Nota
dell’autrice: la
mia seconda (o forse addirittura prima?) fanfic su Slayers, veeecchia Dio solo
sa quanto! L’avrò scritta nel 2000, quando frequentavo la terza media… ere fa,
insomma. Avevo appena conosciuto il mondo delle fanfictions e non avevo un’idea
ben precisa di che stile usare. Non ne avevo uno mio, questo è poco ma sicuro
;-P Quindi ho scelto il più facile, quello definito “script”, tipico delle pièces
teatrali… mah. Non un granché per una storia che si rispetti. Però va bene per
le fic del tipo “intervista” o “demenziale”, secondo me. E’ più immediato e
spontaneo ^^
Beh, che dire? Naturalmente
sono molto affezionata a questa storia. Ho dato qualche ritocchino e ho deciso
di postarla anche qui… non aspettatevi le gags di “Chi ha detto che mi voglio
sposare” però! E’ solo una stupidaggine.
Buona lettura =3
Dedicata al mio autore
italiano preferito. Don Lisander, vi prego, non vogliatemene!
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Melitot Proud Eye
and
Lord of Nightmares Production
presentano
I Promessi Slayers
Rielaborazione di un manoscritto della Clear Bible
(probabilmente falsificato da Zeross, ma questo è secondario)
C'era una volta, nella lontana Penisola dei
Demoni, un paesello sul più bel braccio di mare mai visto. In questo ridente
paesello vivevano non solo molti pescatori, ma anche sciamani e maghi, che si
servivano della magia per trovar soluzione ai problemi quotidiani. La più bella
ragazza del paese, Philia, viveva in una modesta casetta al limitare del paese,
accanto a un rigoglioso albero di fico.
Sua unica parente, la buona mamma Naga.
Naga: ohohohoh!
Proprio il giorno in cui inizia la nostra
storia Philia doveva sposarsi con Gourry, un abile spadaccino capace di filar
seta e forgiare spade di luce.
Gourry:
hey, Lina! Che cosa vuol dire
filare?
Lina [sotto truccatore]: erm… *arross*
Naga: che hai capito, Lina Inverse?
Ma il perfido don... don Zelgadiss tramava
nell'ombra.
Zel: no, no e NO! Perché a me la parte del
cattivo sfigato? C'è Zeross per questo!
Zeross: veramente allora sarebbe meglio
Halcifon. Ma guarda il lato positivo… come dice il proverbio, meglio un giorno
da leoni che cento da c―
[con un calcio Zel lo fionda giù dalla
scalinata]
Rezo: Zelgadiss…
Zel: urk.
Replay: ma il perfido don Zelgadiss tramava
nell'ombra.
Zel: no, no e NO! La voglio sposare io
Philia!
Amelia: bwaahaaa!
Così mandò i suoi scagnozzi più fidati a incutere
paura al povero curato che doveva celebrare il matrimonio, facendogli intendere
che il non celebrarla fosse tutto nel suo interesse. Poi, a lavoro compiuto,
tornarono al castello del padrone (il manoscritto non specifica come).
Garv [parzialmente bruciato]: se va bene,
posso riempire io le lacune.
Il povero don Hellmaster tornò a casa tutto
trafelato, proprio come se avesse visto un fantasma… in realtà sentiva che
presto ci sarebbe stato un combattimento, ed era eccitato alla prospettiva… ma
questo è un altro discorso. La sua serva fidata, Lina detta Perpetua
Chiacchierona, se ne accorse immediatamente.
Fibrizo: finalmente, Lina Inverse, sei
passata dalla parte giusta!
Lina: vorresti, eh?
Ma la buona Lina non era il tipo da farsi infinocchiare. Gira che ti
rigira, lo rosolò così bene nelle sue domande da costringerlo a sputare il
rospo.
Fibrizo [a pieni polmoni e con occhi a
spillo]: eeeeek!
Tra le altre cose lo inondò di consigli,
senza scordare infine una bella lavata di capo.
Lina: don Abbondio! No, don Hellmaster! Quante volte ti ho detto che non devi pestare
i piedi a don Rodr...alla chim...a don Zelgadiss?!
