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Autore: araich    23/01/2012    0 recensioni
Al sopraggiungere della sera, arriva la depressione. Nello stesso modo in cui il cielo si oscura, la mente viene assalita da una profonda solitudine.. Pensieri diversi e contrastanti si affolano, senza logica.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Deliri di una sera qualunque

Al sopraggiungere della sera, arriva la depressione. Nello stesso modo in cui il cielo si oscura, la mente viene assalita da una profonda solitudine. 

Si sente una nebbiolina densa perforare l’anima e un sapore amaro di tristezza.

 
Non è una tristezza passeggera. Persiste insaziabile, vuole impossessarsi di quel briciolo di felicità accumulata faticosamente. Vuole spazzare via la ragione e sostituirla al torto.

 
Sdraiarsi e pensare, solo pensare.

 
Pensare che domani sarà un giorno migliore. Forse.

 
Pensare che domani sarà un giorno peggiore. Probabile.

 
Annodare i pensieri e mischiarli per farne un riassunto definitivo.

Per vedere che cosa?

Cosa ti aspetti dal domani?

Ma cosa ne so io, è ancora presto per pensarci.

 

E invece no, devi pensarci, al domani.

Perché da un momento all’altro potresti trovartelo sbattuto in faccia, e allora non sarai preparato. Non riuscirai ad affrontarlo.

 
Ti troverai costretto a correre per recuperare il tempo perduto in chiacchere e non in fatti.

 
Ma a te cosa te ne importa della mia vita? IO faccio quello che mi pare.

D’accordo, fallo. Vai a divertirti, non pensare a me. In fondo, per te, le mie parole sono solo sciocchezze. Ma ricordati di non venire a piangere da me quando ti sarai rovinato.  


Cerco di sdraiarmi a riposare, di riporre tutti i miei pensieri nell’angolo oscuro della mente, ma effettivamente non ci riesco. La mia testa è un continuo meccanismo di apprendimento, elaborazione e conclusione di dati.

 
Ma lasciatemi in pace! Andatevene!

 

Niente. Caos.

 

Penso al mio futuro, a te, l'unica persona che vorrei e che non sa nemmeno che esisto.  

 
Si, proprio tu. Sei il pensiero che mi fa gocciolare di dolore il cuore, sei la fetta di pane e nutella che non posso permettermi di mangiare a merenda.

Mi piaci come sei, come cerchi di essere. Mi piaci perché non ti conosco, non posso sapere se sei crudele come questo mondo o dolce come ti credo.

Mi piaci tu e basta.

E ora finalmente dormo, ma purtroppo sognarti non riesco ancora..

 

  
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