Fanfic su artisti musicali > Hardcore Superstar
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Autore: RoseGONEwild    23/01/2012    3 recensioni
Genere: Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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DEBAUCHERY [dɪˈbɔːtʃərɪ]
A wild gathering involving excessive drinking and promiscuity; extreme indulgence in sensual pleasures; dissipation.

Non aveva senso. Non aveva alcun senso.
Se ne accorse anche da solo che i versi che stava scribacchiando erano privi di un qualsivoglia filo logico. Accartocciò il foglio e lo gettò a terra, accanto alle bottiglie vuote che gli avevano fatto compagnia quella notte. Niente festa per lui, quella sera: aveva qualche buona idea per dei nuovi testi, ma ciò che la penna scriveva non era affatto il riflesso di quel che lui aveva in mente; l’alcol stava facendo effetto, dunque, unito alla stanchezza del tour, del concerto devastante di quella sera, delle notti passate a parlare, bere, suonare, scopare.
L’albergo era migliore di quelli precedenti, perlomeno. Come sempre, la stanza in cui si trovava era unicamente a suo nome, ma questa volta c’era il balcone, c’era una grande finestra e c’era un letto matrimoniale. Tutto suo.
Uscì a prendere un po’ d’aria ed a fumare una sigaretta. La brezza di quella nottata svedese era pungente, tanto da fargli venire la pelle d’oca. Tuttavia, il buio non era più così pesante, si stava facendo giorno.
- Vic! Non pensavo fossi ancora sveglio! -
Si voltò di scatto verso la porta della stanza: Jocke era appoggiato allo stipite e gli stava rivolgendo un sorriso palesemente ubriaco.
- Beh, ho detto che tornavo in albergo, non che andavo a dormire come un bravo scolaretto -.
Il frontman rise e scosse i lunghi capelli scuri, dirigendosi verso il letto.
– Ehi! – Esclamò Vic, - è la mia stanza, quello è il mio letto! - ma non ricevette attenzione, tanto che per quando ebbe finito la frase, Jocke era già accomodato sul cuscino. – Voglio stare qui -.
- Non se ne parla proprio! -
- Sì invece, ho deciso che voglio dormire qui -.
Vic diede un calcio ad una delle bottiglie per placare l’istinto di darlo a lui. – Dai cazzo, vattene! –
- Ma a me piace camera tua! - L’alcol rendeva Jocke testardo, scorbutico ed incredibilmente stupido.
– Dormirò io in camera tua, allora – concluse il chitarrista.
Il sorriso sulla sua faccia diventò ancora più ebete. – Non ti do la chiave – disse, compiaciuto.
A Vic l’idea di discutere con uno più ubriaco di lui non entusiasmava proprio. Non era la prima volta che succedeva una cosa simile, ma spesso era tanto fottuto da non farci nemmeno caso e sistemarsi dove capitava. Perché Jocke aveva deciso di rovinare con il suo insopportabile modo di fare anche quella sera in cui tutto era andato liscio? Sbuffò innervosito e gli si sedette vicino. – Sei proprio uno stronzo, Joakim. –
- Devi dormire con me – affermò l’altro in tutta risposta.
- Vaffanculo! -  

