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Autore: fuckin fan    27/01/2012    1 recensioni
Un amore tra due persone ostacolato da tutto il mondo e dalla loro età.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cammino tranquillamente tra i corridoi del conservatorio. Uff, perché mi perdo sempre? Meglio chiamare quella patata della mia amica. Predo il telefono e compongo il numero.
“Ma dove sei?” risponde Martina.
“Mi sono persa.” dico.
“Ho capito: ti devo venire a prendere io. Dove sei?”. Mi guardai un'attimo intorno prima di rispondere.
“Sto al primo piano, un po' più avanti alla bacheca dei ragazzi dell'ultimo corso.”
“Adesso arrivo, inizia a salire al secondo piano.”
“A dopo.” dico prima attaccare. Metto il telefono in tasca e salgo al piano di sopra. Appena finisco di salire le scale, mi trovo di fronte la mia amica Martina.
“Salve.” dico sorridente. Lei mi prende per un braccio e andiamo in sala.
“Mi potresti anche salutare...”dico aspettando una sua risposta.
“Sei talmente scema che mi vergogno di parlarti.” dice senza guardarmi.
“Che grande amica che sei!” dico scrollandomi il suo braccio da dosso.
“Ma stai scherzando? Secondo te, mi vergogno di parlarti?” mi chiede Martina.
“Non mi hai nemmeno guardata.” dico con un po' di delusione. Mi abbraccia.
“E ora sbrighiamoci altrimenti Marina ci uccide.” dice facendomi cenno di andare. Annuisco e scappiamo in aula. L'aula era chiusa. Oh, no.
“Chi bussa?” chiedo sottovoce.
“Tu, forza. Che aspetti?” dice Martina. Sinceramente, mi sarei aspettata questa risposta da lei. Busso.
“Entrate.” dice Marina ad alta voce.
“Ciao Marina.” diciamo io e Martina. Marina ci fa un sorriso ci fa cenno di sederci vicino a lei.
“Allora, prima di darvi i pezzi, vi ricordo che per molti di voi sarà il primo spettacolo canoro e vi do questi consigli: prima di tutto, siate sereni, disinvolti e sicuri di sé. Vi ricordate Angela?” chiede all'improvviso Marina.
“Certo! E' una forza quella ragazza!” dice Markus.
“Bene, sapevate che appena mise piede qui era insicura e aveva paura di salire sul palco? Bene, guardatela adesso: è un mito quella ragazza!” aggiunge la nostra insegnante di canto entusiasta. I nostri compagni iniziano a vociferare poi Marina alza la mano, segno di silenzio.
“Vedete? Non voglio che voi diventiate come lei, anzi. Voglio che voi prendiate esempio da lei per combattere i vostri punti deboli.” ci dice concludendo facendoci l'occhiolino. Marina prende delle buste e in ognuna di esse c'erano le canzoni che dobbiamo cantare e le distribuisce. Chissà cosa mi ha assegnato...Spero che non voglia ammazzarmi. Nella classe si sentono le urla di ragazzi e ragazze contente perché hanno ricevuto canzoni che volevano.
“Su, aprila!” mi fa Martina. La apro. Appena leggo il titolo, sento dei brividi corrermi per la schiena.
“Tu mi vuoi ammazzare, eh?!” chiedo a Marina.
“Guarda che non ti ho dato niente di male...”
“Hai ragione, mi hai semplicemente dato 'Give your heart a break', già quella canzone è un giochetto da ragazzi.”
“Ce la farai, niente è impossibile.”
“Tranne cantare le canzoni della Lovato.”
“Dai, ma se parti così è ovvio che alla fine va tutto a rotoli. Comunque tu canti quella canzone, che tu lo voglia o no.” dice Marina con voce dura. Si alza e va al piano con gli spartiti.
“Dai Charlie, sei la prima.” dice facendomi cenno con la testa. Deglutisco. Ma tra tante canzoni doveva scegliere proprio quella? Mi avvicino al piano. Martina mi da una pacca sul sedere. Marina inizia a suonare e poi inizio a cantare.
“No, troppo bassa.”
“Più alta?”
“Sì, che ti credi che Demi Lovato canti con tonalità così basse?”
“Lo chiedi ad una fan?”