Fiby [tutto permanentato]: che casino! E che
battute spesse!
Uno dei più famosi consigli di Lina fu quello
di raccontare l’accaduto a un superiore, per ricevere aiuto e fregare don
Zelgadiss.
Fiby: quante volte devo dirti che Shabranigdu
è passato a miglior vita? E ora non ho tempo da perdere con quell'antipatico di
Lei Magnus.
Così il matrimonio venne sospeso, il wedding
planner fallì, Lina assalì il servizio cattering e Gourry diede di balordo,
finendo per fare una visitina al curato. A suon di sculaccioni.
Fiby [rosso, adocchiando con desiderio la
sedia]: maledetto!
Poi corse a casa della fidanzata, che si
stava giusto preparando perché quello era il giorno del matrimonio.
Philia [in abito da sposa]: Gourry! Che diavolo
ci fai qui? Non ti hanno insegnato che porta sfi― eh, sfortuna vedersi
prima del rito?!
Gourry: er… Philia… Fibrizo ha detto qualcosa
su Zel… solo che non mi ricordo più.
Philia [portandosi teatralmente la mano alla
tempia]: eek! Fino a questo punto!
[sviene]
Naga: ohohohoh! Fuori, fuori tutte, il matrimonio
non si fa, perché il moccioso è ammalato… di pelandronite acuta! OHOHOHOH! Burst rondo! [le amiche di Philia
saltano in aria] [a Gourry] Allora, che c'è?
Naga la vedova ascoltò con attenzione il
resoconto dei fatti e, tutti insieme, cercarono la soluzione.
Philia: che ne dite del dottor Rezo
Azzeccaincantesimi?
Naga: io lascerei perdere; corre voce che non
sia più lui…
Philia: che vuoi dire? Ha la sua faccia, i
suoi vestiti, il suo bastone―
Naga: ride da solo, prepara strani
intrugli―
Philia: perché, lui che faceva?
Naga: *gocciolone* guarda che non mi hai mica
capito… ohohoh!
Gourry: …Lina?
Poi, tra una proposta e l'altra, giunse a
casa di Philia e Naga il loro comune confessore, fra Amelia ― annunciata
paladina dei tribolati e della giustizia. La coraggiosa, non appena si accorse
dei musi lunghi, s’offrì d’aiutare.
Amelia: ditemi tutto, nel nome della Luna!
No, volevo dire della Terra!
Naga: eh?
Amelia: io vi―
Philia: aspetta un attimo… ma non era un uomo
nella storia?
Amelia: io devo―
Garv: e dove lo trovi uno che sta meglio di
lei in quel ruolo? Direi che il casting è perfetto.
Lina: ha ha. Ma guarda. Che mi dici allora di
Fibrizo? E di me?
Zel: e di me?
Amelia: ragazzi, volete piantarla di
interrompermi?!
In conclusione, l'impavida paladina della
giustizia raccolse il coraggio e andò da don Zel, cercando di fargli cambiare
propositi, visto che palesemente Philia non lo voleva.
Amelia: perché piuttosto non ci beviamo
qualcosa, una di queste sere?
Zel: ci mancherebbe altro!
Ma anche questo tentativo si risolse
fallimentare; i tre non sapevano più letteralmente dove sbattere la testa
(Philia, in un attacco d'ira repressa, aveva abbattuto la casa servendosi
della mazza e del soffio laser).
Naga: ah, figlia mia. Oh... ohoh... ohohohoho!
Lina: proprio non può farne a meno.
Poi, tan! Idea. Perché non tentare un
matrimonio di sorpresa? Bastava accalappiare due sempliciotti come
testimoni e dire una formula rituale davanti al curato, in modo ovviamente che
questi sentisse tutto. Allora, tadaan! Erano marito e moglie.
Sempre che si riuscisse a trattenere
quell'anguilla del curato.
Delgia & Zorf: chi sarebbero i
sempliciotti?
Amelia: ma va contro la giustizia!
Naga: hey tu! Il tempio chiude fra
cinque minuti, che ci fai ancora qui?
Amelia [stava origliando]: ...accidenti!
Naga: Ohohoh!
