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Autore: Krisma    26/01/2012    4 recensioni
E così era arrivato il giorno del suo matrimonio, il giorno che aveva sognato e pianificato sin da quando aveva solamente dodici anni!
Il giorno che aspettava da una vita intera!
E allora perché adesso, adesso che il giorno tanto atteso era arrivato, sentiva che tutto era così sbagliato?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione
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Alla mia migliore amica,senza l’aiuto della quale questa storia non sarebbe mai nata.

 
 
 

Le parole non dette

 
 
 
E così era arrivato il giorno del suo matrimonio, il giorno che aveva sognato e pianificato sin da quando aveva solamente dodici anni!
Il giorno che aspettava da una vita intera!
E allora perché adesso, adesso che il giorno tanto atteso era arrivato, sentiva che tutto era così sbagliato?
Questi erano i pensieri di Blair Waldorf, impeccabile nel suo abito da sposa firmato Vera Wang, mentre si avviava verso l’altare, accompagnata dai suoi due padri.
Facendo scorrere lo sguardo all’interno della chiesa Blair poté notare che alla cerimonia erano presenti tutte le persone a lei più care.
Serena, la sua migliore amica da sempre, le stava sorridendo incoraggiante.
Nate, il suo primo vero amore, la osservava con un velo di malinconia, forse ripensando ai momenti passati assieme.
Dorota, la sua fidata domestica a cui voleva bene come se fosse sua madre, era seduta accanto ad una commossa Eleanor Waldorf e faticava a trattenere le lacrime.
Le sue tirapiedi della Constance, cappeggiate da Penelope, sorridevano felici per essere state invitate all’evento dell’anno.
Ed infine c’era Dan, in piedi accanto a Serena, che la stava osservando intensamente avvicinarsi all’altare.
L’unico a mancare era Chuck, il suo amato Chuck.
Il loro rapporto era sempre stato burrascoso, guidato dalla passione, e li aveva quasi portati alla distruzione.
Entrambi si erano feriti a vicenda, si erano separati, ma poi il profondo amore che da sempre li aveva uniti li aveva portati a ritrovarsi.
Ora Chuck era diventato un uomo nuovo, aveva lasciato da parte il suo lato oscuro, e tutto questo lo aveva fatto per lei!
Blair però lo aveva lasciato, lo aveva fatto con la speranza che non perdesse il buono che c’era in lui, con la convinzione che questo fosse il meglio per Chuck e con la consapevolezza che una parte di lei lo avrebbe sempre amato.
Con l’avvicinarsi del matrimonio aveva più volte ripensato a questa sua scelta e si era convinta di aver preso la giusta decisione.
Si era infatti resa conto che per quanto lei e Chuck potessero amarsi il loro rapporto non avrebbe mai funzionato, erano fin troppo simili, alla fine uno dei due avrebbe commesso un passo falso che li avrebbe riportati a ferirsi a vicenda.
Ed ora ecco che la marcia nuziale comincia ad abbassarsi di tono, fino a che le ultime dolci note non svaniscono nell’aria.
Harold e Cyrus prendono le mani di Blair e le porgono a Louis, il suo futuro sposo.
Louis Grimaldi, principe di Monaco, colui che può farla diventare di fatto ciò che ha sempre desiderato essere: una principessa.
Perché allora Blair non riesce a ignorare quel groppo che le sta serrando la gola?
In fondo Louis la ama con tutto se stesso, e ciò possono dimostrarglielo i suoi occhi, che in questo momento la stanno guardando pieni di amore, e le promesse che ha scritto per lei.
Già, le promesse, sono state proprio quelle promesse così sentite a convincerla a sposarlo!
Le aveva trovate per caso, pochi giorni prima del matrimonio, abbandonate sul tavolino del salotto.
Quando le aveva lette Blair aveva faticato a reprimere le lacrime di commozione che spingevano per uscire dalle sue palpebre serrate.
Si era così radicato in lei il parere che sposare un uomo che la amava così tanto da scrivere delle parole così belle e profonde per lei fosse la cosa più giusta da fare.
Ora però, mentre era ad un passo dall’unirsi con lui per tutta la vita, sentiva che c’era qualcosa di enormemente sbagliato.
E proprio nel momento in cui il prete strappava Blair dalle sue riflessioni chiedendole di pronunciare il giuramento che l’avrebbe resa la moglie di Louis, nonché principessa di Monaco, la ragazza si rese conto di non poter accettare un matrimonio in cui l’amore era unilaterale.
Per quanto Louis l’amasse il suo amore non poteva riempire il vuoto causato dalla sua mancanza di amore nei confronti del principe.
Fu così che Blair, mormorando un flebile “scusami” diretto a quello che doveva essere il suo futuro sposo, scappò dalla chiesa incurante delle suppliche e dei richiami di quest’ultimo.
                 

