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Autore: LaureenStan    26/01/2012    2 recensioni
Emily e Spencer.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emily Prentiss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Emily Prentiss *
Sono davanti allo specchio nella camera di mamma e papà.
E’ tutto in ordine. Il letto è ricoperto da una trapunta bianca con dei ricami antichi color oro. Sul letto c’è un bouquet di rose rosse tenute insieme da un nastro avorio. Accanto al bouquet un cuscinetto con due fedi nuziali. Una molto più piccola dell’altra. Sorrido ripensando al giorno in cui io e Spencer siamo andate a comprarle. E’ stato in quel momento che ho realizzato cosa stava accadendo. Mi sarei sposata da lì a poco.
Guardo i miei occhi truccati leggermente di beige e oro ..Per caso la mia mente torna a qualche anno fa, avevo dieci anni e stavo camminando per le strade di New York con la zia Kelly. Sarei stata la sua damigella d’onore. Mi portò in un atelier di abiti da sposa e ne rimasi estasiata. Da quel giorno iniziai a sognare quello che sarebbe stato il giorno più bello della mia vita.
Poi, dopo anni di studio mi ritrovo a lavorare per l’ F.B.I. ,lì conosco il giovane Spencer Reid . Un ragazzo con una cultura quasi spaventosa, possiede tre lauree e un paio di dottorati, si è diplomato a dodici anni a Las Vegas e ora ,anche lui come me, lavora nella squadra di Aaron Hotchner.
Il nostro non è stato amore a prima vista. Ci siamo innamorati pian piano. E ci siamo resi conto in leggero ritardo di provare un forte sentimento l’uno per l’altra.
Ho lasciato il mio storico fidanzato Rooney per Spencer.
Il nostro è un amore complicato. Non tutti riescono a capire la strana alchimia che c’è tra di noi.
Ci completiamo a vicenda. Lo amo quanto la mia stessa vita. O forse di più.
Non potrei sopportare per nulla al mondo che gli accadesse qualcosa. Eppure con il lavoro che facciamo, siamo esposti al rischio continuo di perdere la vita a causa di un criminale. Ma ora non voglio pensarci. E’ il giorno più bello della mia vita. Sto per realizzare uno dei miei più grandi sogni.
Controllo l’orologio a pendolo attaccato alla parete. Tra un’ora dovrò essere in Chiesa.
Chissà se anche Spencer è agitato. Non sa che sto per fargli un grande regalo. Ieri pomeriggio ho ritirato in clinica le analisi. La dottoressa mi ha stretto la mano, ha fatto un gran sorriso e mi ha fatto le sue congratulazioni. Stentavo a crederci. E’ davvero tutto perfetto.
Non ho detto nulla a nessuno. Sarà una sorpresa per tutti.
Sento la mamma che mi chiama dal fondo delle scale, dice che è tutto pronto per partire.
Prendo il bouquet sul letto, il cuscinetto con le fedi, mi calo il velo sul viso e inizio a scendere le scale..
Dopo aver salutato alcuni dei parenti più stretti, fatto alcune foto con le damigelle e con i miei genitori ,mi dirigo verso la macchina..
Il percorso dalla casa dei miei genitori alla chiesa non è molto lungo ma sembra ci voglia un’infinità di tempo per raggiungere la meta.
Nel frattempo penso a Spencer, alla vita tutta nostra che inizieremo da domani.
Noi due da soli, insieme, nel nostro loft arredato in fretta. Penso a quella che sarà la nostra quotidianità, ai nostri momenti d’intimità e passione, ai nostri figli, alla nostra vecchiaia.
Per un attimo esito. Ho paura di fare uno sbaglio.
Ho paura di perdere Spencer.
Ho paura che mi lasci sull’altare perché non si sente pronto.
Ho paura di non essere alla sua altezza.
Mentre sono persa tra i miei pensieri non mi rendo conto di esser arrivata davanti all’ingresso della Chiesa.
Vedo la gente che entra, cerco di sbirciare all’interno per vedere Spencer ma non ci riesco.
Vengo rapita dal fotografo, tutt’intorno a me c’è gente. C’è chi mi aggiusta il velo, chi aggiusta lo strascico, chi mi sistema il bouquet..
Sono completamente in trance. Sento mio padre infilare il suo braccio ossuto sotto il mio.
Mi volto per guardarlo. E’ più teso di me. Ricambia il mio sguardo e non so come fa ma riesce a tranquillizzarmi.
Poi,  di comune accordo, decidiamo di entrare.
Percorro il tappeto rosso della Chiesa al braccio di mio padre, a pochi metri da me c’è il mio futuro marito, l’amore della mia vita, e dentro di me cresce il frutto di questo nostro grande amore.
Arrivo all’altare. Mio padre mi consegna nelle mani di Spencer, mi bacia dolcemente la fronte e raggiunge la mamma al primo banco della Chiesa.
Il mio uomo mi prende le mani e mi sorride.
Amo il suo sorriso.
Appena le sue mani sfiorano le mie sento un’energia positiva invadermi le vene.
< Sei favolosa!>. Mi sussurra mentre mi bacia la guancia.
La cerimonia sembra infinita. E poi sento la frase magica:
-Vuoi tu, Spencer Reid prendere come tua legittima sposa la qui presente Emily Prentiss ed amarla ed onorarla per tutti i giorni della tua vita?-
Temo che Spencer dica di no. Che abbia paura.
Lo guardo, schiude le labbra, mi sorride e.. –Sì, lo voglio-
In quel momento sono la donna più felice sulla faccia della terra.
Pronuncio anch’io quella formula tanto attesa, provata e riprovata da bambina una miriade di volte davanti allo specchio.
Istintivamente mi volto. Mio padre ha gli occhi gonfi di lacrime.
D’un tratto parte un forte applauso. Da ora sono la moglie di Spencer, la signora Reidd.
Sorrido. Si.. E’ davvero il giorno più bello della mia vita.
  
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