Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: TooLateForU    24/01/2012    3 recensioni
Diciassette anni, una madre assente, un’amica ormai troppo lontana, un ragazzo-della-pizza scontroso, due occhi verdi da girar la testa e un amico da aiutare.
La vita di Sam? Complicata.
Il suo obbiettivo? Un angolo di perfezione.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 La perfezione è una cosa complicata.
C’è chi nasce e dentro (o fuori) di sé ha già una buona dose di perfezione, e a quel punto non resta che mantenerla, curarla per tutto il resto della vita.
E ci sono persone, invece, a cui la vita non ha regalato niente di perfetto. Nessuna famiglia perfetta, nessuna casa perfetta, nessun aspetto perfetto, nessun conto in banca perfetto. E quelle persone, se vogliono essere perfette, devono faticare, sudare, lavorare per ricevere la loro dose di perfezione.
Io sono una di quelle.
Mio padre? Da qualche parte in America Latina con il suo nuovo ragazzo.
Mia madre? Ovunque tranne che a casa.
La mia casa? Un appartamento di sessanta metri quadrati dove rischi di essere attaccato dalla cesta dei panni sporchi da un momento all’altro.
Il mio aspetto? Scialbo e già visto.
La mia vita? Complicata.
Ma io non rinuncio alla mia dose di perfezione. E’ per questo che prendo voti alti a scuola, è per questo che invece di stare su Facebook dalla mattina alla sera leggo dozzine di libri, è per questo che voglio vincere una borsa di studio per Oxford.
E’ per questo che disprezzo ragazzi come Harry Styles.
Ragazzi che hanno ricevuto la loro dose di perfezione insieme al braccialetto con il nome, da neonati, all’ospedale. Ragazzi con un conto in banca da far girare la testa, ragazzi con un incredibile charm e una famiglia da Mulino Bianco.
Ragazzi che buttano in aria tutto ciò che di perfetto e di per niente complicato la vita gli ha donato per fare quel che cazzo vogliono.
I tipi come Harry Styles mi fanno arrabbiare perché non sanno o meglio, lo sanno ma non gliene frega niente, che qualcuno morirebbe per avere le opportunità che hanno loro.
Lanciai un ultimo sguardo astioso a Styles, che si arrotolava una sigaretta accerchiato da qualche ragazza eccitata, e poi chiusi con forza lo sportello dell’armadietto.
“Oh, quanto impeto!”
Sobbalzai, sentendo la familiare voce di Liam. Lo guardai, alzando un sopracciglio ed accennando un sorriso.
“Hai pronunciato ‘impeto’ con l’accento sbagliato.” Gli feci notare.
Lui fece un gesto seccato con la mano “Chissene. Allora, come sono andate le vacanze? Hai fatto baldoria sulle spiagge di Saint Tropez?”
“Liam, sai che il posto più lontana in cui sono stata è stato Canterbury, in gita alle elementari.” 
“Bhè, era per dire! Io sono stato in Scozia, ad Edimburgo.”
Mi si illuminarono gli occhi “Davvero? E com’è, interessante?” chiesi.
“Naah, un sacco di pioggia e vento. Praticamente Londra ma con tizi con le gonne a quadri.”
Risi, scuotendo la testa. Non sarebbe cambiato mai, ma infondo, era perfetto così com’era.
Mi prese sottobraccio, ed insieme ci avviamo verso la classe di francese.
“Alors, mon..ehm, amica. Hai progetti per questo nuovo anno? Buoni propositi?” mi domandò.
Finsi di pensarci un attimo “Uhm, vediamo, borsa di studio, borsa di studio e..borsa di studio!”
Liam ruotò gli occhi al cielo “Quanto sei noiosa Sam! Io pensavo qualcosa tipo un ragazzo.” Ammiccò nella mia direzione, lanciandomi un bacio.
“Ma smettila!” esclamai, pestandogli apposta un piede.
“Ahia! Sei violenta! E io che volevo dirti che Carl Stevens della classe di letteratura ti trova carina.” Mi rinfacciò.
Aggrottai la fronte, sospettosa “Dici sul serio?”
“Bhè, lui ha detto che sei molto scopabile ma il senso era quello.” Tagliò corto.
“Wow, com’è educato.”
“Non ti preoccupare, ci ho pensato io a picchiarlo.” Mi fece l’occhiolino, a cui risposi con una linguaccia.
Liam Payne era il mio migliore amico sin da quando avevo quattro anni, ed avevamo fatto il primo castello di sabbia insieme, al mare.
Era rimasto l’unico, da un anno e mezzo a questa parte, che riuscisse davvero a capirmi, nonché sopportarmi, e lo adoravo ma..Era tutto qua.
Entrammo in classe proprio quando suonò campanella, e come al solito ci sedemmo vicini.
Nuovo anno, eccomi.
 