♦♦♦

 
Parecchie ore dopo Blair si era ritrovata a Central Park, sulle rive di quel laghetto in cui andava spesso per gettare qualche briciola di pane alle anatre.
Fu lì che un elegante Dan Humphrey la trovò, assorta nei suoi pensieri.
“Blair, cosa diamine è successo? Perché sei scappata dalla chiesa senza dire una parola? Dopo che te ne sei andata è successo di tutto! I giornalisti erano come impazziti!”
Al suono di quella voce Blair si voltò verso Dan e lo guardò con gli occhi lucidi e le guance rigate di lacrime.
Il ragazzo rimase pietrificato, le parole gli morirono in gola.
Vedere Blair in quello stato gli spezzava il cuore, così le si avvicinò e l’abbracciò, per farle capire che non era sola, che lui ci sarebbe sempre stato per lei.
Fu in quel momento che Blair, con voce rotta dal pianto, gli disse:
“D-Dan, non…non potevo sposarlo! Io…io non lo amo!”
“Tranquilla, non piangere, tutto si sistemerà. Che ne dici di andare al loft? Potrai riposarti, ne hai bisogno”.
“Sì…g-grazie Dan”.
 
Poco più tardi arrivarono al loft di Dan dove Blair, stremata delle troppe lacrime, si addormentò poco dopo.
Il ragazzo di Brooklyn allora chiamò i genitori della ragazza, per tranquillizzarli sul fatto che la loro figlia era al sicuro, e pregandoli di non dire a nessuno che Blair si trovava da lui in quanto la ragazza aveva espresso il desiderio di restare sola.
Dopo quella chiamata necessaria Dan spense il cellulare per evitare di dare altre spiegazioni e si lasciò stancamente cadere sul divano.
Quella era stata una giornata pesante per tutti.
Una parte di lui aveva sempre sperato che Blair non sposasse Louis, ma di certo non si aspettava che ciò potesse accadere realmente!
Quella ragazza che sembrava così forte e decisa era in realtà molto fragile, ed era stata proprio questa sua inaspettata fragilità che lo aveva portato ad innamorarsi di lei.
Perché lui di Blair Waldorf amava sì la determinazione e il coraggio con cui portava avanti le sue scelte, ma amava soprattutto la parte più nascosta di lei, quella insicura, quella che preferiva guardare vecchi film in bianco e nero piuttosto che andare ai tanti party dell’Upper East Side, quella che aveva scelto di tenere un bambino di cui non conosceva il padre perché, dopotutto, quel bambino era nato da un atto d’amore.
Avevano gli stessi interessi lui e Blair, eppure le loro opinioni erano così diverse da portarli a discutere animatamente su ogni argomento!
Erano complementari, ma lei non se ne era mai resa conto.
Fu con queste riflessioni  che anche Dan cadde tra le braccia di Morfeo, in un lungo sonno senza sogni.
 
