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Autore: GiuNialler    24/01/2012    0 recensioni
Lei è Audrey, diciannove anni, ultimo anno di liceo alla West High School, madre di un bellissimo bimbo di due anni, Bentley.
Liam invece è un ragazzo solare, spesso vittima dei bulli della scuola, causa? Il continuo cambio di scuola per cui ogni volta si trova spesato.
Questo si sa.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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B. and A. (with L.)
 


-Bentley, torna subito qua. NON CORRERE.
Audrey era indaffarata. Si stava preparando per portare Bentley all'asilo, lei doveva andare a scuola. Aveva diciannov'anni, la media dell'otto, capelli lunghi castani con qualche meches verde, occhi azzurri, color ghiaccio e un figlio bellissimo di nome Bentley. Bentley era nato circa due anni prima in una bellissima giornata di primavera, Audrey l'aveva dato alla luce senza padre. Era frutto di una scappatella clandestina. Il giorno dopo la "scappatella" il padre di Bentley se n'era andato senza lasciare tracce. Così Audrey è diventata una ragazza-madre. Non sempre si trova il principe azzurro nella vita, ma ormai Bentley era nato e ad Audrey stava dando moltissime soddisfazioni, era un ometto e lo amava più della sua stessa vita, forse come ogni madre. 
-Bravo, vieni che ci mettiamo le scarpine. 
-Scappinne.
-Bravissimo, piccolo. Dai andiamo, è tardi, la nonna sarà in ansia. Dammi la manina.

Audrey come ogni ragazza sognava quel principe azzurro che sembrava non volesse mai arrivare. Desiderava anche andare al college, ma non sarebbe stato facile con Bentley. Doveva lavorare per pagare le bollette e perciò finita la scuola avrebbe cercato un lavoro che non fosse stato part-time per riuscire a cavarsela e diventare completamente indipendente dalla madre.
Mise Bentley sul seggiolino e lo legò, si mise al posto di guida e girò la chiave facendo partire l'auto. Amava guidare era l'unico momento in cui non pensava niente, solo a guidare. Alla radio c'era "When you're gone" e non potè impedire alle lacrime di scorrere sulle sue guancie che diventavano rosse, mentre Bentley mordicchiava un pupazzetto. Audrey piangeva ascoltando quella canzone, perché le ricordava suo nonno, suo nonno Josh, che aveva sempre amato. Suo nonno era la sua roccia, e quando un tumore al cervello se l'era portato via Audrey ha cominciato a rompersi piano piano perché non c'era più la sua roccia che la sosteneva.
-Eccoci B. Siamo dalla nonna che ti accompagnerà all'asilo.
B. era diventato la sua roccia. Era piccolo, sapeva il fatto suo e sapeva come tirare su di morale sua madre.
-Corri a suonare su.
*Dlin Dlon*
-Ciao Bentley.
-Ao nonna.
-Quindi lo accompagni tu all'asilo?- chiese Audrey.
-Si, non preoccuparti. 
-Grazie mamma, ci vediamo dopo.

Si rimise in macchina e stavolta si dirise verso la West High School dove studiava. Nessuno la comprendeva tanto meno la "ricca" della scuola Bridget. E ovviamente tutte le oche che le stavano attorno. 
Audrey stava salendo le scale quando sentì un vociare familiare. Ma sì, quello dei ragazzi di football che insulatno i novellini. Ad Audrey non andava giù questa storia e decise di intervenire, almeno per una volta.
-Mike lascialo stare.
-E' arrivata la mammina ragazzi.- Mike cominciò a ridere seguito degli horangotango dei suoi amici.
-Senti simpaticone esci di qui e per una volta tanto smettila di fare il coglione.
-Ragazzi non c'è più divertimento, andiamo- Mike sbuffo' e con la mandria al seguito si diresse all'ingresso, lasciando Audrey con il malcapitato.
-Ehi, tu, tutto bene? Sono Audrey, piacere.
-Ciao, io sono Liam, piacere di conoscerti. Sono appena arrivato, e ti toccherò salvarmi più volte, sono spesso puntato dai bulli. Sono in ... terza E. tu?
-Sei fortunato, sarai in mia compagnia. Puoi sederti accanto a me, sono da sola al banco.

Audrey lo aiutò ad alzarsi, era seduto per terra e la campanella stava per suonare.
-Senti posso chiederti una cosa?
-Dicami pure.
-Come mai ti hanno chiamata "mammina"?
-Beh, so che ne resterai stupito e ... beh, forse ti allontanerai subito.
-Dai dimmelo.
-Sono madre di un bimbo di quasi due anni. Si chiama Bentley.

Liam restò a bocca aperta, senza parole. Non aveva mai conosciuto una ragazza che aveva un figlio così giovane, se non nei programmi TV. Ma Audrey era diversa. Lei era reale e ... diversa.
  
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