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Autore: Nikki24    27/01/2012    2 recensioni
Non appena ebbe fatto due passi fu colpito da un immagine che lo lasciò schoccato: Izzy era lì sotto una coperta che dormiva abbracciato ad Axl, ed indossavano entrambi solo i boxer... passato il primo momento di shock e paralisi li trovò davvero adorabili raramente, si disse, aveva visto scene così dolci. Si precipitò alla sacca che s'era portato dietro alla ricerca di una matita ed un pezzo di carta per poi mettersi e ritrarre i due a modo suo.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un edificio fatiscente e decadente, situato in uno dei quartieri più degradati e poveri dei sobborghi di Los Angeles e proprio per questo costava poco. Vi era un solo bagno in tutto il palazzo, ma non era un problema perchè non essendoci inquilini nessuno lo usava mai. Percorrendo le scale rotte e vedendo pezzi di calce cadere dai muri non si poteva non avere l'impressione lampante del degrado e della povertà... l'impressione che stando in un posto del genere non si potesse essere felici, chiunque si fosse ridotto a prendere un locale in quel posto non poteva essere qualcuno contento della propria vita, giusto? Circondato da quel quartiere e da quelle pareti... sarebbe venuta pena per qualunque persona normale che si fosse ridotta a vivere in un posto del genere. Fortunatamente tutti gli “appartamenti” erano utilizzati come magazzini, ed è comprensibile visto che erano costituiti tutti nello stesso modo: un'unica grossa stanza con le pareti bianco sporche, senza servizi igenici o riscaldamento o altro... insomma era un prefabbricato di stanze vuote usate dai proprietari per scaricarvi qualunque cianfrusaglia di cui non avessero più bisogno.

Fino a che un gruppo di ragazzi con pochi soldi da spendere e tanti sogni non affittarono uno dei locali per usarlo come sala prove.

 

Duff continuava a fissare, a turno, prima la chiave argantata che teneva in mano e poi la porta di legno scadente che aveva davanti; la faccia arrossata per i sette piani di scale fatte a piedi, Slash dietro di lui si era appoggiato alle gionocchia per prendere fiato, Popcorn si era accasciato per terra imprecando contro quei dannatissimi scalini, Izzy si era appoggiato al muro pronto ad accendere la sigaretta che già teneva tra le labbra, Axl si limitava a respirare rumorosamente. -Apri quella cazzo di porta Duff!- gli strillò il riccio, con mano tremante spalancò la porta accompagnandosi con un “ta-dah!”. Era stato davvero fiero della sua scelta per la sala prova: vedeva grandi possibilità in quel posto... ma quando si girò vide che i suoi band-mates stavano guardando lo spazio a lui tanto caro con un espressione a metà tra il perplesso, il disgusto e il ribrezzo -Non potevamo proprio permetterci di meglio?- chiese in fine Izzy -Temo di no- risposero all'unisono Slash e il biondo bassista, il primo con voce incredula e il secondo stizzita. L'ossigenato varcò la porta e si fermò proprio nel centro della stanza con le braccia aperte -Non vedete come potrebbe essere magnifico?- esclamò un po' deluso, Axl lo seguì all'interno e con fare ironico gli battè una mano sulla spalla dicendo -Non succederà mai Duff, questo posto è uno schifo- -Già ma sarà meglio che ci sistemiamo al meglio se vogliamo combinare qualcosa- concluse Slash cominciando a portare dentro le borse di roba rubata che avevano raccattato per sistemare. Steve e Izzy si diedero subito da fare sistemando l'attrezzatura del batterista in un angolo, il riccio si unì pieno di entusiasmo e così prima che fosse notte avevano portato tutto dentro ed erano pronti a suonare, mentre il povero bassista insisteva a ripetere mogio mogio che loro non capivano il suo genio.

 

Un paio di settimane dopo quando arrivarono per provare trovarono Axl sdraiato dietro la batteria che dormiva, decisamente sorpresi svegliarono il cantante che si giusticò limitandosi a dire che dato che non aveva più un posto in cui dormire aveva eletto quella a sua nuova abitazione; facendo spallucce Slash, Steve e Duff si diressero verso i propri strumenti mentre Stradlin lanciava un occhiata di rimprovero al rosso ancora per terra.