La mattina seguente Dan decise che era arrivato il momento di avere delle risposte: Perché Blair era fuggita dal suo matrimonio, dalla sua favola?
Cosa (o chi) le aveva fatto cambiare idea?
Aspettò quindi che la ragazza si svegliasse, e quando la vide entrare in cucina giudicò che fosse arrivato il momento di chiarire le cose:
“Blair! So che probabilmente non avrei molta voglia di parlarne ma…cosa intendi fare adesso? Sei fuggita dal tuo matrimonio senza dare la minima spiegazione. Io ho chiamato i tuoi genitori dicendo loro che eri qui e che non desideravi vedere nessuno, ma dovrai affrontarli prima o poi”.
La ragazza alzò tristemente lo sguardo e dopo minuti di interminabile silenzio si decise a parlare:
“Grazie. Per adesso voglio solo stare un po’ da sola”.
“E Louis? Non credi che vorrà delle spiegazioni?”
“Sì. Più tardi andrò da lui e gli dirò quello che avrei dovuto dirgli tempo fa: io non lo amo, non più, e per questo non posso sposarlo”.
“Perché stavi per sposare Louis anche se sapevi di non amarlo?”
“Perché mi ero convinta che sposare un uomo che mi amasse con l’intensità con cui mi ama Louis fosse giusto! Tu non hai letto le sue promesse! Erano così sincere, così dolci! Sembrava che mi avesse letto nell’anima!”
Al sentire quelle parole Dan si irrigidì improvvisamente, ma Blair continuò a parlare, ormai l’argine che tratteneva i suoi sentimenti si era rotto:
“Quando sono arrivata all’altare, però, ho capito che il suo amore, per quanto grande potesse essere, non sarebbe bastato! Bisogna essere in due per far funzionare un rapporto! L’amore non può essere solamente donato, deve essere anche ricevuto! Per questo sono dovuta fuggire, per evitare un’unione che avrebbe fatto soffrire entrambi”.
“Ora capisco le tue ragioni. Vuoi che ti accompagni da Louis?”
“No, è una cosa che devo fare da sola”.
“Ok, sappi comunque che puoi stare qui finché vuoi”.
“Grazie”.
Alla fine Dan si decise a porle la domanda che lo aveva assillato sin da quando l’aveva vista fuggire attraverso la navata principale della chiesa:
“L’hai fatto per Chuck?”.
Blair lo guardò smarrita per un secondo, per poi rispondergli con voce decisa:
“No. Sono convinta della scelta fatta e anche se una parte di me continuerà ad amarlo nonostante tutto, noi due non siamo fatti per stare insieme. Ogni volta che ci riproviamo finiamo per farci del male, o per farne ad altri, per questo credo sia giusto lasciarci definitivamente”.
“Sei proprio convinta della tua scelta?”
“Si Humphey, ne sono convinta!” ribatté la ragazza con una punta di arroganza.
“Ok”
La conversazione dei due ragazzi fu interrotta da un insistente bussare, unito al richiamo di una voce:
“Blair! So che sei qui! Apri la porta, dobbiamo parlare!!”
Era Louis.
Blair sospirò, e si decise ad aprire la porta.
E mentre il principe di Monaco entrava nel loft, un preoccupato Dan Humphrey prendeva chiavi di casa e cappotto e con un “vi lascio soli” si richiudeva la porta alle spalle.
 
Un silenzio irreale avvolgeva ora il loft di Brooklyn.
La ragazza notò immediatamente quanto il volto di Louis fosse solcato da profondi segni di stanchezza, che lasciavano chiaramente intendere come  non avesse chiuso occhio per tutta la notte.
In quel momento Blair si maledisse per il dolore che stava per infiggergli, ma era necessario.
Se avesse accettato di portare a termine il loro matrimonio avrebbe costretto entrambi all’infelicità.
Così si fece forza, prese un profondo respiro e guardandolo negli occhi gli disse:
“Louis, non posso sposarti!”
“Perché Blair? Eravamo felici, cos’è cambiato?”
“Io…io non ti amo più Louis. Se ti sposassi farei del male sia a te che a me. Tu meriti una persona che ti ami con tutta se stessa, e quella persona non sono io! Non so se sono io ad essere cambiata, o se lo siamo entrambi! Mi dispiace”.
“Blair, sei proprio convinta di questo? Magari hai avuto solamente un momento di panico, può succedere!”
“No! Non è stato panico, ne sono fermamente convinta. Ti ho amato davvero, ma poi quest’amore è finito. Sono successe tante cose: i contrasti con la tua famiglia, i tuoi tentativi di danneggiare Chuck, la mia fuga con lui, la perdita del bambino.
Il nostro rapporto è cambiato.
Sei stato una parte importante della mia vita e non ti dimenticherò mai. Spero che un giorno tu possa trovare un’altra donna che ti ispiri le meravigliose promesse che avevi scritto per il nostro matrimonio”.
“Non c’è possibilità di farti cambiare idea, vero?”
“No, mi dispiace. Addio”.
Louis si voltò, raggiunse la porta, e proprio mentre stava per uscire le disse:
“Voglio essere sincero Blair, le promesse non le ho scritte io! Avevo chiesto a Dan di farlo per me, essendo uno scrittore sarebbe stato sicuramente più bravo di me con le parole! Ho capito la verità solo dopo averle lette. Spero che questo ti aiuti a trovare la tua felicità Blair. Ti amerò sempre, addio!”
Con queste ultime parole il ragazzo se ne andò, senza più voltarsi indietro, lasciandosi alle spalle una Blair più confusa che mai, che fissava con sguardo vuoto l’entrata del loft.
Cosa aveva voluto dirle Louis con le sue ultime parole?
In che modo queste avrebbero potuto aiutarla ed essere felice?
 

