Nota Iniziale: questa storia partecipa al contest "La Morte in cento parole" indetto da Oyzis sul forum di EFP
C’est la Mort
Mi disse: «Vieni!», ma non era ancora il momento.
Mi pregò, ma odio le suppliche.
Pianse, ma le lacrime non mi hanno mai impietosito.
Poi mi ripudiò, perché era di nuovo felice; vittima di quella volubilità che appartiene solo a chi ha granelli contati nella propria clessidra. Granelli ormai finiti.
Mi chiamò ‘puttana’ quando bussai alla sua porta e mi offese la chiusura mentale di chi mi vuole donna solo perché mi ha dato un nome femminile. Non ho sesso, ma ho una mia sensibilità; bastarda e ironica.
Amo illudere gli sciocchi, così gli proposi di giocare a scacchi.
Accettò.
C’est la Mort.
Fine