Lina Inverse! Sei piatta come una tavola!
Lina: NAGA?! Che ci fai qui? Fireball!
Gourry: *gocciolone* è meglio che andiamo…
Quando l'Hellmaster vide i due poverini che
cercavano, senza tante malizie aggiunse tra sé, di fregarlo, passò dal pallore
più mortale ad un feroce paonazzo demoniaco.
Doveva impedirlo assolutamente.
Fiby [facendo esplodere qualcosa con uno
schiocco di dita]: ah. Come mi trovo bene in questa parte.
Philia: il
mio vestito nuovoo!
Gourry [coperto di calcinacci]: ma chi
diavolo ha mandato all'aria le fondamenta?
Philia [cercando rabbiosamente di spegnere
l'incendio sul suo abito]: credo quel pazzo del curato! Aspetta che lo veda Lina!
La casa è sua in realtà, no?
Fiby: ahahah! Tanto ora è impegnata con la
vostra amica!
Philia: non parlar così di mia madre!
Don Hellmaster si sentiva al sicuro. Invece
Lina aveva visto. Eccome se aveva visto. Quando il curato vide avvicinarsi un
ciclone ― mentre Naga, in background, volava via portata da un ray wing
― corse a nascondersi sotto il tavolo. L'unica cosa rimasta in piedi.
Lina [emanando un'allucinante aura dorata]: Fibrizoo…
Fiby: gosp!
Philia: alla fine basta poco per
neutralizzarlo.
Gourry [additando Lina]: tu quello lo chiami
poco?
I poveri sposi, rimasti promessi, fuggirono a
gambe levate, bianchi come fantasmi e con i polmoni pieni di cemento. Qualche
contadino, vedendoli nei propri campi, si spaventò parecchio.
Aqua: aah, figliolo! Corri, porta
l’archibugio, ci sono dei ladri!
Milgatia [comparendo con una padella
sfrigolante in mano e un cucchiaio di legno]: non puoi proprio usare il soffio
laser, nonna? Sto preparando la cena.
Intanto Philia e Gourry avevano raccontato a
Naga del fallimento, cui del resto lei aveva assistito durante il suo violetto
opzionale.
Si dirigevano al convento di Saillune,
stanchi e provati.
Naga: che razza d'incapaci.
Philia: parla per te. Come mai Lina ti ha
spedito in orbita?
Gourry: via, ragazze… fra Amelia ci aiuterà.
Philia: e credi che la prospettiva non mi
spaventi?
Convento.
Amelia: ragazzi! Oh, meno male, Alfred vi ha
avvisati in tempo! Don Zel voleva rapire Philia…
Naga: ohohoh― ma che dici, Amelia? Noi
siamo fuggiti per un altro motivo.
Grido lontano: aaaaaah.
Amelia [coprendosi gli occhi]: oh no! Alfred!
Philia: pace all'anima sua…
Naga: tanto mi stava antipatico.
Amelia [dando un calcio a Naga]: vi ho
trovato un rifugio… Philiachan, tu e tua madre potrete andare al monastero di
Sailarg, dove la badessa è una signora il cui nome intimorisce anche don Zel.
Lì non potrà raggiungervi, sarete protette.
Naga: e se non le andiamo a genio?
Amelia: …Gourry andrà a perdersi nella guerra.
Madre e figlia partirono dunque per Sailarg,
mentre il povero Gourry si dirigeva a nord, a impelagarsi nelle rivolte dei
troll, da cui peraltro rimediò una bella taglia sulla testa. Nel frattempo
Philia ― è il caso di dirlo ― stava da Dio.
Philia: ah, che pace! Che bellezza! E come si
sta bene senza Zeross!
Ma il tremendo don Zelgadiss non si era
affatto arreso e, dopo molti ripensamenti, finalmente si decise a uscire di
casa e chiedere assistenza nel compimento del suo ignobile sabotaggio. Abitava,
non molti chilometri lontano da lui, tra i picchi più alti delle montagne
costiere, un tizio con l'inferno nel cuore, uno che ne aveva fatte più di
quante ne potesse pensare e al qual erano pure andate tutte bene.