♦♦♦

 
Dopo parecchie ore di riflessione Blair era arrivata ad una conclusione: Dan Humphrey si era innamorato di lei.
Si sentì così stupida per non essersene accorta prima!
Ciò spiegava molte cose: spiegava perché fosse lei, e non Serena, la protagonista di “Inside”, spiegava perché Dan si fosse presentato ubriaco e offeso alla sua bridal shower, e infine spiegava come potesse aver scritto delle promesse così sentite!
Ora le rimaneva solamente una cosa da chiarire: cosa provava esattamente lei per Dan Humphrey?
Il ragazzo le era stato molto vicino nell’ultimo anno, l’aveva aiutata nei momenti più difficili, come quando aveva perso il suo bambino, era stato il primo a cui aveva confidato i suoi problemi.
Era solo amicizia quella che la legava a lui o c’era qualcosa di più?
Ricordò il loro primo bacio.
Quel bacio che apparentemente l’aveva spinta a tornare di nuovo da Chuck.
Ma era stato davvero così o Blair aveva mentito a se stessa per tutto il tempo non volendo accettare la realtà?
La realtà, si stava rendendo conto, era che lei si sentiva attratta da Dan, non solo fisicamente (nonostante tutto ricordava benissimo quel primo bacio), ma anche intellettualmente.
Avevano gli stessi interessi, il ragazzo era l’unico con cui potesse avere una discussione seria su arte, storia, politica, letteratura!
I loro dibattiti la divertivano, perché seppure avessero idee diverse riuscivano sempre a imparare qualcosa l’uno dall’altra.
Dan sapeva essere arguto, ironico!
Probabilmente era proprio a causa di questa loro particolare affinità che aveva chiesto aiuto a lui negli ultimi mesi.
Non si era rivolta a Serena nei momenti di bisogno, ma era andata da Dan!
Questa nuova consapevolezza la colpì come un fulmine a ciel sereno.
Doveva parlare con Dan.
 

♦♦♦

 
Quando Dan rientrò al loft trovò una Blair piuttosto nervosa ad attenderlo, e immaginando che ciò fosse dovuto all’incontro con il principe di Monaco le chiese:
 “Com’è andata? Sei riuscita a spiegarti con Louis?”
“Certo! Io so essere molto chiara, al contrario di qualcun altro!”
“A chi ti stai riferendo precisamente Blair?”
“A te Humphrey, a te!”
Il ragazzo la guardò intensamente, leggendo in quegli occhi color cioccolato la verità: lei sapeva!
Aveva scoperto quello che provava per lei.
“Cosa vuoi sapere Blair?”
“E’ vero che hai scritto tu le promesse di matrimonio di Louis?”
“Sì, è vero”.
“Perché non me l’hai detto?”
“Perché se te l’avessi detto avresti scoperto cosa provo nei tuoi confronti!”
“E cosa provi nei miei confronti Humphrey?”
“Penso che sia abbastanza chiaro”
“Perché non mi hai mai detto di esserti innamorato di me?”
“Perché sarebbe stato inutile! Quando ho provato a dirtelo non mi hai ascoltato, troppo presa dalla scelta tra Chuck e Louis! Non avevi bisogno di una mia confessione, avevi bisogno del mio aiuto, e io ho cercato di aiutarti ad essere felice, anche se era maledettamente difficile e doloroso spingerti tra le braccia di un altro uomo!”
“Hai ragione, allora non ti ho ascoltato. Ma lo sto facendo ora!”
“Cosa vuoi che ti dica Blair? Che mi sono innamorato di te? Che da quando ho scoperto la ragazza che si nasconde sotto la tua solita maschera di freddezza non riesco a fare a meno di pensarti? Che nonostante tutti i tuoi difetti penso che tu sia la persona più fantastica e sconvolgente che io abbia mai incontrato?”
“Sì Humphrey, volevo sentirti dire proprio questo!”
E dopo aver detto queste ultime parole Blair si avvicinò a Dan e lo baciò.
Il ragazzo, dapprima sorpreso, si ritrovò a ricambiare il bacio.
Fu un bacio dolce, che portava con sé il sapore di tutte le parole non dette.
Quando il bacio finì Dan chiese sorpreso alla ragazza:
“E questo cosa significa?”
“Questo, Humphrey, significa che puoi chiedere un primo appuntamento a Blair Waldorf!”
 
 

-Fine-

  
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