 

Come casa era decisamente disfunzionale: il letto era il tappeto della batteria di Popcorn, l'unico bagno era tre piani sotto nel corridoio e la temperatura era sempre o da morir di freddo o da morir di caldo ma, abituato com'era ad arrangiarsi, questi pensieri non vennero nemmeno in mente ad Axl... lui si limitava a dormirci.

 

Una fredda sera di novembre Izzy s'intrufolò nella sala prove e trovò Axl che tremava, mentre dormiva, per il freddo intenso. Il moro sbuffò e scosse la testa convinto che il suo amico fosse completamente cretino per mettersi a dormire lì ma gli buttò addosso la coperta che aveva previdentemente portato con se, dopo si sedette con le spalle appoggiate al muro mettendosi a bere da una bottiglia di Jack Daniel's. Dieci minuti dopo Axl aprì lentamente gli occhi e si strinse addosso la coperta, guardò il chitarrista seduto di fronte a lui -Jeff che ci fai qui?-

 

Quella sera stessa Slash eveva perso il lavoro all'edicola e la sua coinquilina l'aveva quindi avvisato che dalla mattina dopo avrebbe dovuto cercarsi un nuovo alloggio, ricordatosi dove viveva il loro cantante pensò bene di traslocare anche lui in sala prove. La mattina dopo aprì la porta del prefabbricato per andare a dire ad Axl che pensava di mettersi anche lui a dormire lì. Entrò piano, in punta di piedi per non svegliarlo. Non appena ebbe fatto due passi fu colpito da un immagine che lo lasciò schoccato: Izzy era lì sotto una coperta che dormiva abbracciato ad Axl, ed indossavano entrambi solo i boxer... passato il primo momento di shock e paralisi li trovò davvero adorabili raramente, si disse, aveva visto scene così dolci. Si precipitò alla sacca che s'era portato dietro alla ricerca di una matita ed un pezzo di carta per poi mettersi e ritrarre i due a modo suo.

Qualche giorno dopo regalò il disegno ad Izzy, che aveva sempre mostrato di apprezzare come disegnava e trovando che, in fondo, dovessero tenerlo loro.

 

Era un edificio fatiscente e decadente, situato in uno dei quartieri più degradati e poveri dei sobborghi di Los Angeles e proprio per questo costava poco. Vi era un solo bagno in tutto il palazzo, ma non era un problema perchè non essendoci inquilini nessuno lo usava mai. Percorrendo le scale rotte e vedendo pezzi di calce cadere dai muri non si poteva non avere l'impressione lampante del degrado e della povertà... l'impressione che stando in un posto del genere non si potesse essere felici, chiunque si fosse ridotto a prendere un locale in quel posto non poteva essere qualcuno contento della propria vita, giusto? Circondato da quel quartiere e da quelle pareti... sarebbe venuta pena per qualunque persona normale che si fosse ridotta a vivere in un posto del genere. Fortunatamente tutti gli “appartamenti” erano utilizzati come magazzini, ed è comprensibile visto che erano costituiti tutti nello stesso modo: un'unica grossa stanza con le pareti bianco sporche, senza servizi igenici o riscaldamento o altro... insomma era un prefabbricato di stanze vuote usate dai proprietari per scaricarvi qualunque cianfrusaglia di cui non avessero più bisogno.

Fino a che un gruppo di ragazzi con pochi soldi da spendere e tanti sogni non affittarono uno dei locali per usarlo come sala prove.

 