Era il più scellerato degli scellerati, da
molti considerato completamente pazzo.
Zeross: di' pure da tutti.
Si trattava dell'Innominabile, per tanti anni
chiamato anche Conte del Sagrato del Drago Bevuto.
Vargarv: Perduto!
Era stato in passato un bravo mediocre,
grande amicone di Garv il Demone-Griso, ma da anni era asceso a quella
onnipotente posizione grazie alla sua fitta rete di amicizie. Ceipheed,
Volfeed… nella lista rientravano solo nomi altolocati. Gli era stato anche
consegnato un Topo d'Oro con il titolo di Reale Terribilissimo Fantasmosissimo
Inimicissimo Rispettabilissimo Tiranno delle coste, ma i commessi non erano mai
più tornati.
Garv: comunque era un nome davvero idiota…
Egli accettò subito, alla vista di tante
difficoltà, di prendere le redini del cavallo di don Zel; voleva infatti
dimostrare di essere il più potente di tutti, potendo arrivare dove nessun
altro si sarebbe sognato.
Zel: ma quale cavallo e cavallo! Era "le
redini dell'impres―
Vargarv: ahahah!
Non puoi competere con me, donZella! Nessuno può farlo! Bwahahah!
Zel: …sedativi sottomano?
Spostiamo ora la nostra attenzione sulla
candida Philia (mentre i servizi di sicurezza immobilizzano Vargarv).
La giovane abitava presso il sacro monastero
delle vestali ormai da alcune settimane, e aveva fatto amicizia con tutti. In
particolare c’era una persona, la badessa, che le dimostrava particolare
simpatia. Sembrava tutto quanto c’è al mondo di rispettabile ― e Philia
l’adorava per questo ―, ma in realtà era una persona traviata.
Era lei, infatti, l'infiltrata
dell'innominabile nel monastero. Faceva tutto quello che le veniva ordinato e
spesso (se fra Amelia l’avesse saputo!) fra queste cose c’era l’organizzazione
d’incontri galanti. Di sicuro era un tipo singolare: il luogo, pensava Philia,
era ricettacolo dei più disparati tipi di fedeli, ma mai avrebbe immaginato che
la Signora fosse una volpe.
E se Naga lì per lì credeva metaforicamente,
si ricredette presto.
Naga: urka!
Comunque tutto filava liscio. Poi un bel
giorno la Signora ricevette un messo ribaldo dall'amico che gli intimava, per
un antico favore, di consegnargli Philia.
Gurabos:
hey, Ziras. Vargarv dice che
devi lasciar rapire la ragazza.
Ziras [con voce estremamente nasale]: coooosa!
La mia adorata Philia?!
Philia: come mi ha chiamata?
Ziras: oh, insomma Gurabos! Io sono fedele e
tutto a Vargarv, ma ne ho avuto abbastanza. La mia Philiuccia deve star
nascosta per gravi motivi, quindi―
Philia [mollandogli un lordone]: non chiamarmi così!
Per ragioni sconosciute al manoscritto, la
volpe cambiò improvvisamente idea.
Ziras [con forte accento bergamasco]: senti,
Philia, se mi vai a prendere qualcosa al takeaway prometto di non farlo più.
D’accordo?
Philia: ma… la mamma, prima di andare a
depredare i Quaranta Ladroni, mi ha detto di non uscire…
Ziras: ma sei qui a Sailarg, non puoi
perderti. Cosa? Non conosci Sailarg?!
Philia: vado e torno.
Ziras: non ci vuole molto per infiammare il
suo orgoglio.
L'innocente fanciulla s’arrischiò davvero
fuori del monastero e, come volevasi dimostrare, prima del ristorantino
fu assalita dagli emissari dell'Ignominioso.
Vargarv: ma è vietato azzeccarne una?
Philia: aah!
Mascalzoni! Chaotic Disintegrate! Fire Breath! Flare Arrows!
Gurabos [piroettando in aria carbonizzato]: argh.
Lina: psst, Philia! Devi lasciarti catturare!
Philia: aaah― cosa? Catturare?
…che roba. Andiamo, lucertola.
Gurabos [ridotto a zerbino]: sob… io
con questa non ci resisto.
