Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: jez910    05/09/2006    5 recensioni
One-shot che avevo scritto un pò di tempo fa e rispolverando è saltata fuori! Così ho deciso di postarla, anche se è triste! Naturalmente Ron/Herm! Un commentino? Piccino piccino? Baci jez910
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
g

One-shot che avevo scritto un pò di tempo fa e rispolverando è saltata fuori! Così ho deciso di postarla, anche se è triste! Naturalmente Ron/Herm! Un commentino? Piccino piccino? Baci jez910

 

My Immortal Love

Sono triste. Sono pensierosa. Sono arrabbiata. Sono disperata. E ho paura. Ho paura di ciò che ormai sembra evidente: Ron mi tradisce, mi sembra palese. Non è mai a casa, torna tardi la sera, non lo vedo in pratica mai; mi sto addirittura dimenticando com' è fatto, a causa della sua perenne assenza. Mi passo una mano fra i capelli, penso, penso ad una spiegazione logica, ma non riesco a trovarla; una lacrima mi solca le guance rosee, la spazzo via con un gesto veloce della mano: io sono forte. Io non piango, io non piango: continuo a ripetermelo nella testa, ma non riesco a smettere; per qualsiasi occasione, sono sempre riuscita a trattenere le lacrime, per qualsiasi, ma non ci sono mai riuscita quando si trattava di Ron, e non ci riesco neanche adesso. Un tremendo vuoto si fa spazio dentro di me, accompagnato da una musica malinconica; da quando abbiamo lasciato Hogwarts due anni fa e sconfitto Voldemort, ci siamo sposati, ed era tutto perfetto, io, lui e Rosy, la nostra bimba; Harry,Ginny e Michael. Ma da un paio di mesi, si comporta in modo strano, mi evita, e facendo così, mi uccide; io ho bisogno di lui, ma probabilmente,lui non ha più bisogno di me. Un tonfo mi distoglie dai miei pensieri; Rosy mi si avvicina goffamente, daltronde ha solo tre anni: si arrampica sul divanetto e mi abbraccia:"Mamy, pechè piangi?" "Non è niente, tesoro. Ti va di fare un giretto al parco? Cosa ne dici?" Devo distrarmi, devo uscire, non posso stare in casa a struggermi:"Siiiii!!" mi risponde Rosy, con le guancette rosse paffute:"Allora corri in camera a vestirti, forza!" Con un sorriso a 44 denti corre su per le scale, inciampando un gradino si e uno no. Arrivata al penultimo gradino, si gira con sguardo pensieroso:"Mamy, dov'è papy?" Oddio, e adesso cosa le rispondo? "E' al lavoro tesoro. Stasera vedrai che tornerà per cena! Su corri!" Sembra accontentarsi della risposta, e si avvia nella cameretta; stasera tornerà per cena? Non lo so neanche io...

Rosy torna qualche minuto dopo con indosso un abitino estivo, e una scarpa rosa e una blu: la metto "a posto" e in due minuti arriviamo al parco. Mi siedo su una panchina e la guardo giocare con gli altri bambini: è incredibile quanto somigli a Ron: capelli di un rosso acceso lisci come la seta, una spruzzata di lentiggini sul viso, la stessa testardaggine. Da me si può dire che abbia preso solo la passione per lo studio. Qualcuno mi si siede accanto e mi distoglie dai miei pensieri: è Ginny. "Ciao Herm, come va?" Mi abbraccia affettuosamente:"Tutto bene, grazie. Tu e Harry?" Non si mente alle amiche, è vero, lo so, ma..."Tutto bene! Domani andiamo a quel parco acquatico babbano insieme a Michael, dovresti sentire com'è eccitato, non vede l'ora..""Non va tutto bene Gin. Non va bene niente." La verità mi sguscia via dalla bocca da sola:"Cos'è successo? Cosa c'è Herm? Ti prego parlami.." Mi faccio coraggio e le racconto tutto, tanto prima o poi lo dovevo dire a qualcuno, tanto vale sia la mia migliore amica. "Ma figurati Herm.. Può darsi che abbia un sacco di lavoro, anche Harry stenta a finire tutto in giornata, spesso si porta a casa il lavoro! E poi Ron non ti tradirebbe mai, ti ama in una maniera indescrivibile e...." Si blocca, forse perchè ho iniziato a piangere come una bambinetta; ma non ci posso fare niente, ho dentro un dolore che nessuno può capire. Ma Gin, dolce Gin, lei lo capisce, e mi abbraccia ancora più forte, mentre mi stringo a lei, e cerco conforto, in quella ragazza, che assomiglia tanto a lui. "Vieni Herm, ti porto a casa..." In un battibaleno mi ritrovo stesa sul letto di casa mia:"Non ti preoccupare Herm. Porto Rosy da mia madre, tu hai bisogno di riposarti, con Ron ci parlerà Harry, non ci pensare. Io torno appena possibile..." E con un plop sparisce alla mia vista.

