La scatola

-Quanto dura questo fottutissimo viaggio, Nara? Mi sembro una sardina!- la bionda esclamò scocciata queste parole, era la centesima volta che le ripeteva.
-Seccatura, te l’ho detto dieci minuti fa. Questa missione consiste nell’infiltrarsi in un Paese nemico per cui dovremmo star così almeno per un altro giorno.- “se non di più” - Ci hanno caricati meno di mezz’ora fa e tu ti lamenti. Come pensi di passare il tempo, sentiamo?-
Temari si guardò intorno. Erano in una scatola. Una piccola, stupidissima scatola, che doveva contenerli entrambi: l’uno schiacciato contro l’altro, con la schiena ricurva e le gambe in posizioni contorte.
Come diavolo aveva fatto a farsi convincere da suo fratello a prendere parte a questa missione! Di certo quel maledetto non le aveva specificato tutto nei minimi dettagli e questo l’aveva portata direttamente con quel Cry-Baby dentro una scatola per Kunai e Shuriken.
Sospirò e facendo ricorso alla sua forza riuscì a cambiare un po’ la sua posizione, sedendosi sulla base del cubo di legno e spostando le gambe in modo che stringessero il bacino del Nara.
Una smorfia le uscì mentre concludeva la rivoluzione e poi riuscì ad allungare le braccia verso il ragazzo e a spingerlo verso di sé.
-Che cosa vuoi fare?- domandò Shikamaru, riluttante.
-Shika, credo di aver trovato il modo di passare il tempo. E son sicura che ti piacerà!- esclamò la bionda con un ghigno in volto.

                                                                                         

Note dell'autrice:
Okay, sclero finito. Questa flash-fic mi è venuta in mente quando oggi pomeriggio ho trovato la foto sovrastante. Mi è sembrata carina la situazione :)
Spero in qualche commento.
Besos