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Autore: CyanideLovers    23/01/2012    4 recensioni
sentire di provare qualcosa per una ragazza che non fosse Jenny era....come una sbornia.
Lo aveva completamente sconvolto;
quella sensazione....quella sensazione era diventato amore;
un amore bruciante che avvolte lo lasciava senza fiato.
Anche un povero diavolo ha diritto ad un'altra chance.
Julian, l'affascinante demone innamorato di Jenny, è tornato. dopo anni dalla sua morte è riuscito, neanche lui sa come, a tornare sulla terra. Trasformato in un essere umano si innamore di una misteriosa ragazza da gli ipnotici occhi viola. intanto una nuova minaccia è pronta a distruggere la pace che si è creata. un nuovo uomo ombra vuole vendicarsi per il tradimento di Julian e un nuovo gioco sta per iniziare.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I'm Sorry


Si svegliò in un lettino comodo. Non sentiva alcun rumore se non il suo respiro, Aveva una maglietta a maniche corte di un azzurro scolorito. Anche se era dicembre non aveva freddo perchè la stanza era calda e confortevole. Sentì gli occhi pesanti e desiderò tornare a dormire, ma non poteva farlo. Voleva scoprire chi era la ragazza di nome Elly e dov’era in questo momento. Si alzò, aprì la porta e si ritrovò in un corridoio con delle scale che portavano al piano inferiore. Già dai primi scalini poteva sentire le parole che otto persone si stavano scambiando.
-Oh dovevate vederlo. Non so proprio cosa gli è potuto succedere.- questa era la voce di Jenny, calda e preoccupata.
-come ha fatto a tornare? Voglio dire… era morto. No?!?!- questo era Tom, invece,preoccupato che Julian potesse tornare a mettersi tra lui e Jenny.
 Scese un altro gradino.
 Ecco ora poteva sentire anche Michael e Audrey
-In effetti c’era la possibilità che qualcuno riscrivesse il suo nome.-
 -Si, ricordo che ce lo avevi detto Mikey-
restarono in silenzio per un po’. Da qualche parte un orologio ticchettava. Cercò di cogliere qualsiasi rumore ma era come se fosse diventato sordo.
-Hai ragione. Qualcuno ha riscritto il mio nome.- disse infine Julian scendendo le scale. Quando lo videro tutti poterono vedere il profondo cambiamento in nell’uomo ombra. Era pallido ed era dimagrito, i suoi occhi erano come velati. Sembrava un bambino non un ventiseienne. Nella sua voce erano spariti arroganza e cattiveria, il suo sguardo sembrava dire “Ho perso il gioco ma so incassare il colpo”
-Cosa ti è successo?- domandò Jenny tra le braccia di Tom. Julian la guardò con aria torva, perché in fondo la domanda giusta non era quella ma…
-in realtà tu vuoi chiedermi perché sono qui. Non cosa mi è successo.- rispose enigmatico. Ecco, quella era la domanda giusta.
-Si-
Nei suoi occhi danzava una fiamma che neanche la morte aveva potuto estinguere
-Ma io ho già risposto. Eppure non so chi ha riscritto il mio nome. Dovrei ringraziarlo però, stavo per scottarmi.- rispose come un alunno che viene interrogato dalla maestra e che sa la lezione a memoria. Scese gli ultimi scalini.
-Cosa significa? Stavi per scottati?- domandò Dee curiosa rialzandosi dalla sua posizione da leonessa.
-Dimmi, tu non vedi che sto bruciando?-
-Cosa?no!- rispose Jenny perplessa. Julian venne riscosso da quelle parole. Se nessuno poteva vedere le fiamme intorno a lui voleva dire che solo lui poteva vederle? Stava diventando pazzo?
 
