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Autore: HR_project    26/01/2012    4 recensioni
Colin attendeva appoggiato con la schiena contro la ringhiera e osservava distrattamente le famigliole felici che facevano il loro ingresso al luna park, le osservava e si chiedeva che ci facesse lui lì soprattutto senza i suoi figli...la risposta la conosceva bene ed era racchiusa in un solo nome, Jared Leto.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera!!! Questo è l'account di due povere pazze che un bel giorno hanno avuto la brillante idea di mettersi a scrivere una storia sui nostri bei piccioncini a 4 mani! Ovviamente loro non ci appartengono e non sappiamo se quello che andiamo farfugliando corrisponde a verità..(seh seh come no, più evidente di così!) non veniamo retribuite per scrivere queste storielle dettate solo dalla pazzia (e ci mancherebbe altro!) eeeeee...niente! Buona lettura...speriamo che questo primo esperimento vi piaccia!! ^^

 

 

 

 

NO, THIS IS NOT A GAME

 

 

 

Colin attendeva appoggiato con la schiena contro la ringhiera e osservava distrattamente le famigliole felici che facevano il loro ingresso al luna park, le osservava e si chiedeva che ci facesse lui lì soprattutto senza i suoi figli...la risposta la conosceva bene ed era racchiusa in un solo nome, Jared Leto.
Cosa fosse passato per la testa dell'americano per chiedergli con un sms di incontrarsi lì dopo due anni di separazione non lo sapeva, e non era sicuro di volerlo effettivamente sapere, ma si era trascinato fin lì comunque, mosso da una sconosciuta forza che come sempre non ne voleva sapere di tenerlo lontano da lui.
Osservò l'orologio e sbuffò, era in ritardo.

 

La macchina procedeva lenta lungo la strada trafficata, non si riuscivano a fare due metri che di nuovo ci si doveva fermare. "Che ideona uscire di sabato pomeriggio per andare al Luna Park.. Jared, sei un genio!" si schernì mentalmente l'uomo.Ma c'era una ragione per cui aveva indossato il suo trench preferito, inforcato i grandi occhiali da sole e preso al volo prima di uscire il suo cappello nero. E quella ragione si chiamava Colin Farrell. Erano passati due anni, lo sapeva bene, e avrebbe dovuto dimenticarlo ormai...ma non ci riusciva proprio. Tamburellò un po' con le dita sulla gamba mentre si mordeva un labbro impaziente. Era già in ritardissimo...guardò la sua assistente per un istante e decise. 
"Emma..è tardissimo...ci vediamo stasera!" le schioccò un bacio sulla guancia ed uscì di corsa dalla macchina diretto al luna park, fortunatamente poco distante. Corse a perdifiato tra le macchine incolonnate fino ad arrivare al luogo dell'incontro. Quando ancora stava recuperando ossigeno..lo vide.


Colin alzò lo sguardo dall'orologio a lui e per qualche secondo smise di respirare, niente cedimenti si era ripromesso, quell'adorabile visetto che lo guardava affannato mentre si avvicinava non l'avrebbe abbindolato di nuovo. Ma ora, vedendolo ansimante davanti a se, una serie di ricordi poco casti di Jared gli passarono nella mente e lui fece una fatica immane a scacciarli da lì, lo osservo lentamente da capo a piedi evitando di guardarlo direttamente negli occhi, poi con un movimento fluido si staccò dalla ringhiera.
"Sei in ritardo".

Jared non sapeva bene se fosse ancora vivo o meno...non poteva credere che fosse di nuovo davanti a lui. Due anni di silenzio dopo tutto quello che avevano condiviso, litigate, nottate a piangere sul proprio cuscino...ma anche un amore così potente che ti lacera dentro. Ancora mezzo ansimante lo guardò attentamente, con gli occhi spalancati dallo stupore e dalla contentezza. "S-si scusa...ho corso..c'era molto..traffico.." non sapeva nemmeno perché stesse ancora parlando, qualsiasi cosa a parte il suo viso risultava estremamente inutile e irrilevante.

