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Autore: Akasuna no Hime    26/01/2012    1 recensioni
-Nicola viene su con me che devo fargli vedere “Devil May Cry”.
Un mugolio indistinto, interpretato da entrambi come un assenso, si alza dall’angolino del divano dove la ragazza coi capelli ricci si è rintanata. Nicola si sente stringere la mano e un momento dopo Andrea lo sta trascinando per le scale, salendo i gradini due alla volta.
I personaggi non sono reali e mi appartengono.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: i personaggi non sono reali e, per la prima volta in vita mia, mi appartengono.

Tesoro, sono innamorato di tuo fratello.

[Alle mie amiche, che hanno assistito
 al mio graduale cambio di espressione mentre elaboravo l’idea]

Il suo fisico non perfetto, fasciato dalla maglietta scura.

-Tesoro, che facciamo stasera?

I profondi occhi verdi, incastonati in un viso pienotto ma pur sempre bellissimo.

-Che ti va di fare, amore?

Il suo sedere sodo che gli passava davanti ogni qualvolta entrava in quella casa.

-Potremmo andare al cinema. Che ne dici?

E quella barba ruvida che gli incorniciava il volto che anche lui si era fatto crescere per assomigliargli.

-Nicola, mi stai ascoltando?!

Nicola si risveglia dal suo sogno ad occhi aperti. La sua ragazza era lì che lo fissava, furente perché non gli aveva prestato attenzione.
Nonostante la grande somiglianza col suo sogno ad occhi aperti, la ragazza non aveva propriamente la barba.

-Scusa tesoro, dicevi?
-Ti stavo chiedendo cosa volessi fare stasera. Ma se proprio non vuoi stare con me…
-Ma no, amore: ero sovrapensiero.-il ragazzo le si avvicina al collo e prende a baciarla.
-Allora cosa vuoi fare?-sussurra la riccia, perdendo la capacità di formare frasi lunghe e coerenti.
-Potremmo rimanere a casa e guardarci un film.-suggerisce Nicola al collo della sua bella.
-Come vuoi…

“Chissà” si dice lui “magari è geloso di sua sorella e viene a vedersi il film con noi”.

***

Il film scelto era “Il Signore degli Anelli”. “Uno qualsiasi” aveva detto lui. Tanto gli piacevano tutti. Tanta azione, una storia avvincente e, soprattutto, poche romanticherie. Questo avrebbe dovuto troncare sul nascere ogni tentativo della ragazza di “distoglierlo dal film” a modo suo.

Erano seduti sul divano: lui a gambe incrociate, lei i piedi appoggiati al tavolino. Aragorn stava per fare la sua entrata in scena quando sentirono la chiave girare nella toppa e la zazzera scompigliata di Andrea entrò in casa.

-Ehi ragazzi!
-Ciao!
-Uh, “Il Signore degli Anelli”!-sorrise.-Mi unisco a voi. Vi dispiace?

Entrambi scossero la testa. Andrea si sistemò sul divano accanto a Nicola, che parve compiaciuto e imbarazzato. A luci spente credeva sarebbe stato meglio. Si sbagliava di grosso.
Proprio mentre Aragorn e Legolas erano in scena insieme e la ragazza stava fissando lo schermo con tanto d’occhi, Nicola sentì una mano dalle dita lunghe risalire la sua coscia e stringerla leggermente. Il ragazzo dai capelli dritti trasalì e si volto verso il proprietario di quella mano.

-Andrea, ma cosa…
-Non trovi che Legolas e Aragorn siano tremendamente sexy?
-N-non so…
-Avanti… A me puoi dirlo.

Con la mano libera, Andrea inzia ad accarezzare il collo dell’altro, mentre con la bocca gliene percorre la linea. Nicola sospira e percepisce le sue difese sgretolarsi lentamente.

-Andiamo di sopra…
-Ma la Gio’…
-Lei rimane qui a sognare Legolas e Aragorn.