Duff continuava a fissare, a turno, prima la chiave argantata che teneva in mano e poi la porta di legno scadente che aveva davanti; la faccia arrossata per i sette piani di scale fatte a piedi, Slash dietro di lui si era appoggiato alle gionocchia per prendere fiato, Popcorn si era accasciato per terra imprecando contro quei dannatissimi scalini, Izzy si era appoggiato al muro pronto ad accendere la sigaretta che già teneva tra le labbra, Axl si limitava a respirare rumorosamente. -Apri quella cazzo di porta Duff!- gli strillò il riccio, con mano tremante spalancò la porta accompagnandosi con un “ta-dah!”. Era stato davvero fiero della sua scelta per la sala prova: vedeva grandi possibilità in quel posto... ma quando si girò vide che i suoi band-mates stavano guardando lo spazio a lui tanto caro con un espressione a metà tra il perplesso, il disgusto e il ribrezzo -Non potevamo proprio permetterci di meglio?- chiese in fine Izzy -Temo di no- risposero all'unisono Slash e il biondo bassista, il primo con voce incredula e il secondo stizzita. L'ossigenato varcò la porta e si fermò proprio nel centro della stanza con le braccia aperte -Non vedete come potrebbe essere magnifico?- esclamò un po' deluso, Axl lo seguì all'interno e con fare ironico gli battè una mano sulla spalla dicendo -Non succederà mai Duff, questo posto è uno schifo- -Già ma sarà meglio che ci sistemiamo al meglio se vogliamo combinare qualcosa- concluse Slash cominciando a portare dentro le borse di roba rubata che avevano raccattato per sistemare. Steve e Izzy si diedero subito da fare sistemando l'attrezzatura del batterista in un angolo, il riccio si unì pieno di entusiasmo e così prima che fosse notte avevano portato tutto dentro ed erano pronti a suonare, mentre il povero bassista insisteva a ripetere mogio mogio che loro non capivano il suo genio.

 

Un paio di settimane dopo quando arrivarono per provare trovarono Axl sdraiato dietro la batteria che dormiva, decisamente sorpresi svegliarono il cantante che si giusticò limitandosi a dire che dato che non aveva più un posto in cui dormire aveva eletto quella a sua nuova abitazione; facendo spallucce Slash, Steve e Duff si diressero verso i propri strumenti mentre Stradlin lanciava un occhiata di rimprovero al rosso ancora per terra.

 

Come casa era decisamente disfunzionale: il letto era il tappeto della batteria di Popcorn, l'unico bagno era tre piani sotto nel corridoio e la temperatura era sempre o da morir di freddo o da morir di caldo ma, abituato com'era ad arrangiarsi, questi pensieri non vennero nemmeno in mente ad Axl... lui si limitava a dormirci.

 

Una fredda sera di novembre Izzy s'intrufolò nella sala prove e trovò Axl che tremava, mentre dormiva, per il freddo intenso. Il moro sbuffò e scosse la testa convinto che il suo amico fosse completamente cretino per mettersi a dormire lì ma gli buttò addosso la coperta che aveva previdentemente portato con se, dopo si sedette con le spalle appoggiate al muro mettendosi a bere da una bottiglia di Jack Daniel's. Dieci minuti dopo Axl aprì lentamente gli occhi e si strinse addosso la coperta, guardò il chitarrista seduto di fronte a lui -Jeff che ci fai qui?-

 

Quella sera stessa Slash eveva perso il lavoro all'edicola e la sua coinquilina l'aveva quindi avvisato che dalla mattina dopo avrebbe dovuto cercarsi un nuovo alloggio, ricordatosi dove viveva il loro cantante pensò bene di traslocare anche lui in sala prove. La mattina dopo aprì la porta del prefabbricato per andare a dire ad Axl che pensava di mettersi anche lui a dormire lì. Entrò piano, in punta di piedi per non svegliarlo. Non appena ebbe fatto due passi fu colpito da un immagine che lo lasciò schoccato: Axl era lì sotto una coperta che dormiva abbracciato ad Izzy, ed indossavano entrambi solo i boxer... passato il primo momento di shock e paralisi li trovò davvero adorabili raramente, si disse, aveva visto scene così dolci. Si precipitò alla sacca che s'era portato dietro alla ricerca di una matita ed un pezzo di carta per poi mettersi e ritrarre i due a modo suo.

Qualche giorno dopo regalò il disegno ad Izzy, che aveva sempre mostrato di apprezzare come disegnava e trovando che, in fondo, dovessero tenerlo loro.

***

Questo nella mia mente è il disegno di Slash (ma voi potete immaginarlo come volete)... in realtà lo ha fatto Galasty ed io la ringrazio per avermi fatto questo disegno che mi ha ispirato la storia... che in realtà è solo il mio modo per dirle grazie ^^ e grazie anche a chiunque leggerà questa cosa

   
 
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