I LOVE YOU… NOW, LET’S SEX!
 
 
 
 
- Herm, facciamo l’amore!
 
Quando Pansy le era salita a cavalcioni sullo stomaco e aveva proclamato a gran voce le sue intenzioni, Hermione si era limitata ad emettere un sospiro affranto, cercando disperatamente di sfuggire alle mani della moretta.
Ogni volta era sempre la stessa storia.
Le due ragazze stavano insieme ormai da molto, da ancor prima che finisse l’ultimo anno di scuola. Tuttavia, non erano mai riuscite a mettersi d’accordo su quel piccolo, minuscolo particolare della loro relazione…
 
- A-Aspetta! – cercò d’imporsi l’ex grifoncina, allontanando il più possibile l’amante dai bottoni della sua camicetta – Pansy ti prego!!! Aspetta ho detto!
L’ex serpeverde continuava imperterrita la sua opera percorrendo con studiata malizia il ventre piatto  della riccia e depositandovi sopra una scia di baci incandescente. Massaggiava con sapienza i capezzoli già duri dell’amante e si muoveva con sensualità sopra quel corpo recalcitrante.
- Pansy!!!
Gemendo contrariate, infine la ragazza si fermò immusonita da quella resistenza forzata e, a suo parere, senza motivo alcuno.
- Si può sapere qual è il problema? – sbottò più acida del voluto - Siamo innamorate e giovani, no? Quindi perché non possiamo fare del sano e meraviglioso sesso?
- Il problema è che tu sei troppo diretta! – ringhiò la Granger in risposta, provando a ignorare il modo altamente impudico con cui la sua fidanzata parlava - Non provi nemmeno a creare un po’ di atmosfera!
- Che c’è di male nell’essere dirette?
Hermione sbuffò evitando di rispondere per non dare inizio a una delle solite discussioni dalle quali era un’impresa uscire illese. Cercò così di prender tempo ricomponendosi alla meno peggio, abbassandosi la gonna per coprire le cosce esposte e nascondendo il seno nudo con un braccio.
- Allora? – rincarò Pansy, evidentemente non disposta a lasciar perdere - Siamo donne, lascia che siano gli uomini ad indugiare e perder tempo!
- Non mi farebbe schifo un po’ di romanticismo qualche volta sai? – non riuscì a trattenersi la riccia.
- Ro-Romanticismo?
 
L’ex serpe sembrava aver appena finito di succhiare un limone ancor più aspro del normale. Aveva la faccia contratta e un’espressione letteralmente raccapricciata stampata addosso.
Hermione s’inalberò alla vista di quella reazione esagerata; dopotutto tutte le coppie normali condivano il loro rapporto con un minimo di romanticismo! Perfino quand’era stata fidanzata con Ron, il ragazzo le aveva comprato dei regali o fatto delle sorprese. Cosa c’era di male nell’immaginare l’amore come un meraviglioso sogno?
 
- Romanticismo Pansy! Romanticismo! Non mi sembra ci sia nulla di difficile nel pronunciare questa parola! Insomma potresti comprarmi dei fiori…
- Fio-Fiori?!?!?!
- … O dei cioccolatini, dei dolcetti insomma.
- Dolci?!?!?! – guaì l’amante che pareva essere appena caduta dal paradiso dritta all’inferno - Ma se non ti piacciono nemmeno i dolci!!!
- Non è questione di piacere o non piacere, è il pensiero che conta! – cercò di spiegare Hermione lasciandosi cadere all’indietro sul divano e immergendosi nei cuscini – Dimostrami che mi ami… - sussurrò forse più a sé stessa che ad altri.
Tuttavia Pansy la sentì benissimo e non si risparmiò di replicare. - Posso dimostrarti che ti amo con il sesso! E’ il sesso il barometro dell’amore! Conta quante volte riesco a farti avere un orgasmo non quanti ninnoli ti compro!
La bella Granger si sentì sconfortata per l’ennesima volta dal ragionamento della compagna. – Non essere volgare… - si limitò a borbottare.
Se avessero continuato a discutere sarebbero potuti passare interi giorni prima di riuscire a raggiungere una tregua, per questo preferì restare in silenzio per l’ennesima volta.
 
- Dimmi Hermione… - il tono serio attirò repentinamente l’attenzione della ragazza - Forse… Io non ti piaccio più?
Gli occhi scuri di Pansy erano due pozzi senza fondo. Fissavano la Granger come se volessero scavarle dentro fino ad arrivare nel centro esatto dell’anima.
La riccia si sentì rabbrividire sotto quello sguardo così spaventosamente intenso.
- N-No… Certo che no! Come puoi chiedermi una cosa del genere? – si affretto a negare – Perché non dovresti più piacermi?
- Allora non ti piace più il sesso? – domandò Pansy con vocina angelica, presagio di una colossale e imminente fregatura.
- Ma… Ma… Certo che mi piace!
Il viso dell’ex grifoncina era quanto di più simile a una fragola matura si possa immaginare.
Pansy sorrise vincitrice avvicinandosi gattonando alla ragazza e imprigionandola contro i cuscini del mobile sul quale era sdraiata.
- Problema risolto…
 
 
 
 
- Pan… Pansy…
Un ansito traditore sfuggì dalle labbra di Hermione e la mano della moretta si fece ancor più intraprendente di prima.
La sottile barriera delle mutandine in pizzo venne presto superata.
La ragazza soccombeva alle dolci torture della compagna e malgrado ci provasse con tutte le sue forze, non poteva impedire all’eccitazione di farsi strada in lei. Il suo corpo reagiva automaticamente ogni qual volta le mani, le labbra e il dolce peso di Pansy premevano sopra di lei.
Alla fine non potè fare altro se non arrendersi e concedersi ancora una volta su quel divano non troppo comodo.
- Ti amo Hermione…
 Anch’io ti amo Pansy…
Fu quella frase e la risposta solamente pensata ad accompagnare l’esplosione del piacere nelle due donne.
 
