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Autore: Erhien    22/01/2012    8 recensioni
Una doccia rilassante, un ritorno inaspettato. C'è appena appena un accenno di Erotico.
Vi auguro buona lettura, offrendovi una pausa da tutte le storie Angst e malinconiche che girano...
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anderson, John Watson , Lestrade , Sally Donovan , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Una questione di doccia
Fandom: Sherlock (BBC)
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson
Genere: Slice of life, Comico, appena appena Erotico
Rating: Giallo, credo o__O
Avvertimenti: One-shot  
N.d.A.: Ho scritto questa cavolata quando avrei dovuto studiare filosofia. Il mio intento è il solito, cioè farvi sorridere e bearmene ^^
Vi auguro buona lettura, offrendovi una pausa da tutte le storie Angst e malinconiche che girano...
I commenti sono sempre graditi :D Un bacione e a presto! Ciao ragazzi ^^



Una questione di doccia


Finalmente stacco dal lavoro all'ambulatorio, e mi dirigo a passo svelto verso casa, perché ho una gran voglia di levarmi di dosso tutta questa stanchezza.
Appena arrivo mi accorgo che Sherlock inaspettatamente non c'è, e io ne approfitto per farmi una doccia rilassante.
Controllo il cellulare e non ci sono messaggi, per cui lo poso sulla scrivania nel salotto e mi dirigo nella mia camera dove mi spoglio.
In un lampo mi fiondo sotto la doccia, e mi godo i primi getti caldi dell'acqua.
Sospiro beato.
Rifletto sul fatto che tutto lo stress che mi fa passare Sherlock mi farà invecchiare prima.
- Maledetto... - borbotto.
Shampoo.
Risciaquo. Le mie mani svolgono movimenti meccanici.
Bagnoschiuma.
E mi soffermo sul mio corpo.
 
Mi massaggio con calma, scaricando la tensione sul collo, scendendo poi sulle spalle. Mi insapono il petto, l'addome. Mi sporgo un po' per massaggiarmi le gambe, le quali stavano cominciando a risentire leggermente della mia gara di marcia di poco fa.
Verso un altro po' di bagnoschiuma nella mia mano e poi mi insapono il ventre.
Con un coinquilino così acuto nello scorgere dettagli invisibili ai più, è sempre stato difficile trovare la completa privacy.
Immagini di donne, sensazioni, suoni e odori registrati nella mia mente si succedono.
La mia mano si muove sistematica. Il mio corpo accellera tutte le sue attività, arrivando a  raggiungere il culmine con una scarica nervosa che mi possiede.
Mi addosso contro la parete della doccia e aspetto che il cuore e il respiro si regolarizzino. La mia vista, appena offuscata dall'orgasmo, ritorna limpida.

Mi risciaquo con un sorriso sulle labbra e poi chiudo tutto.
Mi rendo conto solo ora che il mio accappatoio non è dentro il bagno, per cui mi copro con un asciugamano più grande degli altri legandolo in vita, e mi ammiro non appena la mia figura incrocia lo specchio.
In effetti, anche se non faccio più la vita del militare, il mio fisico non ne ha risentito troppo. Saranno le mille corse per tutto il Regno Unito con quel cretino.
Compiaciuto di me stesso, me ne esco dal bagno, liberando così per la casa i vapori della doccia.
Senza preoccuparmi di asciugarmi prima, mi dirigo verso la cucina, con la voglia di farmi un buon the.
Una volta pronto, vado ad accendere il computer, restando in piedi con le spalle rivolte verso l'ingresso dell'appartamento. Voglio controllare che Sherlock non vi sia entrato ancora una volta e non abbia cambiato qualcosa.
Il rumore della porta al piano inferiore che si apre e poi sbatte con forza riaccende in me i riflessi del vecchio soldato che ero.
Tendo l'orecchio e riconosco più voci che velocemente stanno salendo le scale.
C'è Sherlock, irritato come non mai, Lestrade, accondiscendente come sempre, Anderson, stupido come lui solo può essere e Donovan, che tace.
Mi ricordo però che... Gesù, sono mezzo nudo!
Non faccio in tempo a scappare verso la mia stanza che la porta viene spalancata da Sherlock, intento a litigare con... a che pro dirlo? Litiga sempre con tutti, quello.
Quando si accorgono di me rimangono un attimo basiti. Tutti hanno, chi più chi meno, un'espressione sorpresa in volto.
Io sono diventato di un simpaticissimo color bordeaux,  me lo sento perfettamente.
Lestrade è il primo a rompere il ghiaccio.
- Scusaci, John. Siamo qui perché abbiamo il sospetto che Sherlock stia di nuovo rubando le prove di un caso appena aperto -
- Appunto, appena aperto. Non avrei mai avuto il tempo o la possiilità di rubarle! Io non sto nascondendo nulla! - si difende Sherlock con rabbia.
- Watson, non la facevo così atletico... - commenta la Donovan con aria... interessata?
Anderson si volta indignato verso la sua (ormai risaputa) amante, mentre il mio coinquilino lascia perdere la discussione con Greg per concentrare quello che sembra uno sguardo di ribrezzo nei confronti della donna.
- Donovan, non ci pensare nemmeno. Vatti a sfogare con Anderson piuttosto, e lascia stare John! -.
Ora, che diamine avrei potuto dire o fare? Le mie gambe si erano completamente inchiodate al pavimento, senza permettermi di andarmi a vestire e troncare questa scenetta da universo alternativo.
- E tu, diavolo, vestiti! Vuoi che qualcuno di noi ti salti addosso? - tuona Sherlock.
Mi riprendo dal torpore e rido divertito, pensando al commento del Sergente e alla risposta troppo sentita del mio amico.
Intanto Lestrade ha chiamato a sé i due colleghi per fargli rovistare la casa, partendo dalla cucina.
- "Vestiti! Vuoi che qualcuno di noi ti salti addosso?" - ripeto per prendere in giro il mio amico.
Lui ha lo sguardo basso ma riesco a distinguere un'espressione risentita mista a un lieve imbarazzo sul suo volto.
Una scossa mi percorre la mente, dandomi quella che viene definita intuizione.
- Aspetta, cosa intendevi con "noi"? -.
Lui si avvicina di poco e mi incatena con quello sguardo di ghiaccio.
- John, tempo fa ti dissi che sono sposato con il mio lavoro, non che sono asessuato. So riconoscere un... una bella anatomia, maschile o femminile che sia -.
Conclude il tutto schiarendosi la voce, e allontanandosi in fretta.
- Ah... - commento, prima di rendermi conto che forse mi ci vorrebbe un'altra doccia. Fredda, questa volta.
   
 
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