 Elly si alzò. Lei era l’unica che non sapeva nulla di quella storia ma quando vide Julian i suoi occhi vibrarono.
-Tom, non capisco. Posso sapere cosa sta succedendo?- domandò dopo aver ascoltato in silenzio.
-Non so come spiegartelo, è troppo complicato. Vedi è iniziato tutto quando…-
 -Io sono un uomo ombra. Dieci anni fa ho imbrogliato Jenny e le ho fatto comprare un gioco. Il gioco consisteva nel superare tutti i loro incubi, e hanno vinto. Li ho sfidati in altri due giochi e hanno sempre vinto e nell’ultimo…sono morto- rispose Julian ignorando Tom
-sei morto?- domandò perplessa. –è la verità??- aggiunse dopo scrutando tutti i visi dei presenti e soffermandosi sul volto scarno di Julian.
-Si- le fiamme del camino danzavano nei suoi occhi,sembrava davvero che stesse bruciando in fuoco invisibile.
-Bene. Allora puoi restare qui a dormire, ho una stanza per gli ospiti.- rispose semplicemente lei. Tutti la guardarono sconcertati, nessuno si aspettava che credesse alla storia, ma lei era speciale, riusciva sempre a capire chi era sincero e chi no.
-Cosa?! Ma tu sai almeno di cosa sto parlando?-
 -Si. Nel mio paese sono uomini dei ghiacci che osservano gli esseri umani dall’ombra. Sono bellissima ma crudeli e sadici.-
-Ma…ma allora, perché mi inviti a casa tua?- chiese scioccato. Era l’unica cosa che si aspettava da una umana che lo conosceva appena e che avrebbe dovuto aver paura di lui. Quella ragazza invece lo guardava con un dolce sorriso stampato in viso e con gli occhi luminosi.
 Gli rispose –Non mi sembri cattivo.-
 -Sono un lupo in veste d’agnello. Semplice come il bianco e il nero.-
chiuse gli occhi, non sopportava più di vedere la sua figura specchiata nei suoi occhi. Desiderava tornare al buio, solo, dove tutto era più semplice. Cercava di persuaderla, non sapeva che quando si metteva in testa una cosa era irremovibile.
-Dunque, ora sei umano?- domandò Tom interrompendo il flusso di pensieri di Julian.
-Bhe... presumo di si.-
 - E non puoi usare tutti quei poteri che avevi nei giochi. Vero?- gli occhi screziati di verde si illuminarono quando l'uomo ombra annuì.
 -Bene- disse. Si girò leggermente e poi, di scatto, gli tirò un pugno in faccia.
 Julian, sia per il colpo che per la sorpresa, cadde all’indietro sbattendo la testa contro lo spigolo del camino e rischiando di finire dritto nel fuoco. I suoi capelli soffici e bianchi come la brina si sporcarono di sangue. Sangue umano.
-Tom!- urlarono Elly, Audrey e Jenny spaventate. Michael si alzò subito seguito da Dee e spinsero Tom in un angolo. Nessuno amava la violenza, neanche Dee, soprattutto se sfoggiata senza un motivo. Una voce si levò sopra le altre mentre si chinava ad aiutare Julian che aveva un brutto taglio in testa.
-Perché lo hai fatto Tom? Chiedi subito scusa!- ringhiò Elly arrabbiatissima.
-Perché?? Come perché?? Tu…tu non sai cosa ci ha fatto passare. Cosa ci ha fatto…uff. senti puoi anche arrabbiarti ma fidati di me. Se lo merita. È cattivo. Non credere che sia cambiato.- disse rosso in viso, come se ricordare quello che era successo nei giochi lo stesse torturando. Jenny lo guardò. Si era sempre chiesta cosa gli fosse successo con Julian quando lei affrontava tutti i tranelli e gli intrighi dei giochi, sempre più pericolosi dell’uomo ombra. Tom in realtà non pensava ciò che stava dicendo, anche lui aveva visto il profondo cambiamento in lui. Era solo furioso.. Julian si alzò, pur essendo più basso di Tom di qualche centimetro poteva guardarlo negli occhi. Sembrava dispiaciuto ma anche deciso.
-Non ti sto prendendo in giro. non so neanche perché sono tornato. Ma non ti preoccupare, non ho nessuna intenzione di darvi fastidio. Me ne vado, è meglio-  si mosse verso la porta e dopo averla aperta si tuffò nell’oscurità. Chiuse la porta dietro di ma tutti erano sicuri di avergli sentito dire "Mi dispiace"
   
 
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