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Autore: Hailie    09/04/2004    0 recensioni
In questa mia ff ho trasportato i miei personaggi preferiti nel celebre romanzo di Stevenson
Genere: Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Alizee

Era lì che faceva le pulizie per l'ennesima volta, del resto da quando viveva in quel immenso palazzo
non faceva altro che le pulizie; Tuttavia la ragazza non dava mai segno di ribellione ,anzi sembrava che le facesse piacere ma nessuno ne poteva avere la certezza, perchè l'unica cosa che sapeva fare era annuire agli ordini che le venivano impartiti, comunque le si poteva leggere negli occhi,i suoi tanto espressivi di un colre grigio caldo
Ormai era da 1 anno che stava al servizio di quella famiglia,famiglia era un pò una parola grossa per definire quelle 2 persone che ne erano propietari ovvero un ragazzo del quale lei non aveva mai fatto la conoscenza e suo padre molto cagionevole di salute ma allo stesso tempo forte e per questo non avrebbe mai potuto pensare che un giorno fosse MORTO!
Quando Kagome ebbe quella notizia aveva appena finito di lucidare l'ultima piastrella,aveva la fronte imperlata di sudore e le sue mani erano rosse e screpolate .
Vedeva una bara dove fu posto il corpo privo di vita del padrone,sembrava che non provasse nessuna emozione ,ne allegria o tristezza era rimasta immobile in quel salone tanto immenso e tanto scuro per via della pioggia, con il secchio pieno d'acqua nella mano sinistra e un panno di lino nella mano destra, po,i finalmente anche se con voce impercettibile disse " Grazie"
Lo stava ringraziando per averla accolta nel suo palazzo anche se doveva occuparsi delle faccende di casa ma a le non importava,avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di avere un tetto sopra la testa e poi di sua sorpresa venne a scoprire che aveva diritto anche a un tozzo di pane, un bicchier d'acqua ,una minestrina insipida e un letto! quello per Kagome era tutto ciò che avesse mai desiderato e perciò non avrebbe mai smesso di essergli riconoscente.
Ora il suo padrone era morto e di sicuro l'eredità sarebbe passata a suo figlio,quel ragazzo che lei non aveva mai conosciuto chissà se quel ragazzo era come il suo padre ,non vedeva l'ora di fare la sua conoscenza ma anche un pò di paura e se questo ragazzo l'avrebbe maltrattata?
Il giorno seguente Kagome si svegliò, come sempre, prima del sorgere del sole.
Si mise il suo consumato e sporco grenbiule sopra una maglia altrettanto consumata e una gonna abbastanza presentabile di un colore giallo pallido ,prese la scopa e cominciò a spazzare il pavimento,poi lo lavò,spolverò gli angoli dei muri aiuatata da una scala piùttosto traballante e infine preparò la colazione.
Qualche minuto dopo dei rumori attirarono l'attenzione della ragazza che presa dalla curiosità si precipitò a vedere di che si trattava : era tutta la servitù che usciva dal portone principale munita di valige ,di certo lei non avrebbe mai chiesto loro cosa avessero intenzione di fare era troppo timida per farlo ma si accorse di non avrne il bisogno poichè ascoltò il discorso di due domestiche
" Io di certo non rimango qui a servire un bamboccio di soli 17 anni non è ancora maturo per assumersi questa responsabilità e se poi non ci pagasse?"
" Hai perfettamente ragione me ne vado anch'io ,in famiglia ho molti problemi non posso permettermi di non esser pagata "
Tutta la servitù se ne andò e ne rimase solo lei e il maggiordomo .
Kagome si guardò in torno non c'era più anima viva ma le non aveva alcun intenzione di andarsene avrebbe continuato a far la serva anche senza esser pagata, i soldi non le servivano a nulla aveva perso tutta la sua famiglia
e ora era sola.
Ora lo sguardo della ragazza si posò sulla grande finestra e ne osservava le gocce di pioggia che continuavano a cadere ,sembrava che anche il tempo soffrisse per la perdita del padrone,poi dei passi felpati ma da lei percettibili
