© Steve McCurry
Lapide di uno sconosciuto
Calde mani di piombo,
con echi neri tra le dita,
oh madre! hanno accompagnato
alla sua fossa d'eterno pianto
oceanico
quest'anima denudata, offesa,
derubata, spezzata!
Oh madre, madre,
dolce madre che hai perso
il colore della tua veste
d'amore,
l'odorosa sottana rifugio
del mio infantile petto colmo
di sussulti,
riesci a leggere il mio nome
sotto i turchesi flutti del mistero?
Se ignote livree d'armi
non hanno calpestato ancora
le tue braccia ormai serrate,
se non l'hanno ancor tutte
velate di menzogna,
madre mia, dolce madre
di rapaci piazze che nel tuo cuore
han sostituito i saporiti giardini
d'aranci,
Oh, grida! --
ancora e per sempre, lo strazio
degli occhi insonni, e del nome scomparso.