***************************

Ron era nel suo ufficio: seduto sulla sedia malamente, la cravatta slacciata, fissava un punto non ben preciso nel vuoto, muovendo, di tanto in tanto, una matita fra le mani. Era distrutto; come faceva a dirglielo? Non poteva... L' avrebbe uccisa, e lui si sarebbe sentito ancora più in colpa per averla fatta star male; Ma prima o poi glielo avrebbe dovuto dire, anche perchè poi l'avrebbe notato. Dio, come le mancava, sarebbe corso a casa anche adesso, l'avrebbe baciata, abbracciata e avrebbe fatto l'amore con lei; la amava tanto, troppo. Ed era quel troppo ad impedirgli di parlare. Se glielo avesse detto, avrebbe potuto commettere una sciocchezza, e non doveva farlo. gettò uno sguardo ai fogli davanti a sè; non aveva voglia di lavorare, voleva solo rivederle, riabbracciare Rosy e la sua Herm; tutte le sere tornava tardi e tutte le mattine scappava via prima che si svegliassero, ma non si dimenticava mai di baciare la fronte a tutte e due prima di uscire. Dun tratto il rumore della porta lo fece sobbalzare; Harry, con la sua poca grazia era entrato, sbattendosi la porta alle spalle:"Dobbiamo parlare." Prese un a sedia e vi si accasciò sopra:"Devi dirglielo Ron. Più passa il tempo più sarà peggio; Gin l'ha incontrata al parco, era disperata. Devi smetterla di fare il bambino e nasconderti; so che hai una voglia matta di rivederla, non sei mai riuscito a stargli lontano per troppo tempo. Questo è il mio consiglio, vedi tu, fai ciò che pensi sia meglio fare..." Fece per andarsene quando Ron parlò:"Glielo dirò stasera, ma poi me ne andrò, è meglio per tutti..." Una lacrima gli solcò il viso:"Non è meglio per nessuno, e tu lo sai. Altrimenti non piangeresti. Ci vediamo domani. Ah, Rosy è da tua madre, se vuoi passare a prenderla prima di andare a casa." Concluse Harry uscendo dall' ufficio.

****************************

Hermione era seduta sul divano, si abbracciava le gambe e piangeva. Un sonoro plop la fece sobbalzare: Ron era comparso con in braccio Rosy; le diede un bacino sulla fronte e le disse:"Tesoro, vai di sopra a preparare la scacchiera, ti raggiungo." La bambina strinse forte Ron:"Bello il mio papy!" e si catapultò in cameretta, ansiosa di giocare con il padre. Ron si sedette vicino a Hermione e iniziò sussurrando:"Mi dispiace...""Chi è? Hai un' altra vero?" Lo interruppe lei:"Pensi davvero questo?""Ormai non so più cosa pensare Ron..." E ancora lacrime, lacrime amare. Cosa doveva pensare se non che la tradisse? Si mise le mani davanti agli occhi per nascondere quelle prove evidenti, che dicevano che le era mancato, che era triste, che stava soffrendo per lui. Ron fece per abbracciarla, ma lei si scansò con uno scatto; Ron si alzò in piedi, e si avviò su per le scale, togliendosi la giacca:"Io non ti tradisco Herm, non lo farei mai, e mi hai deluso solamente perchè l'hai pensato!" Hermione lo raggiunse e gli urlò contro con tutta la rabbia che era rimasta chiusa in lei per tanto, troppo tempo:"ALLORA ILLUMINAMI! TU, CHE SAI SEMPRE TUTTO, FORZA... SONO QUI CHE TI ASCOLTO! COSA FAI TUTTE LE SERE IN UFFICIO FINO ALL' UNA DI NOTTE? GIOCHI CON LE MACCHININE? DAI PARLA! TI HO DELUSO? E TU HAI DELUSO ME! PENSAVO CHE FRA NOI NON CI FOSSERO SEGRETI, SPOSANDOTI ERO SICURA DI FARE LA COSA GIUSTA, MA EVIDENTEMENTE MI SBAGLIAVO A PENSARE CHE MI AMASSI!" Hermione era rossa in viso, non ne poteva più, aveva dovuto dirgli tutto, l'aveva costretta. Ron si girò verso di lei:"PENSI QUESTO? PENSI CHE IO NON TI AMI? PENSI CHE TI TRADISCO? BEH, FAI MALE, PERCHE' DAREI LA VITA PER TE! MORIREI PER TE! E ANCHE SE IO TI VORREI STARE ACCANTO TUTTA LA VITA, NON POSSO MI DISPIACE, PERCHE' PRESTO MORIRO' SUL SERIO, VISTO CHE HO IL CANCRO AL CERVELLO, E NESSUNO, DI TUTTI I MEDICI BABBANI E NON, HANNO TROVATO UNA CURA CHE POSSA SALVARMI!" Aveva il fiatone, ma non aveva più il coraggio di guardarla, le aveva sputato in faccia la verità, pura come l' acqua. Si girò di scatto correndo in camera, per chiudersi la porta alle spalle.

Hermione era rimasta spiazzata: morire? Ron doveva morire?Ron sarebbe morto? No, non poteva essere, non... Di nuovo lacrime copiose le bagnarono le gote, lacrime disperate, lacrime di morte. Corse su per le scale, spalancò la porta e si buttò fra le braccia di Ron, seduto sul letto: lo strinse forte, piangendo, e non trattenendo più i gemiti; si accasciò contro il petto di Ron, distrutta. Lui la strinse a sè:"Herm, io non voglio morire, non adesso, voglio stare con te, con Rosy..." Cedette anche lui alle lacrime e poggiò la testa sui boccoli di Hermione:"Io ti starò vicino Ron, ti amo, non ti lascerò mai, ma tu non lasciare me ti prego..." Rosy comparve sulla soglia della porta, con un pedone nella manina paffuta:"Papy!" Ron allungò un braccio in direzione della bambina e disse:"Vieni qui tesoro.." Rosy si arrampicò sul lettone e si buttò fra le braccia del padre, vicino a sua madre: Ron le strinse forte:"Vi amo. Vi starò sempre a fianco, in un modo o nell' altro, siete la mia vita." E dicendolo, pensò che, dopotutto, vivo o morto, non le avrebbe mai lasciate, le avrebbe protette, osservandole giorno per giorno, facendo ciò che fa un angelo custode. Amandole.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: jez910