la distrassero da i suoi pensieri,così si voltò per vedere chi era.
" E tu.? non te ne vai?? "
La ragazza riuscì finalmente a vedere in volto il ragazzo che ora era vicino a lei.
Lo squadrò bene ,aveva dei lunghi capelli neri ,dei profondi occhi scuri con una sfumatura violacea ,molto alto e nel viso vi era maracata maturità anche se si capiva benissimo che aveva 17 anni ,indossava una camicia bianca completamente sbottonata infatti si poteva vedere i pettorali e dei pantaloni neri .
Kagome ra rimasta imbambolata a fissarlo,lui se ne accorse e aggrottò lo sopracciglia poi urlò
" Ei stupida hai sentito la domanda che ti ho rivolto?!!"
Quel rimprovere fece spaventare la ragazza che chiuse li occhi e con un filo di voce rispose
" mi scusi......perdonatemi.."
Questa risposta fece irritare ancora di più il neo padrone di casa che le urlò ancora più forte
" Non era questa la risposta che volevo sentire!!!!! ora per favore rispondimi!!!"
La ragazza annuì e sempre con la sua voce debole disse
" no....non voglio andarmene,anche se lei non può pagarmi io rimarrò qui"
Il ragazzo la guardò con sguardo gelido tanto da far venire i brividi a Kagome che fece dei passi indietro
di sicuro era molto irrascibile quasi l'opposto di suo padre però non l'aveva ancora picchiata e questo per lei era già un buon segno.
Il ragazzo si avvicinò a Kagome ,quest'ultima fece un altro passo indietro e andò a sbattere contro un comodino
" Tu rimarresti qui anche senza esser pagata !!!!?"
Kagome lo guardò spaventata
" Vuoi rispondermi maledizione!!"
Gridò il padrone in preda alla collera kagome tremò leggermente e riuscì a prendere un pezzo del suo poco coraggio per rispondergli
".....Sì "
Il ragazzo la guardò le sollevò il viso con un dito facendo tremare Kagome ancora di più dalla paura infine disse
" Come ti chiami..?"
" M...mi chiamo ....Kagome signore ,Kagome Higurashi.."
Il ragazzo le lasciò il viso ,Kagome si accasciò seduta a terra per la paura
" Kagome dici..come vuoi, puoi restare comunque tu verrai pagata ugualmente di questo se ne occupere il mio maggiordomo "
Il ragazzo volse un'occhiata al maggiordomo che annuì ,Kagome era sorpresa le aveva dato il permesso di resatre e in più l'avrebbe anche pagata infondo non era malvagio
" G..grazie Signore"
Il volto della ragazza fu rigato da una lacrima era rimasta sollevata di esser stata picchiata ,Il ragazzo la guardò e poi le disse
" Senti ragazzina mettiamo in chiaro una cosa...d'ora in avanti tu non mi chiamerai Signore ma Signor Inuyasha questo è il mio nome d'accordo"
Kagome annuì ora sapeva il nome del suo nuovo padrone era Inuyasha nome strano ma abbastanza carino
" Bene...seconda cosa: io odio le ragazze che piangono ok? osa piangere un'altra volta e ti ritroverai in mezzo alla strada"
Kagome annuì nuovamente e con la mano sinistra si pulì il viso rigato dalle lacrime non doveva più piangere o almeno davanti al suo padrone non poteva permettersi di stare in mezzo alla strada senza denaro sì ma non in mezzo alla strada .
Inuyasha si avviò verso la sua stanza ma prima disse un cosa al maggiordomo una cosa che fece rimanere Kagome di stucco Inuyasha le voleva dare una stanza tutta sua
" Venga le mostro la sua nuova stanza"
Le disse il maggiordomo
" G..grazie lei è troppo buono con me"
Inuyasha si voltò subito e la guardò con aria malvagia
" Senti io ti dò una camera semplicemente perchè non voglio che la mia unica serva muoia assiderata del resto quella in cui stavi er auna cantina no? e poi chi farebbe le faccende di casa? è chiaro!!! non voglio che tu mi ringrazi "
Kagome annuì ,non le interessava di sentirsi dire ciò l'importante e che ora aveva una camera tutta sua,così seguì il maggiordomo che la condusse nella nuova camera.

CONTINUA ...

  
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