L'irlandese borbottò qualcosa di insensato e si passò una mano fra i capelli, cercando di apparire impassibile.
"Avanti, non ho voglia di perdere tempo...perché mi hai fatto venire qui?" disse guardandosi intorno nervosamente, stando sempre attento a non essere nell'obbiettivo di qualche fotografo, soprattutto ora che non era solo.

La sua freddezza lasciò Jared un po' interdetto ma se lo aspettava, dopotutto il loro rapporto non era proprio finito benissimo. Fece un respiro profondo e sfoderò uno dei suoi sorrisi.
"Siamo qui perché volevo rivederti...è un po' di tempo che ci penso e..." arrossì violentemente abbassando lo sguardo per non farlo notare troppo "si ecco mi mancavi..." sbirciò il suo interlocutore con la coda dell'occhio timoroso della sua reazione.

Colin emise un sospiro sofferente e alzò lo sguardo al cielo, maledicendosi per non aver adottato la stessa tecnica di difesa del suo interlocutore, gli occhiali da sole.
"Jared.." disse con tono esasperato e scuotendo la testa, dando ad intendere che non aveva la minima intenzione di ritornare sull'argomento.
"Perché davanti al luna park poi?"

"Sshhh ssshhh sssshhhhh" lo zittì Jared posandogli un dito sulle labbra "Mettiamola così...è un piacere che fai ad un vecchio amico che oggi si sente particolarmente malinconico..ok?" si tolse gli occhiali guardandolo finalmente negli occhi per la prima volta. Quei suoi occhi, neri come degli onici incastonati in quel viso da duro, da cattivo ragazzo..ma in cui Jared sapeva leggere la verità, sotto la scorza da bad boy si nascondeva il cuore di una delle persone migliori che lui avesse mai conosciuto.
"E comunque.." proseguì "..non volevo che ci incontrassimo davanti al luna park...bensì dentro!" lo prese per una mano per trascinarlo dentro al parco con sé.

Colin si abbandonò ad un espressione di puro terrore misto a stupore, con l'aggiunta di un pizzico di confusione dovuta al contatto visivo con quei pozzi blu che Jared sapeva sfruttare così bene a suo vantaggio. Si lasciò trascinare senza opporre resistenza per qualche metro prima di rendersi conto delle loro mani strette insieme, con un gesto secco si riappropriò della propria, interrompendo quel contatto.
"Ti ha dato di volta il cervello?" disse senza abbandonare il tono scontroso, mettendosi però a camminare accanto a lui facendogli capire che non se ne sarebbe andato.

Jared trotterellava tranquillo diretto verso la montagna russa più alta quando sentì Colin sciogliere la mano dalla sua. Si girò temendo di vederlo voltarsi e andare via ma scoprì di averlo al suo fianco, passo cadenzato e mani in tasca annessi. Tutto come lo ricordava, anche i più piccoli dettagli: il polsino di cuoio sul braccio destro, cinturone da cowboy e stivali neri.
"Si, sono impazzito totalmente...per te" voltò la testa per guardarlo, quasi consumandolo tanto lo guardava. "E' che ultimamente ho pensato a lungo..e credevo fosse opportuno che tu sapessi, ecco.." il suo sguardo si muoveva rapido quanto quello di Colin per controllare che non ci fosse nessuno in giro, così lontano dalle giostre.
"Io non ti ho dimenticato Colin. Volente o nolente il pensiero torna a quei giorni, a quei momenti...e volevo provare a vedere se magari potesse esserci un'occasione.." quasi si vergognava di quello che stava dicendo, la sua voce era incerta e discontinua. Sperava così tanto che anche lui sentisse le sue stesse emozioni.

