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Autore: Ciulla    22/01/2012    2 recensioni
SPOOOOOOILER
Sono d'accordo con tutti voi nel dire che il destino è stato ingiusto con Sherlock e John e che dovrebbero ricongiungersi u.u
Ma questa fiction, anche se post-reichenbach, non sarà dedicata a loro due, quindi se siete qui per questo, non leggetela u.u
Mycroft come reagirà alla morte del fratello, che si può dire esser stata causata da lui?
:-) Forse un po' OOC
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mycroft Holmes , Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono fermo davanti alla sua tomba. Non so cosa faccio qui: improvvisamente mi è venuto il desiderio di vederlo. Forse sognavo che tutto fosse stato un incubo; beh, le due parole sulla lapide hanno distrutto l’ultima speranza che ancora potevo serbare.
SHERLOCK HOLMES.
E’ morto, devo accettarlo. E ciò che è peggio è che è morto per colpa mia.
Scoppio a piangere sulla terra ancora fresca sotto la lapide, e gli parlo; gli parlo con una sincerità che mai abbiamo avuto l’uno nei confronti dell’altro.
“E’ tutta colpa mia, Sherlock.
E’ tutta colpa mia, lo so.
Perdonami, ti prego, perdonami. Lo so, avrei dovuto essere un fratello migliore. Avrei potuto impedire tutto questo; invece l’ho reso possibile.
Non avrei dovuto raccontare a quel cane la tua vita. Ero accecato dal mio potere, desideravo troppo le informazioni che avrebbe potuto darmi... Ed è stata questa mia incomprensibile e imperdonabile sete a causare la tua morte.
Scusa, perdonami; potrei ripetertelo all’infinito senza ottenere alcun esito. Niente di ciò che io possa dire potrà mai togliermi la consapevolezza che sono un assassino, che tutto ciò è colpa mia, che ho causato non solo la tua morte ma anche quella psicologica di John.
Sono un egoista. Sono un pessimo fratello. Vorrei farmi perdonare, almeno in parte, ma non è possibile. Nemmeno se riuscissi a dare nuovamente dignità al tuo nome, ingiustamente infangato, potrei sentirmi meglio.
Solo una cosa potrebbe riportar pace nella mia vita: che tu fossi vivo.
Ed essendo una cosa impossibile, mi devo accontentare di questo stato di colpevolezza perenne, che mai mi abbandonerà fino alla fine dei miei giorni.
E davvero, desidero che questi miei giorni finiscano il prima possibile. Voglio vederti, farti capire che mi son pentito di tutto, che ti voglio bene com’è giusto che se ne voglia a un fratello.
Non ho mai creduto all’esistenza di una vita dopo la morte, ma adesso è la sola speranza che mi resta.
I love you, my little brother.But it's too late to make you understand…”
Rimango in ginocchio davanti a quelle parole che mi additano come omicida. Le lacrime mi scendono piano sulle guance, e le asciugo con la manica della giacca prima di rimettermi a parlare.
“Non sono stato al tuo funerale, non ne ho avuto il coraggio. Ma John è venuto a trovarmi subito dopo, e mi ha raccontato tutto.
Mi ha detto che solo lui, Mrs Hudson e Lestrade piangevano; gli altri presenti, a dire il vero molto pochi, sembravano addirittura felici; qualcuno ti ha addirittura sputato sulla bara.
Quella del tuo caro amico non è stata una visita di cortesia, sappilo. E’ venuto per farmi sentire in colpa, ed effettivamente ci è riuscito. Anche molto bene.”
Mi lascio sfuggire un singhiozzo, e aprendo la bocca di nuovo, mi accorgo di non avere più niente da dire.
Tiro fuori in silenzio un mazzo di fiori preparato per l’occasione. Glielo appoggio sulla tomba, ma presto il silenzio si fa troppo opprimente, e devo ricominciare a dire qualcosa.
“I fiori li ho scelti io. Non a caso, hanno un preciso significato. Le camelie rosa significano che mi manchi. I crisantemi significano dolore. I giacinti porpora si usano per chiedere perdono. L’accostamento di colori è terribile, ma volevo esprimerti il mio dispiacere e mi è sembrato un modo abbastanza adatto per farlo.
 Lo so che non puoi perdonarmi, lo so che è troppo tardi per tentare di essere un bravo fratello, ma...”
Non so più come andare avanti. Non riesco più a parlare. Sento un sospiro dietro di me, ma non mi volto per vedere chi ha assistito a questa scienza pietosa.
“Mycroft, per carità, alzati. Non è troppo tardi.”
Il pianto mi muore in gola. Questa è la sua voce! Mi volto... Questo è lui... Non è un fantasma, non può esserlo, o la sua mano non riuscirebbe a prendere la mia per tirarmi verso di lui, ma mi passerebbe attraverso...
“Sherlock... Sherlock, sei davvero tu?”
Non riesco a crederci. Ho visto con i miei occhi le foto del suo cadavere, ed erano così... Reali...
Mio fratello non risponde, ma mi abbraccia. “Proviamo a essere buoni fratelli, eh? Tentiamo; potremmo riuscirci.”
Annuisco; non voglio spiegazioni, non mi importano, non ora. Mi asciugo le lacrime nella sua camicia e gli chiedo nuovamente scusa.
“Forse ti perdonerò, Mycroft. Ma dimmi, nella tua spiegazione del bouquet hai dimenticato di illustrare il significato del fiore d’arancio...”
Sorrido; quel fiore l’ho messo per togliermi lo sfizio di prenderlo in giro per quella che pensavo sarebbe stata l’ultima volta.
“Il fiore d’arancio è simbolo della verginità...”
E all’improvviso mi ritrovo per terra, mentre mio fratello Sherlock mi centra dappertutto con i suoi pugni micidiali.
Oh, quanto mi era mancato.


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