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Autore: Frosba    28/01/2012    4 recensioni
 
- Arrivo a casa. Voglio piangere mai il mio fottuto orgoglio non me lo permette. Vorrei prendere il silenzio che ho dentro,
dirti che ti amo e che il mio cuore è ormai tuo. -
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Song-Fic Caskett'
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Ho sentito questa canzone in sottofondo ad un video su youtube e ho deciso di farci sopra una song-fic, niente pretese, solo il gradimento di una recensione.

Comunque la canzone è questa e vi consiglio di ascoltarla leggendo: http://www.youtube.com/watch?v=NL7TITvwV-k

Good, Love, Enjoy.

LadyLove99

 Volevo dirti che ti amo

Pensieri Kate.

Pensieri Castle.

 

Dal rumore del mondo,
dalla giostra degli attimi,
dalla pelle e dal profondo,
dai miei sbagli soliti.

 Stiamo camminando verso l’ascensore. Entriamo. Le porte si chiudono mi guardi un attimo.

- Kate devo parlarti –

Mi dici quasi sottovoce. Ti avvicini a me. Mi accarezzi la guancia. Le porte si aprono e io corro via.

 Dal silenzio che ho dentro,
e dal mio orgoglio inutile
da questa voglia che ho di vivere
volevo dirti che ti amo
volevo dirti che sei mio
che non ti cambio con nessuno
perché a giurarlo sono io
volevo dirti che ti amo
perché sei troppo uguale a me

 Arrivo a casa. Voglio piangere mai il mio fottuto orgoglio non me lo permette. Vorrei prendere il silenzio che ho dentro, dirti che ti amo e che il mio cuore è ormai tuo.

quando per niente litighiamo
e poi ti chiudi dentro te
da ogni mio fallimento
dal bisogno di credere
da un telefono del centro
dalle mie rivincite
dalla gioia che sento
e dalla febbre che ho di te
da quando mi hai insegnato a ridere

 Sono da due giorni che non vengo al distretto. Non ho il coraggio. Cammino in centro. Su una vecchia cabina del telefono. Una manifesto sopra di essa: c’è una mia foto e sotto un messaggio: cerco l’unica donna capace di darmi sempre le rivincite, di farmi gioire dentro ad ogni sguardo e di essere capace di venire la febbre anche d’estate, la donna a cui IO ho insegnato a ridere, la donna che mi ha rubato il cuore.

volevo dirti che ti amo
volevo dirti sono qui (io sono qui)
anche se a volte mi allontano
dietro ad un vetro di un taxi


Ora sono che io voglio dirtelo. Voglio dirti ti amo.

Guardo davanti a me. Ti vedo. Corro più forte che posso. Ma tu prendi un taxi e scompari nel traffico di New York.

E’ ancora una volta un vetro ci separa.

e questo dirti che ti amo
è la mia sola verità (sola verità)
tu non lasciarmi mai la mano
anche se un giorno finirà
da ogni angolo dell' anima
dalla mia fragilità
da un dolore appena spento
da questa lettera

L’unica verità è che ti amo.

 Prendo anch’io un taxi. Dico al tassista di portarmi a casa tua. Quando arrivo dentro non c’è nessuno. Always. Non dirmi che era solo una parola al vento. Non capisci la fragilità e il mio dolore. Provo a chiamarti. Non rispondi. Prendo un foglio e una penna dalla tasca, incomincio a scrivere una lettera per te.

volevo dirti che ti amo
volevo dirti che sei mio (che tu sei mio)
che non ti cambio con nessuno
perché a giurarlo sono io
volevo dirti che ti amo
volevo dirti sono qui (io sono qui)


‘ Ti amo e sarà mio per sempre. A fan culo tutti: io non ti cambierò mai. ‘

La leggo veloce. Corro subito giù. Stai salendo su un taxi. Parti. Ti inseguo.

Finalmente ti fermi.

Corriamo l’uno verso l’altro. Ci baciamo. In un sussurro ci diciamo ‘ Ti amo ‘

- Perché sei andato via? –

- Io non sono andato via. IO sono qui. Nel tuo cuore e lo sarò per sempre –

Un altro bacio. Saliamo veloce per le scale.

E’ finalmente ci diciamo (fisicamente) quel maledetto ti amo.

 

The End


 

 

   
 
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