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Autore: Clarance    27/01/2012    4 recensioni
Una normale passeggiata finché..
Genere: Horror, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sto facendo una passeggiata. L’imbrunire, è sempre un bel momento, per camminare. Un posto dove amo passare, in queste occasioni, è un grande viale alberato: i rami dei grandi arbusti che affiancano i lati della strada si intrecciano sopra di me come se fossero uniti. In primavera ed autunno, è uno spettacolo da non perdere.

Ho le cuffie nelle orecchie ed ogni tanto mi diverto ad accennare le parole dei brani musicali che sto ascoltando. Mi guardo intorno: è davvero una bella serata e, come al solito, in giro non c’è quasi nessuno. Il freddo, non è molto apprezzato. Non importa, non sanno che si perdono.

Abbasso lo sguardo per cambiare canzone; una folata di vento gelido, mi scompiglia i capelli. Conclusa l’operazione, rimetto gli occhi sulla strada. A meno di una ventina di metri da me c’è qualcuno. Non lo avevo visto. Un moto di stupore misto a soggezione mi colmano.

L’individuo rimane fermo. E’ completamente coperto di nero. Anche il volto.. Non riesco ad intravedere i suoi occhi ed, anzi, più passano i secondi meno mi sembra qualcosa di umano. Rigido, impalato, puntato verso di me.

Senza rendermene conto faccio un passo indietro e rabbrividisco: sarà il vento, la causa del gelo che mi sta invadendo pian piano le ossa?

La figura è immobile. Silenziosa. Come se non ci fosse mai stata. Come se non fosse realmente lì.

Perché il cuore mi batte in maniera così accelerata?

L’ombra mi fissa. Mi scruta. Senza occhi. Senz’anima.

Un'altra folata di vento. Mi copro il viso.

Poi non c’è più.

Inizio a correre, il più veloce possibile. Non ti fermare, ho detto non ti fermare! Curvo, svolto, improvvisamente tutti quei rami mi sembrano una gabbia o ,peggio, una tomba. La mia tomba. Sto sudando freddo, non sento più i piedi.

Esco dal viale, davanti a me c’è una strada, prima che quest’ultimo riprenda il proprio percorso. E’ trafficata, sono al salvo.

Improvvisamente, riprovo quella sensazione di gelo. Sento una brezza delicata sfiorarmi il collo.

Chiudo gli occhi.

  
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