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Autore: reggina    23/01/2012    4 recensioni
Tutti si sono chiesti, alemo una volta, quale fosse il vero nome della signorina Rottermaier: e se lei se ne vergognasse e lo tenesse per questo segreto a tutti?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Fraulein Rottermaier”

Fraulein Rottermaier pensò di essere finita nel suo peggiore incubo: Maienfeld puzzava di capre e di formaggio e i nativi del paesino svizzero parlavano e vestivano in modo strano.

“Misericordia!”

Si lasciò sfuggire la governante dei Sesemann mentre la carrozza faceva il giro nel piazzale del paese e dei piccoli selvaggi vi correvano dietro divertendo la signorina Clara. Anche Sebastiano sorrideva tutto contento, per nulla turbato dall’allegra accoglienza che i bambini di Mainfeld avevano riservato a quella novità.

“Clara, Clara! È arrivata Clara! Urrà!”

Nel riconoscere la voce di quella piccola pastorella ,presentatale da Deith come dama di compagnia di Clara, fu in preda ad un crollo nervoso: rammentava come quella bambina impossibile l’avesse esasperata durante il suo soggiorno a Francoforte, i mal di testa che le sue geniali trovate le avevano provocato, i topi e i gatti che le aveva portano in casa, e tutti i suoi stani comportamenti che avevano mandato a farsi benedire i sacrosanti principi della pedagogia.

Quando il Signor Sesemann aveva rispedito Adelaide tra le sue montagne, Fraulein Rottermaier era saltata sul tavolo…questa volta non per sfuggire a qualche demoniaco micetto ma per assicurarsi che la piccola visionaria se ne fosse andata sul serio!

Poi la signorina Clara aveva puntato i piedi e si era intestardita fino a raggiungere il suo proposito e far rispettare al padre la promessa che gli aveva strappato quando Heidi era tornata alle sue montagne e, naturalmente, Fraulein Rottermaier non aveva potuto lasciar partire da sola la bambina e si era dovuta sacrificare.

“Adelaide non mi saluti?”

Eccola lì con la sua aria arcigna per far passare come rimprovero la (voluta) dimenticanza di Heidi quando aprì lo sportello della carrozza per salutare la sua amica di Francoforte.

“Adelaide!”

Ogni volta che associava quel nome alla bambina che veniva dalle Alpi, Fraulein Rottermaier sentiva il sangue ribollire nelle vene: era un nome bello ed elegante che stonava sulla piccola montanara dedita ai pascoli; Adelaide non aveva nulla di nobile né nell’aspetto né nella maniera di comportarsi.

Se pensava che le prime tre lettere erano uguali a quelle del suo nome e a lei, alla signorina Rottermaier, sarebbe tanto piaciuto portare un nome tanto impegnativo.

E quell’ostinata ragazzina si impuntava nel farsi chiamare Heidi!

Heidi era un nome da capra ma sicuramente molto più bello del nome di battesimo di Fraulein Rottermaier! E quando Adelaide snocciolava i nomi delle pecore del suo gregge, lì nella casa di Francoforte, la governante si convinceva che anche “Bianchina” o “Diana” le sarebbero calzati meglio e, umiliata e incollerita, le aveva proibito di nominare le montagne e di tacere i suoi racconti alla signorina Clara.

No, quell’Adelgunde Rottermaier non era mai riuscita ad accettarlo e quel: “i nomi sono solo puri, purissimi accidenti” scritto da monito, all’inizio della sua bellissima opera, dal Manzoni le era servita solo come flebile e temporanea consolazione.

Da bambina si faceva chiamare Adele e l’assonanza con il nome Adelaide ne aveva in qualche modo richiamato il ricordo. Poi le sorelle, che avevano certamente nomi più graziosi, l’avevano ripetutamente presa in giro storpiando l’orribile nome in “Gunde”. Da allora Fraulein Rottermaier aveva giurato di presentarsi solo come “la signorina Rottemaier!”

Aveva più volte maledetto quel 1907 e l’asteroide scoperto l’anno della sua nascita; lo stesso di cui portava il nome!

Aveva studiato a lungo e non era riuscita a venire a capo dell’origine e del significato di quell’”Adelgunde” che le stava rovinando la vita ,allora aveva cercato principesse che ne condividessero la triste sorte finché si era imbattuta nella principessa Adelgunde di Baviera e non si era sentita più tanto sola e incompresa.