Andrea si alza di scatto e, rivolto alla sorella, esordisce ad alta voce:

-Nicola viene su con me che devo fargli vedere “Devil May Cry”.

Un mugolio indistinto, interpretato da entrambi come un assenso, si alza dall’angolino del divano dove la ragazza coi capelli ricci si è rintanata. Nicola si sente stringere la mano e un momento dopo Andrea lo sta trascinando per le scale, salendo i gradini due alla volta. Apre la porta e, senza lasciargli tempo di entrare, lo bacia con passione, facendogli quasi perdere l’equilibrio. Chiude la porta e ce lo appoggia, delicatamente, mentre la lingua si fa strada nella bocca dell’altro, accarezzandogli il palato e strappandogli mugolii. Le mani grandi e ruvide gli si infilano sotto la maglietta, accarezzandogli il torace scolpito. Quella stesse mani gli sfilano la maglietta, lasciandolo a torso nudo. Andrea guida le sue verso l’orlo della sua maglietta, sollevandola piano e poi lanciandola in un angolo della stanza. Continuano a baciarsi con forza, cercando di prevalere l’uno sull’altro ma quando Andrea lo spinge sul letto, Nicola sussulta e si arrende alla carezza che sta scendendo verso i suoi fianchi. Andrea gli slaccia e gli sfila i pantaloni, lasciandolo solamente con un paio di boxer grigi. Gli si siede a cavalcioni sullo stomaco e si toglie la maglia. Nicola accarezza con lo sguardo il torace nudo, dalle spalle larghe alla striscia di peli scuri che dall’ombelico scompare nei pantaloni. Nicola allunga le mani verso la chiusura dei jeans dell’altro, sganciando il bottone e abbassando la cerniera.

-Ci stiamo facendo intraprendenti…

Nicola arrossisce e fa per togliere le mani ma Andrea lo blocca.

-Va’ avanti… Finisci.

Agganciando le dita ai passanti vuoti, Nicola abbassa lentamente i pantaloni sulle gambe dell’altro. Quello si solleva quel tanto che basta per sfilarli completamente e li lascia cadere a terra. Andrea si abbassa sul compagno baciandogli la fronte, poi lo zigomo per scendere fino alla guancia e alla mascella. Quindi si rimpossessa della sua bocca e lo coinvolge in una nuova battaglia che finisce per vincere. Con un gesto veloce abbassa i boxer di Nicola, scoprendo il membro quasi completamente eretto. Glielo avvolge nella sua grande mano calda, strappando a Nicola un gemito di protesta.

-Tranquillo, faccio piano…

Nicola si riappoggia con la testa sul cuscino mentre Andrea inzia a scendere su e giù sulla sua erezione mentre con la mano libera si massaggia l’inguine, ancora coperta dai boxer. Andrea si piega in avanti, ansimando leggermente, e da una lappata alla punta della cappella dell’amante che, senza riuscire a trattenersi, emette un urlo strozzato. Andrea gli prende in bocca la cappella, succhiando piano, e lentamente scende verso il basso. Nicola sente l’autocontrollo abbandonarlo del tutto, si morde le labbra per non fare rumore mente il suo membro riceve attenzioni da parte della bocca calda dell’altro. Quando sente la lingua dell’altro passare più volte sull’entrata, spinge piano il bacino verso l’alto, involontariamente, strappando all’altro un mugolio strozzato. Andrea si sfila i boxer, rivelando il suo membro già completamente eretto e umido. Il più grande divarica le gambe a Nicola, che lo guarda con gli occhi sbarrati e un po’ imbarazzati di chi deve dire una cosa importante ma si vergogna.

-Io… Non…
-E’ la tua prima volta, vero? Con un uomo, dico.

Nicola annuisce, leggermente sollevato che ci sia  arrivato da solo.

-D’accordo, verginello, sarò delicato.

Andrea si china su Nicola e gli morde il naso per poi baciarlo piano sulle labbra.

-Sei pronto?

