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Autore: Dreams without Hope    27/01/2012    1 recensioni
I pensieri di Dave per Kurt.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mensa è affollata di studenti, ed è rumorosa, almeno credo.
Di preciso non saprei neanche dire quante persone ci sono, perché io vedo solo una persona in questa stanza, te, Kurt.
I mei occhi sono assuefatti della tua immagine, hanno bisogno di vederti, di mangiare ogni minimo particolare che incontrano sul loro percorso.
Non riesco a comprendere come questo sia successo, non riesco a capire perché io debba essere così attratto da te.
Ma ora l’ho capito e non posso negare il piacere che provo in questo momento, quando la mia unica gioia, l’unica cosa che mi permette di vivere sei tu.
Non sento nemmeno le voci intorno a me, quanto sono concentrato per trovare la tua.
Non è una bella voce, è troppo acuta e altezzosa, ma è la tua voce, e questo la rende perfetta.
Tu sei perfetto, dolce e generoso, coraggioso e forte, timido e innocente.
Dio non sapeva di aver abbandonato un angelo, quel giorno di tanti anni fa.
Scommetto non saresti qui, se se ne fosse accorto.
Per questo ringrazio Dio ogni giorno, per avermi fatto vedere la luce dei tuoi occhi limpidi e cristallini.
Ti sistemi la sciarpa intorno al collo con lentezza, cercando la perfezione in tutto, mentre il tuo sguardo vaga deciso sulla sala come ad urlare “ Volete fare una cosa così sciocca come impedirmi di essere me stesso ?”
È questo quello che ho sempre ammirato di te.
Sei forte.
Non avrai i muscoli, non sarai alto, forse puoi usare le tue unghie ben curate come arma, ma non ne sono sicuro, io le mangio.
Le mangio perché ho paura, ogni giorno, nascosto nel mio letto, che domani sarà il giorno della verità, sarà il giorno in cui i miei sentimenti non riusciranno più a essere nascosti e  mi porteranno sull’orlo del burrone.
Tu non hai affatto questo problema, tu sei forte.
Ti ho visto affrontare situazioni così difficili  di fronte alle quali anche i cosiddetti “uomini veri” sarebbero scappati.
Tu no.
Poi mi ricordo che molte delle tue sofferenze sono state a causa mia.
Non l’ho fatto senza motivo, questo no, ma è un motivo così stupido che mi vergognerei ad ammettere con chiunque, forse persino col mio peluche di dinosauro a casa.
La mia era vendetta, suscitata dalla gelosia e dall’invidia.
Ti odiavo perché tu vivevi serenamente la tua vita, perché hai la pelle di porcellana e gli occhi turchesi, per i tuo capelli morbidi, per il tuo fisico delicato ma contemporaneamente forte.
E ti amavo per gli stessi identici motivi.
Volevo te e volevo essere te contemporaneamente.
Ma se le persone che amiamo ci insegnano qualcosa, tu hai fatto di più.
Perché tu mi hai fatto vedere la vita, mi hai fatto capire cosa devo fare per essere felice, e io non lo sono Kurt, non lo sono da tempo.
Non è questo il giorno e il momento, ma ti voglio promettere, sebbene tu non lo saprai mai, che cambierò.
Sarò come te e spero che quel giorno sarai lì, Kurt, lo spero davvero.
  
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