C’era però una bella differenza tra Fraulein Rottermaier e la moglie di Francesco V d’Asburgo- d’Este: la principessa aveva la bellezza di ben altri otto nomi tra cui scegliere e dimenticare quell’Adelgunde, lei nemmeno una misera alternativa.

Tra la rosa degli otto nomi della principessa von Bayern figuravano anche quelli delle sue due sorelle maggiori: Elizabeth, concepito dall’ammirazione che la signora Rottermaier aveva per la principessa Sissi, e Sofia, come Sofia di Wittelsbach.

Adelgunde aveva sì ereditato il nome di una principessa ma, allo stesso tempo, anche quello di un asteroide per la maledetta passione del padre per l’astrologia.

Anche Sebastiano aveva un nome più significativo del suo: illustre e protettore dalla poliomielite…Una volta la signorina Clara vi aveva scherzato su ed asserito che, se avesse conosciuto il maggiordomo quando ancora era molto piccola, sicuramente non si sarebbe ammalata.

Tinette sarebbe potuta essere l’unica con cui condividere il fardello per un nome che nulla significava e aveva solo lo scopo di ricordare asteroidi scoperti a pochi anni di distanza. Se solo la cameriera non avesse avuto quel nasino alla francese e quell’aria altezzosa, sicuramente si sarebbe saputa intendere con lei.

Ma in casa Sesemann prendevano tutti gli ordini di Fraulein Rottermaier senza ribattere e poi si lamentavano alle sue spalle senza che nessuno la capisse.

“Il nonno ci aspetta!”

Esultò Heidi, facendo strada agli attesi ospiti. Dai racconti che erano giunti alle sue orecchie la signorina Rottermaier aveva appreso che nessuno sapesse il vero nome dell’uomo e che a Maienfeld tutti lo conoscevano come “il vecchi dell’Alpe”.

Il vecchio dell’Alpe!

Lo trovava molto originale e fantasioso, un ottimo espediente per tenere per sé il proprio nome.

Magari lei si sarebbe potuta far chiamare “la signora di Francoforte!”.

No, decisamente no: in questo modo si sarebbe invecchiata più di quanto non facessero già il suo abbigliamento, il suo austero carattere e quell’orribile e antico Adelgunde.

La casa diroccata in cui avrebbero dovuto soggiornare durante la permanenza in montagna fu un altro duro colpo per Fraulein Rottermaier ma quando vide il vecchio dell’Alpe farsi incontro per fare gli onori di casa dimenticò, temporaneamente, quel nuovo inconveniente.

“Piacere di fare la sua conoscenza signora Rottermaier!”

Era anche gentile! Strano, Adelaide aveva sempre descritto il suo “nonnino” come una persona scontrosa e solitaria!

“Signorina!”

Si affrettò a precisare lei, sistemandosi gli occhiali sulla punta del naso per squadrarlo meglio.

“Ha anche un nome signorina Rottermaier?”

Heidi, Sebastiano e Clara tesero le orecchie, curiosi come scimmie: tutti e tre bramavano dalla voglia di sapere, finalmente, il nome di battesimo della governante.

No, non poteva dire di chiamarsi Adelgunde, non poteva permettersi che, tra pecore e formaggio puzzolente, si ridesse di lei.

“Adele!”

Rispose soddisfatta e poco le importava di aver utilizzato una variante di Adelaide.

*** ***

*Fraulein : significa signorina in tedesco.

Adelgunde e Tinette sono i nomi di due asteroidi scoperti, rispettivamente, nel 1907 e nel 1909; il primo è anche un antico nome tedesco.

La storia è la conseguenza che provoca il rivedere Heidi ritrasmesso in tv. Il vero nome della signorina Rottermaier, così come quello del nonno di Heidi, credo resteranno tra i misteri irrisolti dei cartoni! Perciò Adelgunde come nome della Rottermaier è frutto solo della mia fantasia!

Ci sono delle digressioni temporali tra il periodo in cui è ambientata la vera storia di Heidi e quella in cui ho ambientato il racconto ( sicuramente la Rottermaier era nata molto prima del 1907 ^^) ma era necessario per far quadrare quell’”Adelgunde” con l’asteroide!

Ovviamente ringrazio quanti leggeranno questa storia ^^

   
 
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