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Autore: littlevoice__    22/01/2012    4 recensioni
Crossover tra due delle mie serie tv preferite: Glee e Grey's Anatomy.
Il Glee Club di Lima, Ohio, si reca a Seattle per le Nazionali di canto coreografato. Un gruppo di ragazzi ad un passo dai loro sogni, in quello che dovrebbe essere uno dei giorni più belli della loro vita qualcosa sconvelgerà la loro vita.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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1.E dopo la quiete ecco la tempesta.

 

Sogni, gioie, speranze, illusioni. Così è la vita, ci dà tutto solo per potercelo togliere nel modo più meschino, proprio quando meno ce lo aspettiamo.


"Grey, Yang siete in ritardo!" Esclamò irritata la dottoressa Bailley senza nemmeno alzare la testa dalle cartelle cliniche che teneva tra le mani.
"Ci scusi, c'era un traffico infernale." Si giustificò Meredith.
"A quanto pare la città è stata invasa da un orda di adolescenti brufolosi e canterini!" Sbuffò Cristina sfilandosi il cappotto.
"Stamattina ho sentito in tv che nel pomeriggio si terranno le Nazionali di canto coreografato." Spiegò Meredith.

"Basta chiacchiere, non siamo qui per perdere tempo. Al lavoro!" Le rimbrottò la dottoressa Bailey distribuendo i compiti per la giornata.
"Solo un'altra cosa!" Esclamò di nuovo la Bailey mentre i suoi specializzandi si dirigevano verso i reparti a cui erano stati assegnati per quel giorno. "C'è una strana calma qui in ospedale e...io non credo a queste cose ma, attenzione a quello che fate." Continuò congedando gli specializzandi.
"Sai? Dicono che quando in ospedale c'è molta calma significa che sta per succedere qualcosa di brutto." Disse Meredith entrando in ascensore con Cristina e gli altri.
"Non crederete mica a queste scemenze vero?" Le riprese Alex.
"No, però la prudenza non è mai troppa."

* * * *

"Vuoi finirla di fare questi strani rumori? Mi stai innervosendo!" Sbottò Santana tirandosi su dalla poltrona bianca dei camerini.
"Si chiamano gorgheggi e dovresti farne qualcuno anche tu per riscaldarti la voce!" Rispose Rachel sforzandosi di rimanere calma. Mancavano ancora due ore all'esibizione delle Nuove Direzioni, la sua squadra, ma l'ansia non si era lasciata desiderare e quello era l'unico modo per cercare di non agitarsi ancora di più nell'attesa.
"Ascoltami bene nana con i baffi non ti permettere mai più di dirmi cosa devo fare, ok?" Continuò Santana con il suo fare provocatorio.
"Non vale nemmeno la pena risponderti!" Disse Rachel alzando la voce.
"Vi si sente dal corridoio, che sta succedendo?" Chiese Finn entrando nella stanza. Rachel sbuffò. 
"Niente, dovresti solo tenere a bada la tua fidanzatina!"
"Ah, questa è bella! Ora sarei io quella da tenere a bada?"
"Hey ragazze, siamo una squadra e tra due ore, quando saliremo sul palco, dovremo essere più uniti che mai, quindi non mettiamoci a litigare tra di noi." Disse Finn cercando di riportare la calma tra le ragazze, lui era il leader del gruppo e questo era uno dei suoi compiti.
Santana alzò le mani in segno di resa e sbuffando uscì dal camerino sbattendo la porta.
"Che le succede?" Chiese Quinn entrando con Puck e Artie nella stanza.
Finn scosse la testa. "Niente, è solo la solita Santana!"
Quinn sorrise alzando le spalle. "Andrò a chiederle se vuole unirsi a me e Puck, andiamo a prenderci un frozen yogurt. Volete venire anche voi?"
"No, cibi ghiacciati potrebbero nuocere alle corde vocali prima di un'esibizione!" Rispose Rachel decisa spostando i capelli dietro le spalle.
"Credo rimarrò qui anche io!" Disse Artie a cui subito si aggiunse anche Finn.
"Bene, allora ci vediamo più tardi!" Quinn e Puck uscirono dalla stanza salutando gli amici mentre Rachel ricordava loro di non esagerare con cibi freddi, le loro voci dovevano essere al pieno della forma.

* * * *

"Ho bisogno di sangue!" Sbuffò Cristina.
"Detta così sembra che tu sia un vampiro!" Disse Meredith ridendo.
"Quest'ospedale sta diventando monotono e io sono nervosa e ho bisogno di infilare le mie mani nel torace sanguinante di qualcuno!" Continuò Cristina senza badare nemmeno alla battuta dell'amica e collega.
"Trovatevi subito qualcosa da fare!" Esclamò la dottoressa Bailey.
"Senta vorrei tanto essere impegnata in qualcosa ma quest'ospedale è morto, non c'è sangue, non c'è neanche un paziente in pericolo di vita, niente di niente!" Strillò Cristina agitando le mani.
La dottoressa Bailey, sua superiore, la fulminò con lo sguardo.
"Mi scusi, non era mia intenzione rivolgermi a lei in questo modo ma..."
"Ok, basta così! Essere un dottore non significa soltanto sangue o occuparsi di persone in pericolo di vita. Raggiungete subito la Stevens in poliambulatorio!" Le rimproverò la dottoressa Bailey scuotendo la testa.
"Ma..." Cristina era pronta a ribattere quando venne interrotta dal rumore di alcune ambulanze a sirene spiegate.
"A quanto pare niente poliambulatorio per voi oggi! Forza, muoviamoci!"
"Speriamo che sia qualcosa di sanguinolento!" Esclamò Cristina eccitata. Meredith rise mentre assieme al loro supervisore correvano fuori.
"Yang finiscila!" La rimproverò la Bailey. "Grey, chiama Karev e O' Malley al cercapersone, a quanto pare avremo bisogno di tutti." Continuò poi vedendo davanti a sè quattro ambulanze.
Le preghiere di Cristina si stavano avverando, come anche i timori della dottoressa Bailey e di Meredith: la calma in ospedale era un cattivo presagio.
E dopo la quiete ecco arrivare la tempesta.


Le cose brutte non tardano mai, un attimo prima sei felice, ad un passo dal realizzarsi di tutti i tuoi sogni, e un attimo dopo solo il buio e le fiamme.
La vita è così.

 

 

 

 

   
 
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