Spin-off di “Portrait”.
Amore fraterno
Prologo
Solo in quel
periodo, James comprese ciò che il Cappello Parlante gli
aveva
sussurrato all'orecchio, sette anni prima, e che il ritratto di Albus
Silente gli aveva ripetuto più di una volta, durante le sue
visite
alla McGranitt, la preside.
«Molte
volte, mio caro ragazzo, più nelle cose piccole che in
quelle grandi
si riconosce il vero coraggio; prima o poi te ne renderai conto tu
stesso, vedrai,»
gli aveva detto sorridendo l'uomo canuto, prima di strizzargli
l'occhio e tornare a dedicarsi a quei grossi tomi dall'aria antica
che ornavano l'angolo destro della sua cornice.
Poteva dire di aver
finalmente capito cosa intendeva, James.
Rivelazione
«Sono gay», gli
aveva confidato suo fratello Albus, poco prima delle vacanze di
Natale, stupendolo ancora una volta per la grande fiducia che
riponeva in lui, nonostante i loro rapporti all'interno della scuola
fossero alquanto turbolenti – rivalità tra Case,
soprattutto.
Non poteva dire di
non esserne rimasto sconvolto; al suo fratellino piacevano i ragazzi?
Era una cosa quantomeno bizzarra, secondo i suoi canoni. Quando poi
Albus aveva continuato, menzionando Scorpius Malfoy, il sangue gli
era andato al cervello.
Quel ragazzo non gli
piaceva per niente, sin dal primo anno, con quella sua aria da nobile
spocchioso; pensò che avesse in qualche modo affatturato il
suo
fratellino.
Natale
Quando infine riuscì
a comprendere che no, Scorpius non aveva fatto nulla ad Albus, erano
arrivate le tanto sospirate vacanze di Natale.
Fu bello tornare a
casa; anche se non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto Cruciatus, i
genitori gli mancavano davvero molto. Albus aveva confidato il suo
segreto anche a Lily, che lo aveva spinto a dirlo anche a Harry e
Ginny, sicura che per loro non sarebbe stato un problema.
Aveva ragione, in un
certo senso; James colse uno scintillio quasi impaurito negli occhi
del padre, quando Al si aprì anche con lui e la madre, ma
Harry si
limitò a non dire nulla e liquidare tutto con un sorriso.
Litigio
La mattina di
Natale, l'intera famiglia si Materializzò alla Tana per
festeggiare
con i parenti.
La notizia
riguardante i gusti sessuali di Albus era trapelata tra una
conversazione e l'altra, ma parve che nessuno ci avesse dato peso.
Fino a che Hugo,
chiedendo ad Albus di passargli il pane, gli si rivolse con un
epiteto sprezzante e colorito. James sentì perfettamente la
rabbia e
l'indignazione crescere in lui, davanti alle inesistenti reazioni
della famiglia, e non riuscì a trattenersi dallo sbottare
contro il
cugino parole poco gentili.
Di lì a pochi
minuti la situazione era degenerata.
James vide
perfettamente le lacrime che inumidivano gli occhi di Albus.
Veglia
Quella notte, James,
Albus e Lily dormirono nella stessa stanza.
Anzi, non dormirono
affatto; rimasero svegli fino alla mattina successiva, stretti in un
silenzioso abbraccio. Quando le luci dell'alba cominciarono ad
illuminare la stanza, James raccolse tutto il suo coraggio ed
andò
ad informare i genitori che no, non sarebbero rimasti alla Tana un
momento di più, visto che la loro presenza non era
apprezzata come
avrebbe dovuto essere.
Sia lui che Lily non
potevano sopportare di vedere Albus trattato in quel modo dalla loro
stessa famiglia. Senza salutare nessuno, tranne Harry e Ginny, i tre
tornarono nella loro casa di Londra.
M.A.G.O.
Gli esami lo tennero
impegnato per tutto il periodo successivo; i professori li avevano
subissati di compiti e ricerche in vista di giugno e James perse un
po' di vista sia Albus che Lily.
Sembrava che le
acque si fossero placate; sicuramente Hugo non si permise di
insultare più Al, non dopo la perfetta Fattura Orcovolante
che James
gli aveva scagliato contro dopo averlo udito deridere il fratello per
i corridoi. Era finito in infermeria, e lui dal preside, ma non ne
era stato per nulla preoccupato, visto anche il sorriso compiaciuto
che aveva notato sulle labbra di Silente, stranamente taciturno nel
suo ritratto.
Epilogo
James superò gli
esami con la media della O; un punteggio di tutto rispetto, che gli
permise di inoltrare domanda alla Riserva in cui lavorava Charlie.
Non era molto
contento, però; si chiese cosa sarebbe successo ad Albus,
senza di
lui a parargli le spalle. Un sorriso si dipinse sulle sue labbra,
quando lo vide uscire dalla scuola mano nella mano con Scorpius.
«Qualcuno ci sarà»,
si disse, salendo sulla carrozza già occupata dai suoi amici
di
sempre.
Ne era certo, Albus
non sarebbe stato solo. Né lui né Scorpius
l'avrebbero abbandonato.
E se fosse successo... be', Malfoy se la sarebbe vista con un
fratello arrabbiato e decisamente pericoloso.