 
Diedi il mio ultimo morso alla mela che mi ero portata da casa, buttai nel secchio il torso e mi avviai verso la classe di Letteratura.
Camminavo veloce, senza guardare in faccia nessuno. Non avevo molti amici, in realtà non ne avevo nessuno eccetto Liam, però mi andava bene così.
Meno distrazioni per ottenere la mia borsa di studio.
E comunque non ero presa di mira dai bulli, o chissà cos’altro. Ero semplicemente..invisibile. Capitava che ogni tanto, quando i prof facevano l’appello, che qualche ragazzo al sentire la mia voce si girasse e chiedesse ‘Ah, ma sei nuova?’ ma avevo imparato a non farci caso.
Confondermi con la carta da pareti era la mia specialità. Non che sapessi fare molte altre cose, oltre essere una secchiona.
Entrai nell’aula, e mi sedetti al secondo banco. Almeno avrei sentito meglio la lezione.
Lo so, lo so, non sembro una normale diciassettenne, sembro più un’ottantenne ma non posso farci nulla. Sono così, punto.
Il professor Carson si schiarì la gola, facendo zittire tutta la classe e prese a fare l’appello.
“..Carter Matthew?”
“Presente!”
“Criss Kimberly?
“Presente!”
“Dorian Samantha?”
Alzai un braccio senza parlare e il professore annuì, prima di continuare velocemente.
“E infine..Styles Harry?”
Per la classe non volò una mosca. Alcuni si girarono, alla ricerca di Harry seduto in qualche angolo, ma non c’era.
Alzai gli occhi al cielo. Tipico, a lui cosa importava di comportarsi come uno studente normale? Harry Styles era l’eccezione, il ragazzo ‘fuori dal comune’.
Il bambino viziato, dico io.
Il prof. fece un sospiro esasperato, prima di cominciare la lezione.
“Allora, il Romanticismo è una corrente culturale che caratterizzò..”
La porta della classe si spalancò con un tonfo, ed un calmissimo Harry Styles fece il suo trionfale ingresso con tanto maglietta tutta spiegazzata e ricci ribelli.
La ragazza accanto a me sospirò sognante, e le lanciai uno sguardo incredulo.
“Buongiorno.” Esordì, prima cercare con i grandi occhi chiari un banco libero.
“Styles, che onore. Sta cercando un posto che sia di suo gradimento?” ribattè il prof, sarcastico.
“A dire il vero sì, ma se non c’è ne è nessuno posso tornare più tardi.”
Qualcuno ridacchiò, ma sbattendo una mano sulla cattedra Carson zittì ogni rumore.
“Puoi accomodarti al posto della signorina Dorian, che può sedersi all’ultimo banco.”
Strabuzzai gli occhi quando disse il mio nome e ‘ultimo banco’ nella stessa frase.
Oh, che palle! Non sarei mai riuscita a seguire dal fondo della classe!
Mi alzai, trattenendo uno sbuffo e finalmente Styles capii chi era questa ‘Dorian’. Si girò a guardarmi, ed un sorrisetto beffardo apparse sulle sue labbra mentre si avvicinava.
“Quindi sei tu Dorian.” Mi disse divertito, appena fu più vicino.
Non lo degnai neanche di una risposta, mi limitai a lanciargli uno sguardo eloquente e voltargli le spalle velocemente, per andarmi a sedere.
Lo sentii ridacchiare, prima di sedersi al mio banco.
Maledetto Styles.
 
 
 
 Buonsalve a chiunque sia arrivato a leggere qua sotto! Volevo solo precisare che questa non sarà la solita storia lui figo-lei sfigata = amore. Cioè, no. La cosa sarà un po' più...pesante (?)
Spero di avervi incuriosito, baaci!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: TooLateForU