Quando Vic ebbe finito di farsi la doccia e tornò in camera, Jocke non si era mosso di un millimetro: stava ancora occupando l’intero letto a braccia aperte.
Il chitarrista indossò un paio di boxer puliti e raccolse i lunghi capelli bagnati, poi si avvicinò all’amico. Cercando di non svegliarlo, lo spostò lentamente verso un lato del letto, così da potersi accomodare al suo fianco.
-Vic? -
Riaprì gli occhi e fissò il soffitto. – Cosa? –
- Guardami -.
Volse stancamente lo sguardo verso il cantante che sorrise. – Hai dei begli occhi -.
- Uhm… grazie – mormorò Vic. – Dormi ora -.
Ma Jocke, per l’ennesima volta, non lo ascoltò ed invece accese la lampada che stava sul comodino e prese la bottiglia di liquore mezza vuota accanto ad essa. – Ho voglia di bere ancora, tu no? -.
- Jocke, chiudi i fottuti occhi. –
- Dai, bevi con me – lo invitò, avvicinando la bottiglia alle sue labbra e costringendolo a trangugiare quasi metà di ciò che rimaneva. – Ne hai voglia, so che ti va -.
- Sei estremamente ambiguo, Berg -.
Il cantante rise e riportò la bottiglia alla sua bocca per bere quanto rimaneva, poi ne afferrò un’altra da terra, ma Vic non ebbe prontezza di riflessi e non schiuse le labbra in tempo: l’alcol scivolò lungo le sue guance, lungo il collo ed il petto. – Che cazzo fai? -
- Pensavo volessi bere – si scusò Jocke, – Beh, non dobbiamo sprecarlo, comunque – e detto questo gli si avvicinò con espressione famelica, prendendolo fermamente per le spalle.
- Lasciamelo bere, ti prego -.
Il chitarrista lo guardò allarmato – Che intendi? -
- Che ho sete – mormorò con un fil di voce, prima di abbassare il viso fino al petto del chitarrista ed iniziare a leccarlo.
- Jocke che cazzo stai facendo?! – gridò Vic, cercando di levarselo di dosso, con scarsi risultati.
- Ti assaggio -  La sua lingua proseguì fino ai capezzoli, a cui vennero riservati anche dei morsetti, e poi salì fino alle spalle, al collo. Per qualche motivo, il chitarrista si ritrovò a pensare che Jocke sapeva usare la lingua meglio delle donne e che era quasi piacevole.
- Ti prego versane ancora! – lo implorò il cantante con voce roca, - hai un buon sapore -.
 Vic sentì la schiena percorsa da brividi, era tutto dannatamente insensato, come i testi che stava scrivendo poco più di un’ora prima. – E’ sbagliato, cazzo! Dovresti essere una donna, oppure io dovrei essere una donna o… -
- Ma la vuoi smettere di blaterare? – si lamentò Jocke risalendo in fretta lungo il viso dell’amico, fino alle sue labbra, che baciò avidamente, per farlo tacere. Effettivamente, anche lui aveva un buon sapore, sapeva di alcol e di fumo. Per una manciata di secondi si osservarono a vicenda, per registrare le loro reazioni. Vic notò sul viso e sul collo del cantante segni di rossetto, e solo quando abbassò lo sguardo notò che lui aveva ancora indosso il chiodo di pelle. Senza pensarci due volte, glielo sfilò e lo buttò a terra e lo stesso fece con la maglietta.
- Mi fai impazzire – sussurrò Jocke al suo orecchio, per poi riprendere a baciarlo. Ora le loro pelli erano a contatto e lo sfregare di corpi che si era creato fece sì che Vic sentisse una sorta di… calore. Il suo cervello era annebbiato, non conosceva la ragione di tutto ciò che stava accadendo. Voleva solo che tutto finisse, voleva svegliarsi ed accorgersi che era un incubo. Tutto sommato, un incubo dannatamente piacevole.
- Cazzo Vic prendi il liquore! -
Eseguì gli ordini e non appena la bottiglia fu in mano a Jocke, i loro visi si ritrovarono inondati di alcol, così come i loro corpi. Il cantante riprese il suo meticoloso lavoro, ripulendo con le labbra ogni centimetro della pelle dell’amico. Dalle spalle all’ombelico,  ai fianchi, intorno all’orlo dei boxer che il chitarrista sentiva diventare sempre più stretti. Ma Jocke non si fermò, baciò la stoffa, lentamente, poi risalì fino al collo di Vic, ormai inerme e succube delle sue attenzioni. Lo morse, mentre con una mano gli carezzava i fianchi, i capezzoli ed il ventre.
Fu nel momento in cui la sua mano tentò di intrufolarsi oltre la stoffa, che Vic lo fermò. La cosa stava andando decisamente troppo oltre. – Che cazzo stiamo facendo? -
- Oh Vic ti prego chiudi il becco – esclamò Jocke, - ti prometto che ti piacerà -. Riprese a baciarlo avidamente, infilando con prepotenza la lingua fra le sue labbra.
- Ma di che stai parlando? Sei pazzo! – Vic tentò ancora di spingerlo via, ma per qualche assurda ragione, non lo fece davvero con l’intenzione di allontanarlo, ma piuttosto con quella di farlo avvicinare se possibile ancora di più.
Jocke non gli diede ascolto e resistette, senza staccare le labbra dal suo corpo. Ritornò in basso, dove ormai era chiaro che a Vic tutto questo non era assolutamente indifferente. – Mi vuoi, lo sai anche tu che mi desideri - .
- Non è vero, è che hai i tuoi cazzo di movimenti da donna e insomma… baci bene e… -
- Falla finita Vic, e scopami! -
Dentro la testa del chitarrista c’era la confusione più totale. Non era più sicuro di niente, nemmeno di ciò che era giusto e ciò che non lo era. Voleva dare un taglio a tutto ciò che stava accadendo, voleva smettere di pensare e fare ciò che i suoi sensi gli dettavano, ma sapeva che se ne sarebbe pentito al risveglio.
- Fanculo Berg, l’hai voluto tu. Girati, ora però comando io -.


Oh, bene. Ecco. Gli Hardcore Superstar sono la mia band preferita e purtroppo non ho mai trovato una fanfiction su di loro, così ho pensando di dilettarmi io nella scrittura di qualcosa di... uhm. Beh, avete capito *-*
Spero venga apprezzata, sono in attesa delle recensioni! Grazie anche a chi ha solo letto :D

  
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