La poveretta venne così condotta in tutta
fretta al castello del tiranno; ma questi, invece di pregustarsi la
ricompensa che avrebbe ricevuto da don Zel, notoriamente smidollato ma molto
ricco, provava un soffocato ribrezzo delle sue ultime azioni. Così,
scorgendo la carrozza, per evitare i rimorsi sempre più insistenti decise di
spedir subito la prigioniera dal cliente.
Ma la coscienza, che lui chiamava
affettuosamente Stella Nera, gli consigliò almeno di vedere la ragazza
prima di sacrificarla. Lo convinse persino a mandare qualcuno per farle
coraggio. E l’Innominabile mandò una vecchia serva del castello.
Mandò Zeross.
Philia: aaaaaaaah!
[tutti i vetri del castello si frantumano, compresi i timpani di Vargarv]
Vargarv: però… che gola, la ragazza.
Zeross [trasparente come Obiwan Kenobi]: non
per nulla è una trovata di Vargarv. La cosa divertente è che ci sono andato di
mezzo io.
Philia: nnoooo… Chaotic Disintegrate!
Vargarv [vedendola per la prima volta]:
caspita, donZella! Spiacente, me la voglio sposare io.
Zel: ma siamo sul set di Promessi Slayers
o in Tutti pazzi per Mary?
Philia: lasciami andare subito via da questo
tugurio, altrimenti―
Preso da un irresistibile sentimento
cristiano, l’Innumerevole decise che l'avrebbe liberata la mattina seguente.
Vargarv [ridotto ad un mucchietto di piume
con gli occhi pallati]: sì! Sì! Vattene,
vattene! Alza pure i tacchi se
vuoi (ma non distruggermi il castello)!
Oltre a questo, l'Innevato si recò dal
cardinale per chiedere perdono di tutte le sue malefatte.
Armeice: no, ragazzo, non ce l'ho con te per
la lancia di luce.
Vargarv: fiuu.
Nel frattempo Gourry, incapace di starsene
lontano dai guai (e dai pasti), era a capo di uno squadrone di troll.
Gourry: andiamo, amici! Loro vogliono
limitare i pasti a sole cinque
portate… e noi gliela faremo pagare! Abbasso la dieta!
Troll: URRAH!
E la buona mamma di Philia (che in quel
momento abbatteva per metà il maniero del Bevuto)? Beh, tra un ratto e l'altro
giunse al suo paesello d’origine. E così decise di fare un salutino a fra
Amelia, che le aveva tanto aiutate.
Naga: ohohohoh! Salve, voglio vedere fra Amy.
Ma purtroppo la paladina non c'era più.
Naga: eh? L'hanno mandata a predicare sui Kataart?
Zel: ah… che pace.
Amelia: …bwahaaaa!
Invece Philia, liberata dal Seduto, era stata
ospite prima della moglie di uno spadaccino, grande rivale artistico
proprio di Gourry Gabriev―
Martina: torna presto a trovarmi, Philiachan!
Viva Zoamelgustar!
―poi di donna Sylpheel, nobile, amica
d'infanzia del fidanzato e di lui non tanto segretamente innamorata.
Molte volte Philia dovette sorbirsi le
scenate di gelosia della dama…
Sylpheel: dimenticalo, Philia! E' ricercato,
e pure imbranato se lo vuoi sapere.
Philia: in effetti ho sempre pensato che
fosse un po' tardone. Saranno tutte le botte che gli ha dato Lina.
Lina: volete smetterla di dire cose ambigue?!
Zeross: coda di paglia, Lina?
Lina: *arross*
…rifiutandosi naturalmente di lasciarle il
proprio posto di promessa sposa, cosa che mandò in bestia la docile
donna Sylpheel e finì per sfrattare il drago dorato, spedito da una
conoscente.
Philia: tornò domani per il tè, Syl!
Poi, un bruttissimo giorno tempestoso, giunse
una notizia altrettanto terribile: arrivavano i Pranzichenecchi! Operatori di
scempiaggini alimentari peggiori di quelle all'attivo di Lina Inverse,
portavano con sé la peste (più comunemente chiamata bulimia).
