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Autore: Ambrina777    28/01/2012    0 recensioni
Questa storia fa parte della serie "On American Roads" ed è ambientata dopo la morte di Bobby, nel tragico periodo in cui i Winchester devono affrontare, da soli il vuoto che la morte del loro caro Bobby gli ha lasciato nei cuori.
Spero vi piaccia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Bobby, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione
- Questa storia fa parte della serie 'On American Roads'
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Era già qualche giorno che Alex provava a rintracciare Bobby, ma il suo telefono risultava sempre spento, quando d’improvviso dopo uno dei tanti tentativi, il cellulare iniziò a squillare.
Dopo pochi squilli una voce maschile rispose.
“Bobby! Finalmente! Ti ho cercato per settimane!”
“mmmhh...no.... Alex?.. “
La ragazza rimase per qualche istante perplessa, controllò sul cellulare il numero che aveva chiamato, era giusto.
“Sam?... passami Bobby devo parlargli..”
Il giovane Winchester rimase impalato, non sapeva cosa dirle, fino a poco prima aveva litigato proprio con suo fratello su quel momento che sarebbe arrivato.
“.. non.. “
“Sam, per favore.. devo parlarci, digli di mollare qualsiasi cosa stà facendo!”
“.. Alex.. non posso... Bobby..”
La voce iniziava a tremolare.
“Senti va bene … fa lo stesso... tanto tra poco sarò comunque da voi... digli però che si liberi perchè devo assolutamente parlargli!”
La ragazza attaccò la telefonata e accellerando la sua nuova Mustung, sfrecciò sulla strada per dirigersi verso la casa provvisoria di Bobby.

Sam guardò perplesso il telefono che aveva in mano.
“Che voleva?!”
Dean era più scontroso del solito, non voleva spiegare a nessuno che la persona che gli aveva fatto da padre negli ultimi anni era morto, figurarsi ad Alex.
“Ha detto solo che deve parlare con … Bobby...”
Poi dopo una pausa in cui Sam gettò il telefono nella sacca sul tavolo, continuò.
“... viene qui..”
Dean alzò gli occhi al cielo, il momento che non voleva affrontare stava correndo su una Mustung del 2008 diritto verso di lui.
“Ha il diritto di sapere... era attaccata a Bobby quanto.. se non più di noi..”
“Già e cosa le vuoi dire! Che a causa nostra è morto!?”

Il rombo della Mustung tuonò al di fuori del capanno, Dean era sul retro, la vide arrivare, ma non le andò in contro come avrebbe fatto in un altra situazione, rimase semplicemente fuori dalla sua vista.
Non la voleva affrontare, non voleva esser lui a spezzarle il cuore, l’aveva già fatto fin troppe volte, ma più di tutto non voleva dirglielo per non dover affrontare quella realtà.

La cacciatrice s’infilò nella casa senza bussare o chiedere permesso.
Sam la aspettava seduto su una sedia, lo sguardo era assente, triste.
La ragazza si guardò un pò in giro, nessuna presenza del burbero uomo che aveva considerato come uno zio e forse molto di più.
“Sam.. “
Lo sguardo della ragazza iniziava ad inquietarsi, nell’aria sentiva che c’era qualcosa che non andava, ma ancora non riusciva ad inquadrarla.
“Dov’è Bobby?... Stò seguendo un caso e ho bisogno del suo supporto..”
Sam si decise a guardarla, gli occhi erano velati dalle lacrime.
La ragazza lo guardò sconvolta.
“Sam! Cos’è successo?!”
Gli occhi perlustravano ancora la casa alla ricerca di Bobby o di Dean.
Sam ancora non le rispondeva, stava cercando le forze per dirglielo, ma un nodo alla gola gli impediva di parlare.
La ragazza si avvicinò all’amico, gli era praticamente di fronte, quando con un ultimo sguardo Sam le fece capire che Bobby non c’era.
“Cosa vuoi dire scuotendo la testa?!”
La ragazza doveva aver capito, perchè una lacrima le scese silenziosa su una guancia.
Tra le lacrime ormai incontrollabili Sam mandò giù il nodo e le parole gli uscirono.
“... Bobby.. non c’è più...”
Quattro parole, che entrarono nel cervello della ragazza per non lasciarlo mai più.
Le articolazioni cedettero e cadde in ginocchio con un sonoro tonfo.
La testa tra le mani, nessun suono uscì dalla sua bocca, nessun movimento come se la ragazza si fosse pietrificata in quella posizione.
La ragazza stentava a respirare tanto il nodo che aveva in gola le faceva male.
La soffocava togliendole ogni possibilità di vivere, ma adesso era l’unica cosa che voleva.
Morire.
L’unica possibilità che vedeva per il suo futuro. La morte.

Sam, le posò una mano sulla spalla e un pianto irrefrenabile riempì la stanza vuota.
Sam l’avvicinò a se, l’abbracciò per consolarla e per essere consolato, anche lui aveva bisogno di sfogarsi e adesso la sua amica di sempre era lì.

Dean rimase fuori per tutto il tempo, appoggiato dietro la porta, gli occhi chiusi e i denti stretti dalla rabbia e dal dolore.
Ascoltò la conversazione e quando sentì suo fratello pronunciare quelle parole, sentì il suo cuore spezzarsi.
Nuove lacrime solcarono quel viso segnato dalle cacce e dalla morte.

“Perchè?... perchè mi fai questo?!”
La richiesta disperata di Dean non ebbe risposta, il cielo che scrutava in cerca di una risposta si era fatto grigio e le prime gocce di pioggia iniziarono a scendere, per ricoprire ogni cosa.
  
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