Colin sbottò "Smettila di fare come fai sempre, non insistere, non forzare, non chiedere, non usare quel tono lacrimoso e non mi fissare come un cucciolo bastonato solo per ottenere ciò che vuoi , perché non accadrà Jared... ora, se davvero vuoi passare la giornata con un vecchio "amico"... PIANTALA" sentenziò in modo duro, l'unico modo in cui sperava di convincerlo di qualcosa in cui in realtà non era convinto di credere neanche lui.
Riprese a camminare verso le giostre per evitare di doverlo guardare in faccia.

Jared cercò di incassare la sberla morale appena ricevuta con dignità, si rimise gli occhiali e si aggiustò il trench camminando al suo fianco con le mani in tasca. Se l'aspettava, inutile negarlo, ma comunque una flebile speranza ce l'aveva. Si schiarì la voce sonoramente prima di parlare di nuovo, cercando di suonare allegro.
"Allora come te la passi? Sono pur sempre due anni che non ci vediamo e di solito due o tre film annui sono la normalità per te no?" chiese, come se non controllasse almeno una volta al giorno se ci fossero novità sul suo conto sperando che per puro caso si trovasse nella stessa città in cui quella sera avrebbe suonato.

Colin cercò di sembrare il più naturale possibile "Si, non c'è male, il lavoro non manca...al momento sono impegnato sul set ma ho qualche giorno di pausa" gli rivolse lo sguardo ora che quegli occhi erano ritornati al sicuro dietro le lenti scure "Tu ora sei in pausa col tour vero?" chiese per poi soffermarsi a osservarlo cercando di limitare le occhiate al viso e a quelle labbra che tante volte aveva baciato in passato e che ancora desiderava, il suo sguardo ricadde poi sul trench beige che indossava "Carino questo look da maniaco del parco comunque" disse lasciandosi scappare una mezza risata per allentare un po' la tensione.

Jared lo osservava attentamente mentre parlava, il suono della sua voce..quanto gli era mancato. Quando afferrò la sua ultima frase si bloccò scandalizzato con la bocca spalancata dall'indignazione.
"Cosa hai detto??? maniaco del parco? Come osi insultare il mio trench preferito?" fece un gesto stizzito con aria di superiorità ma subito dopo aggiunse a bassa voce "Qui il maniaco che fa sex tape sei tu!" gli fece una pernacchia e tornò a strattonarlo per il braccio "Vieni col maniaco sulle montagne russe, avanti!"

"Ah, pure il preferito è...andiamo bene..." disse Colin lasciandosi trascinare fino alla giostra, osservandola dal basso "Certo che è alta..".
Si fermarono accanto alla lunga coda di gente che smaniava per salire prima possibile sulla giostra. "Alta?? No, non direi..." poi Jared spalancò gli occhi quando finalmente capì "tu...soffri di VERTIGINI???" soffocò un risolino mordendosi forte il labbro e voltando la testa di lato.
"E' inutile che ti giri, ti ho visto che ridi...infame" rispose l'altro facendogli poi una linguaccia e cercando di negare a se stesso quanto fosse adorabile quando si mordeva il labbro inferiore.
Jared allora rise apertamente, dandogli una pacca sulla possente spalla.
"Su dai ti do la manina se hai paura" disse dandogli dei colpetti sulla testa prendendolo in giro "Ora se permetti..devo insistere a passare avanti, abbiamo tante cose da fare oggi!" e spintonando a destra e sinistra non si sa come arrivò in cima alla coda.
Lo chiamò invitandolo con un gesto del braccio a raggiungerlo.

Colin scosse la testa "..non cambierai mai.." e lo seguì, prendendo poi posto sulla vettura e attaccandosi saldamente alla barra davanti a lui anche se la giostra era ancora immobile 
" cazzo cazzo cazzo...Leto tu e le tue fottutissime idee del cazzo" disse allucinato e spaurito.

"Ehi io ci avrei messo ancora un cazzo" ironizzò l'americano. Era eccitato come un bambino, incredibile quanto potesse essere semplice farlo felice a volte. "Dai che si parte..." Le piccole vetture iniziarono a muoversi sulla salita che man mano diventava sempre più ripida.
Colin si arpionò alla barra con ancora più forza, sudando freddo "TU...me la pagherai, sappilo...sapevo che non dovevo venire, lo sapevo...CAZZOOOOO" chiuse gli occhi per non vedere quanto in alto erano.