Lina: maledetti Pranzichenecchi! Distruggono
i miei ristoranti preferiti!
Il dilagante morbo trovò impreparati gli
abitanti della Penisola, che ingrassarono a migliaia. Moltissime zone furono
abbandonate per fuggire via mare e Saillune divenne un gigantesco lazzaretto
dove fra Amelia, tornata dalle crociate, curò a suon di fitness e body
building.
Zeross: questa storia sta diventando sempre
più simile a un minestrone.
Presto anche Philia e Gourry si ammalarono e
vi si dovettero ricoverare. Ma il lazzaretto, chiamato anche Grande Palestra,
era talmente grande che, anche trenta chili dopo, ritrovarsi non fu facile.
E, per la serie questa non ce la potevamo
proprio risparmiare, don Zel morì a centodieci chili.
Zel: *occhi sbarrati*
Amelia: *sob* vieni, Gourry. Devo farti
incontrare qualcuno…
Gourry: Philia!
Sei viva!
Philia: no, guarda.
Gourry: finalmente potremo spostarci!
Amelia & Philia: cosa?
Gourry: c'è scritto lì. [l’inquadratura si
sposta sui suggeritori, che si affrettano a cambiare cartello]
Amelia: e non ci arriva che è un errore?
Lina: non lo conosci ancora sufficientemente
bene per sapere che la risposta è no?
Philia [prendendo saggiamente in mano la
situazione]: mi spiace, Go, ma io non ti posso sposare. Ho fatto voto di
castità alimentare e sono diventata una vestale del re dei draghi di
fuoco, con il severo divieto di mangiare confetti e dolci nuziali.
Gourry: eh? E non puoi... [altra inquadratura
di striscio dei suggeritori] non puoi scioglierlo, per amor del cielo?
Amelia: ci penso io, la vostra paladina
preferita! In tempo di bulimia i frati hanno pieni poteri su questo genere
di cose. Inoltre, tu hai pronunciato il voto senza pensare alla promessa che
già avevi fatto a Gourry. Perciò, Philiachan, ti dichiaro sciolta dal voto.
Philia: oh, beh… se devo proprio. Ma io
preferivo l'Innovato.
Vargarv: è “Innominato”, tesoro.
Zeross: gak.
Così i due giovani tornarono gelato nella
mano al loro paese, rintracciarono Naga, gli amici, tutti i parenti
sopravvissuti e, finalmente, furono sposi proprio per mano di don Hellmaster.
Lina: l'erba cattiva non muore mai.
Gaav: per fortuna nell’anime non è così.
Amelia: ha parlato l’angioletto…
Fibrizo: avete voluto voi, Philia, Gourry,
Naga, Lina, Vargarv, Zeross, Ziras, Gurabos, Sylpheel, Aqua, Milgatia, Martina,
Zangluss, Zelgadiss, Amelia, Delgia, Zorf, Ceipheed, Volpheed, Garv… anf
[riprende fiato] Kanzel, Alfred, Armeice e Lei Magnus partecipare a questa
iniziativa?
Tutti: sì, ma che c'entra?
Fiby: e io vi dichiaro idioti!
Tutti: cosa?!
Fiby (chiudendo il breviario per la messa):
ci potete scommettere.
THE END
Mentre corre la sigla storica…
La gentile vocina di Vargarv: beh, mo' che
sta farsa è finita possiamo tornarcene a casa.
Lei Magnus [armeggiando con un casino di
tasti e levette in sala registrazione]: sst!
Non avevo ancora disattivato il sonoro!
Zeross: tsk, le solite figure grezze di
Vargarv.
Philia: non mi è piaciuto il finale,
soprattutto quando si è scoperto che era tutta un complotto di Fibrizo e
dell'autrice… ma almeno è finita.
Zel: non sai ancora cosa ci aspetta nelle
altre!
Lina: sapevo che l'avresti detto.
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Disclaimer: la trama de “I promessi
sposi” e tutti i suoi personaggi appartengono ad Alessandro Manzoni… e ai suoi
discendenti, o a chi ha acquistato i diritti. Non ho la più pallida idea di chi
siano ^^;