“Bene, visto che sei una sua fan, impegnati. Ripetiamo.” Sospiro e lei riparte e mi fa continuare la canzone fino alla fine. Poi tocca a Martina, che doveva cantare una canzone di Vanessa Hudgens (Too Emotional) e poi gli altri. Passano le due ore, si torna a casa.
“Cosa fai stasera?” mi chiede Martina mentre scendiamo le scale.
“Mi rincretinisco con 'Give Your Heart A Break', nella speranza di farla decentemente.”
VAS HAPPEN BOYS – VAS HAPPEN BOYS. La suoneria dei messaggi.
“But where did you end up? I wait you on skype turtle :D (Ma dove sei finita? Ti aspetto su skype tartaruga. :D)” c'era scritto nel messaggio.
“E' lui?” chiede Martina prendendomi il telefono.
“Sì.”
“Ma ti manda ogni tanto qualche messaggio in italiano?”
“Me ne ha mandati due...Entrambi scritti una schifezza.”
“Li voglio vedere.”
“Perfetto, dammi il telefono.” Mi da il telefono. Apro la cartella con i messaggi con 'Turtle' e le mostro i due messaggi. D'improvviso iniziamo a ridere come due ubriache.
“Oddio, ma i suoi manager non lo controllano?” dice Martina per poi tornare a ridere. Faccio le spallucce.
“Rispondilo.”
“Va bene.” Clicco il tasto 'Rispondi' e scrivo:”You know I'm at sing lesson...Anyway I'm coming back at home. Kiss kiss your turtle. (Tu sai che sto a lezione di canto...Comunque sto tornando a casa. Kiss kiss la tua tartaruga).”
“Quel 'your' mi piace.” dice sorridendo.
“Non farti strane idee: non credo che molli una figa come Danielle per una vacca essiccata come me.”
“Stai zitta, niente è impossibile. E adesso avviamoci verso la metro, non vogliamo farlo aspettare ancora.” dice dandomi una gomitata. Arrivate in piazza, ci dirigiamo subito verso la metro, entriamo e dopo aver fatto qualche scala mobile, acchiappiamo la metro e ci sediamo. Arrivate alla nostra fermata, troviamo mio padre fuori la metro.
“Salve ragazze.” ci saluta sorridendo. Io gli corro incontro e lo abbraccio.
“Ciao papi, tutto apposto.” aggiungo.
“Salve, copio che ha detto: tutto apposto.”
“Ciao Marty, fatti abbracciare!” e anche Martina si unisce all'abbraccio. Mio padre prende il borsone di Martina (quella genia veniva a dormire da me), lo mette nel porta bagagli e poi entriamo tutti in macchina per tornare a casa.
“Avete finito i compiti?” chiede mio padre.
“Sì pa', ci mancano solo a me manca un esercizio di spagnolo e a Marti uno d'italiano.”
“Quando vai a casa devi fare la webcam con l'amico tuo?”
“Lui lo sa?” si gira Martina verso di me.
“Mi ha sgamata mentre stavamo su skype.” dico abbozzando un sorriso.
“Comunque la devo fare, mi ha anche mandato il messaggio.”
“Che ti devi collegare?”
“Sì e vuole conoscere pure Martina...” aggiungo senza rendermi conto delle conseguenze.
“LORO...ME...OH MAMMA!” inizia a urlare fin quando non arriviamo a casa. Perché? Perché gliel'ho detto? Appena entriamo, si toglie il giubbotto e butta lo zaino per terra e in un nano secondo si trova già davanti al monitor. Rido.
“Non ti eccitare altrimenti ti scambiano per un'inglese arrapata.”
“No.” dice facendo un musetto triste. Accendo il pc. Per la gioia di Martina, il computer aveva deciso che doveva essere lento. Quando si era caricato completamente, apro skype e gli mando la chiamata.
“HEY TURTLE!!” urla lui. Martina urla e salta per la casa.
“Sorry, one moment.” mi alzo, la prendo per un braccio, la metto sulla sedia e le do uno schiaffetto sulla guancia.
“Hey! Voglio capire cosa avresti fatto al posto mio...”
“Sarei morta...Cosa che ho fatto quando il tizio dall'altra parte mi ha beccato su skype e si è fatto dire da Anna come mi chiamavo.” Lui, tutto tranquillo faceva 'ciao' con la mano. Martina voleva morire. Bene, è giunto il momento di raccontarvi cosa è successo in precedenza. Siete pronti?

Il ragazzo dall'altra parte è...

  
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