Raggiunto il punto più alto la giostra rallentò fino a quasi fermarsi... per poi lanciarsi quasi in caduta libera data la ripidità della discesa. Jared strillò eccitato e spaventato alzando le braccia al cielo. Quando arrivarono al punto in cui la giostra si capovolgeva a testa in giù si arpionò a Colin per la paura.
Colin restò rigido come un baccalà e non si mosse di un millimetro, continuando a imprecare e tirando giù tutti i santi del paradiso.Una volta finito il giro, che a lui sembro tragicamente infinito, si catapultò fuori scavalcando pure Jared e crollando su una panchina vicina "Mai più Leto, mai più!" ansimo cercando di riprendersi.

Scese trotterellando dalla giostra con un sorrisone stampato in faccia e poi si avvicinò all'irlandese stremato sulla panchina. "Oh su avanti non era poi così terribile..." notò poco lontano il cappello che gli era caduto dalla testa quando avevano fatto i giri della morte. Lo raccolse spolverandolo leggermente con la mano e lo posò sulla testa dell'irlandese.
"Sai, sta molto meglio a te.." disse sedendoglisi accanto.

Colin si lasciò sfuggire un sorrisetto nervoso aggiustandosi il cappello sulla testa mentre cercava di prendere aria "Va bene Jared, hai vinto...parla, dimmi tutto ciò che vuoi" disse terrorizzato all'idea che volesse farlo salire nuovamente su quel coso.
"E cosa mai dovrei ancora dirti...ho detto tutto prima e mi hai risposto..è tutto chiarito no?" rispose Jared sorridendogli e togliendosi di nuovo gli occhiali e riponendoli in una tasca interna del trench. "A meno che tu non voglia dire qualcosa a me, io sono a posto" si alzò e gli tese la mano per aiutarlo a rialzarsi.

"No...ma comunque.." disse Colin prendendo la sua mano e alzandosi in piedi "non credere di farmi salire ancora su qualcosa del genere" disse indicando le montagne russe.
"E va bene..allora vuol dire che faremo qualcosa di più tranquillo...mmmhh.." finse di guardarsi intorno incuriosito "Preferisci la casa degli orrori o il tunnel dell'amore?" gli diede di gomito scherzando, poi vide qualcosa che catturò totalmente la sua attenzione.

"Nooooo..ti prego andiamo lì, voglio quell'orso!! Sai che adoro i peluche!!" disse saltellando impaziente. Colin non gli rispose e si avvio direttamente verso il baracchino del tiro a segno.
Jared come se fosse stato caricato a molla sprizzava energia da ogni poro e una volta accanto al baracchino guardò supplicante Colin "Vero che me lo prendi tu??" disse sfoderando il suo sguardo migliore "Io non ho tutta questa mira..lo sanno bene le mie echelon quando tiro le bottigliette d'acqua.."

"Jared.......e va bene!" disse Colin cedendo a quegli occhioni supplicanti fingendo un po' di insofferenza,pagò il titolare e imbracciò il fucile...Poco dopo Jared si vide consegnare un orso gigantesco "sei contento?"

"Si!! Grazie..." fece per abbracciarlo ma poi si bloccò imbarazzato e strinse forte a se l'enorme orso bianco quasi più grande di lui.
Colin gli sorrise per qualche istante, intenerito, e si mise ad accarezzare l'orso
"E ora come facciamo?Non possiamo continuare a girare con lui.." disse ridacchiando.

"Io continuerei tranquillamente ma forse si, è un po' grandicello...direi che è meglio portarlo in macchina..sei venuto in macchina vero? Potrei lasciarlo lì finché Emma non mi passa a prendere...ok?" sorrise nel vederlo più sereno.