Nicola annuisce, ancora un po’ incerto. Forse per il buio o forse perché lo ignora di proposito, Andrea non si lascia fermare dall’espressione del compagno. Porta due dita alla bocca del più piccolo che capisce l’antifona e apre la bocca, succhiandogliele. Appena le ritiene sufficientemente umide,  le porta all’apertura di Nicola che trattiene il fiato.

-Guarda che non ho ancora cominciato.- ridacchia Andrea.

Nicola sbuffa e volta il viso verso la finestra. Andrea inserisce piano un dito, iniziando a muoverlo. Il più piccolo, non abituato a intrusioni del genere, emette un mugolio di dolore e gli occhi gli diventano lucidi. Andrea allora si ferma. Si china e gli volta il viso, in modo da guardarlo negli occhi. Poi appoggia delicamente le labbra su quelle del compagno.

-Se non vuoi mi fermo.
-No… Va’ avanti…

Andrea riprende a muovere il dito mentre Nicola, superati l’imbarazzo e il dolore, arrossisce di piacere e ansima leggermente. Il piacere si intensifica quando Andrea inserisce il secondo dito. Nicola butta indietro la testa e quasi perde il controllo di se stesso. Il più grande continua muovere con destrezza e calcolata lentezza entrambe le dita. Quando ritiene che l’amante sia pronto estrae le dita e, delicatamente, le sostituisce col suo membro. Nicola sente quell’intrusione decisamente più consistente delle precedenti e si lascia andare a un gemito di dolore e piacere. Rendendosi conto di averlo fatto ad alta voce, si porta una mano sulla bocca, in modo da evitare spiacevoli discussioni future. Ma Andrea gli afferra il polso e gli scansa il braccia, bloccandoglielo sopra la testa.

-Voglio sentire quello che hai da dirmi, verginello…- sogghigna beffardo.

Andrea inzia a spingere, prima piano poi sempre più veloce. Entra ed esce da quel sedere sodo e inviolato.

-Dannazione, sei così stretto e bollente…

Tutto quello che Nicola riesce a rispondere è:-Mmh… Aaah…

Andrea si china sul collo del ragazzo dai begl’occhi verdi e inzia a baciargli il collo. Nicola gli accarezza i capelli scuri. Mentre una mano è aggrappata saldamente alle spalle di Andrea, l’altra gli scivola giù per la schiena fino alle natiche, dove rimane per un bel pezzo, accarezzandole piano e stuzzicando l’apertura dell’altro, che geme di approvazione tra il collo e l’incavo della spalla. Poi, senza preavviso, Andrea viene dentro Nicola che, vuoi perché ormai era arrivato al limite, vuoi perché l’eccitazione di sentire il seme caldo dell’altro dentro di se, raggiunge a sua volta l’orgasmo, sporcandoli entrambi. Andrea esce dal compagno e gli si sdraia. Nicola si tira a sedere, ansimante, e nota con una certa punta di ansia che le lenzuola sono sporche di sangue. Si prende la testa fra le mani e chiude gli occhi.

-Sta’ tranquillo. E’ normale perdere sangue la prima volta.
-Non è per quello…
-E’ per mia sorella?
Nicola annuisce, le mani ancora tra i capelli sparati. Andrea si alza e lo bacia piano su una spalla.

-Non devi preoccuparti. Sono bravo a portare avanti relazione segrete. Mike mi ha istruito molto bene. Dovremo temere solo quando mia sorella lo scoprirà. A quel punto, saremo veramente nei guai.

Nicola ridacchiò e Andrea approfittò di quell’attimo per prendergli il viso tra le mani a baciarlo con passione, assaporando il sapore di nicotina sulle sue labbra.

Mh, sinceramente non so cosa dire. Innanzitutto, dirò che mi è riuscito un po' difficile scriverla perchè non sono abituata a trattare personaggi "reali" ovvero esseri umani: di solito sono personaggi di manga dal fisico perfetto. Qui invece ho voluto mettere un personaggio non esteticamente "perfetto" (secondo i canoni): bello sì, ma non statuario.

Enjoy!
Akasuna no Hime
   
 
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