mi sto già scavando la buca, se volete lapidarmi fate pure!
   
 
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