"Oh, noto che hai ancora la babysitter" lo canzonò Colin divertito mentre si avviava con lui verso l'uscita del parco e la sua macchina.Una volta davanti al suo SUV prese l'orso dalle sue braccia e lo posizionò sul sedile anteriore del passeggero, mettendogli anche la cintura di sicurezza "Così non scappa.." poi si voltò verso Jared perdendosi nei suoi occhi "Non ce la faccio Jared.."Lo guardò intenerito mentre metteva perfino la cintura al peluche, ma le sue parole successive lo turbarono non poco. "Non ce la fai? Non ce la fai a fare cosa Colin?" disse un sinceramente confuso Jared.
L'altro abbassò lo sguardo 
" A fare finta di nulla, a fingere che non mi importa,a trattarti con indifferenza come se fra di noi non fosse successo nulla di ciò che è accaduto. Non posso esserti amico Jared, non mi interessa e non mi è mai interessato, e tuttavia non posso essere il tuo amante, sono stanco, ci ho messo due anni a riprendermi e tu non puoi pretendere di ripiombare nella mia vita così, come se fosse un gioco, ho già due figli a cui badare..." disse esasperato.

Sul viso di Jared si dipinse amara la comprensione. "Cole io..non volevo metterti in questa condizione, sai che è l'ultima cosa che vorrei..ma sentivo il bisogno di cercare anche il minimo rapporto d'amicizia con te perché a parte tutto quello che abbiamo condiviso sei una delle persone più belle che abbia mai conosciuto...tutto qui..non pretendo, anche se ci speravo come ti ho detto prima.." quasi distrattamente cercò a tastoni gli occhiali per rinforcarseli, come a volersi proteggere.

Colin lo fermò "No, Jared...guardami negli occhi ora, o stiamo insieme, e quando dico insieme intendo sul serio, non come dei ladri che si nascondono per la vergogna, oppure basta, basta e basta...non posso sopportare di averti così vicino e non poterti toccare" gli poggiò le mani sulle spalle e lo guardò con determinazione "Scegli Jared"

Si sentì braccato, messo con le spalle al muro. La sua risposta istintiva sarebbe stata
"Si Colin, voglio stare con te, per sempre!" ma purtroppo la sua vita non era solo sua..doveva pensare alla band, agli echelon, agli scandali che ne sarebbero derivati, da tutti gli ulteriori guai oltre ai 30 milioni di euro da dare alla EMI...non era facile come avrebbe voluto."Colin io...sono costretto a dirti di no. Non perché non voglia stare con te..perché è la cosa che più desidero al mondo..ma perché non posso pensare solo a me stesso, devo pensare anche alla band e a tutto il resto...mi dispiace.." la voce di Jared si incrinò e gli occhi si riempirono di lacrime.

Colin abbassò la testa rimanendo con le mani sulle sue spalle, aveva voglia di urlare, piangere, perfino prenderlo a pugni, ma non fece nulla di tutto ciò, si sentiva stupido perché aveva sperato...sperato di essere al primo posto per una volta, e invece no, tutto per Jared era una priorità a parte lui " Un giorno Jared... sarai vecchio, e solo...e ti renderai conto che tutta la tua vita non è stata che una bellissima bugia...ma mi dispiace...io non ti aspetterò fino ad allora" tolse le mani dalle sue spalle e distolse lo sguardo "Questo è l'ultimo addio"

"Colin....io..Colin..Colin.." Jared non riusciva a dire nient'altro che il suo nome. Solo il nome del rimpianto più grande della sua vita. Quando gli voltò le spalle e, dopo avergli restituito il peluche, se ne andò sgommando col SUV, capì che era finita. Aveva rotto l'ultima flebile speranza per loro. Era riuscito a fare così tanto male ad entrambi. Il dolore lo pervase come un fiume in piena e crollò a terra contro la ringhiera del luna park. Quando Emma finalmente tornò a prenderlo lo trovò con le braccia strette al petto, a fissare ancora il punto in cui Colin era sparito dalla sua vita.


 

 

   
 
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