 
 
 
Alla fine concludiamo sempre col fare sesso… Hermione si nascose completamente alla vista, avvolgendosi fin sopra la testa nella coperta che Pansy le aveva gettato addosso prima di sparire chissà dove. So che lei mi ama… Ma a volte vorrei davvero che fosse un po’ più carina… Un sospiro affranto venne soffocato nel cuscino più vicino. Infondo ho scelto lei malgrado tutto quindi non avrei il diritto di lamentarmi…
 
- Coraggio Granger giù da lì!
Le riflessioni della ragazza vennero bruscamente interrotte dall’entrata in stanza di una fin troppo allegra Pansy Parkinson, coperta solo da una corta vestaglia di seta rossa.
Hermione si raggomitolò su se stessa ben intenzionata a non abbandonare quel caldo alcova che le fungeva da riparo.
- Ho preparato il bagno!
- Il bagno? - un cespuglioso ammasso di ricci fece capolino dal suo nascondiglio. La ragazza fissò scettica la moretta che si limitò ad annuire entusiasta non lasciando presagire niente di buono.
- Facciamolo insieme!
 
L’ex grifodoro si fece trascinare di malavoglia verso la stanza da bagno. Probabilmente Pansy aveva solo in mente di cominciare il secondo round in acqua. Un nuovo espediente per portarla all’esasperazione e alla caduta precoce dei capelli.
 
- Coraggio, coraggio!
- Si, si… Vengo…
- Dai Herm, muoviti!
- Dannazione… Arrivo!
- Eccoci… - Pansy si fermò davanti alla porta prima di farsi da parte e lasciare libero il passaggio – Prego…
 
Hermione rimase impalata sulla soglia. Fissava l’interno della stanza con gli occhi tanto sgranati che parevano due piattini da caffè.
 
- Ma… Questo…
- Ti piace? – domandò l’ex serpeverde abbracciando la ragazza da dietro.
- E’… E’ un sogno…
 
La stanza era completamente riempita di rose rosse, erano dappertutto. Riempivano i vasi negli angoli, pendevano dal soffitto, spuntando tra le foglie gigantesche dell’edera che si arrampicava lungo i muri, galleggiavano sul pelo dell’acqua che riempiva la vasca, magicamente allargata.
Un delizioso profumo impregnava l’aria, immergendo l’intero bagno in un’atmosfera sensuale ma allo stesso tempo dolce.
Per ultimo, Hermione si accorse dei candidi fiocchi che, lenti, cadevano dall’alto.
 
- Sta… Nevicando?!?!?!
Un leggero movimento alle spalle della riccia le fece intendere che Pansy stava annuendo.
La ragazza allora si voltò di scatto gettandosi addosso alla compagna, rischiando di far cadere entrambe a terra. - Grazie! Grazie, grazie, grazie!!! – gridò al colmo della felicità con le labbra stirate in un sorriso felice – Ti amo!
La moretta le restituì l’abbraccio prima di prenderle la mano e guidarla fino al bordo della vasca. – Entriamo prima che si raffreddi…
La riccia sorrise ancora  prima d’immergersi nell’acqua fumante e… colorata!
- E’ bellissimo! – commentò entusiasta – E’ davvero fantastico… Mi sento… Mi sento meravigliosamente e… E…
Senza terminare la frase la bella Granger arrossì in maniera deliziosa.
- Si…? – domandò Pansy con la faccia più innocentemente falsa dell’intero pianeta.
L’ex grifoncina le scoccò un’occhiataccia agitandosi un po’ nella vasca.
- Avanti Herm continua… Dimmi come ti senti? – il tono era basso e seducente.
- Parkinson… - ansimò la riccia decisamente troppo accaldata per la temperatura che c’era nella stanza – Cos’hai messo in quest’acqua?!?!?!
La moretta sorrise estraendo dalla tasca della vestaglia una boccetta colorata e mezza vuota. – Me l’ha consigliato Draco… Sono andata apposta fino al Sex Magic Shop per comprarlo…
- Un afrodisiaco?!?!?! – squittì Hermione stringendo le gambe per cercare di frenare l’eccitazione che la stava facendo impazzire.
- Non è un afrodisiaco qualsiasi! – ribattè con sdegno l’ex serpe – Lascia che t’illustri i suoi molteplici effetti…
- Pansy… - cercò di ammonirla Hermione mentre occhieggiava con sospetto e un pizzico di panico, la compagna che si spogliava ed entrava in acqua.
- Pansy… - il tono era troppo acuto per sembrare severo - Pansy non ti avvicinare! Razza di traditrice non muoverti! Pansy non osare… Non… Non… Merlino… PANSY NON FERMARTI!!!
 
Lavarsi fu l’ultimo dei pensieri che sfiorò la mente delle ragazze nelle due ore successive. Ma almeno Hermione questa volta non potè lamentarsi… In fin dei conti, i fiori li aveva avuti!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
THE END
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ave!
Dunque… Niente… Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno avuto lo stomaco di arrivare fino in fondo alla storia e ora stanno leggendo qua… Vi chiederei un ultimo sforzo; mi lascereste un commentino-ino-ino per piacere? In fin dei conti le recensioni sono il pane quotidiano per uno scrittore e NON creano dipendenza!
Per chi vuole continuare a seguirmi può trovarmi