Notte, a Campo Wawanakwa.
Notte così scura, che pensava di poter nascondere qualunque cosa.
Qualunque cosa .. O chiunque cercasse anche solo un minimo di intimità.
Come il povero Brick McCarter, concorrente della quarta edizione del Reality Show ‘A Tutto Reality’.
Il ragazzo sedeva alle estremità dell’ex ‘Molo della Vergogna’, e sembrava avere un’aria piuttosto triste, fino a quando una voce familiare non lo fece voltare di scatto.
- Ciao, Bricco di Latte! -
Una ragazza bionda, sua coetanea, lo aveva chiamato.
Con un soprannome a dir poco imbarazzante, certo, ma lo aveva chiamato.
- Ah .. Ciao Jo .. Scusami, non è serata! -
- Perché? Ti senti più rammollito del solito? Hai paura di venire schiacciato da una donna? O forse .. Hai capito di essere, una donna? -
- Jo, ti prego! Ti ho detto che non è serata! -
La bionda lo guardò, incuriosita. Quando mai Brick si rifiutava di discutere con lei? Gli si avvicinò un po’ di più, fino a sedersi sul bordo del molo su cui il ragazzo era seduto, proprio accanto a lui.
- Avanti, sputa il rospo! -
Lui la guardò.
- Eh? -
- Che cosa diavolo è successo per ridurti così? Abbiamo anche vinto la sfida di oggi! -
- Ah, tu intendi .. Quello .. Ehm .. -
Tentennò. Forse non era la cosa giusta da fare, dirglielo. Come diversivo lanciò un sassolino nell’acqua che gli sottostava, scatenando però la furia di un pesce geneticamente modificato che per poco non gli azzannò una gamba.
- AH!! -
Esclamò, poi tentò di ritrovare la calma, posizionando piano i piedi in modo che altri eventuali amichetti del pesce di poco prima lo lasciassero in pace.
- Non lo so, Jo, è che .. -
- Avanti, parla! -
- Insomma .. La sfida di oggi .. -
- Sì? L’abbiamo vinta, e allora? Volevi far vincere quei mammalucchi della squadra avversaria? -
- No! Ehm, ecco .. Abbiamo vinto, sì, ma io? Io cosa ho fatto per farci vincere? -
La ragazza prese a guardarlo in maniera strana. Era vero, non era stato molto utile, ma c’erano state molte altre occasioni in cui si era dimostrato un valido elemento per la squadra.
- Ciò che hai fatto non conta, quel che conta davvero è essere arrivati primi ed aver schiacciato gli avversari! Non te l’hanno insegnato, nell’esercito? -
- Beh, veramente nell’esercito si insegna a salvare i civili e mettere il bene degli altri prima del tuo .. -
- Oh. Beh, comunque abbiamo vinto! Sei in un reality, se non vinci ci fai solo brutta figura, senza contare che puoi dire addio al premio per cui sudi tanto in ogni sfida! -
- Sì, però .. Io non ho fatto niente per poter vincere! -
Forse Jo non capiva. Forse Jo non avrebbe potuto capirlo in ogni caso.
- Lo sai perché sono entrato nell’esercito? -
Le chiese poi, suscitando la sua curiosità.
- Perché a scuola andavo male! Non riuscivo a combinare nulla, e così .. I miei mi hanno spedito a quel campo! Non bisognava studiare, solamente agire! E sono riuscito, più o meno, a combinare qualcosa! .. Ma quando si tratta di usare il cervello, purtroppo .. Non riesco mai ad evitare le figuracce! Come .. Nella sfida di oggi, d’altronde .. -
Jo lo ascoltò, guardandolo. Non pensava che Brick potesse pensare certe cose.
A dire il vero, secondo lei Brick non pensava e basta, ma quelli erano dettagli inutili e trascurabili.
- Mh. -
Disse la ragazza. Silenzio per un po’, poi anche Jo si mise a fissare il molo vagamente illuminato dalle scorie tossiche.
- Lo sai .. Perché mi vesto e comporto così? -
Brick si voltò verso di lei, non credendo alle proprie orecchie.
Voleva parlare davvero con lui? Non lo sminuiva, o chissà cos’altro?
- Beh, no .. Ma guarda .. Che tu vai benissimo come sei! -
- No, non è affatto vero! -
Sbottò lei.
- Io .. Una volta ci avevo provato .. Ad essere carina e femminile. Ma non è andata bene. Non è andata bene per niente. -
- Spiegati meglio! -
- Che c’è da spiegare? Volevo farmi carina per il primo giorno di scuola e invece .. Dire .. Che alla mia vista le finestre della scuola e qualsiasi cosa fosse fatta di vetro si rompesse, è dire poco! -
Lei sospirò, mentre sul volto di lui si dipinse un’espressione compassionevole.
- Oh io, beh, non immaginavo che .. -
- Non ho bisogno della tua compassione! -
Lo guardò, poi si voltò nuovamente.
- Non ho bisogno della compassione di nessuno! -
Silenzio per un po’, in cui entrambi i concorrenti non dissero o fecero nulla, poi il ragazzo si azzardò a dire qualcosa.
- Comunque non hai motivo di prendertela per certe cose! Voglio dire .. Ognuno è come è! E .. -
Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò la ragazza a pochi centimetri dal viso, che gli teneva la maglietta con le mani, guardandolo dritto negli occhi.
- Senti un po’, Bricchetto .. D’accordo che siamo in un Reality Show .. Ma ti ho detto che non ho bisogno della tua compassione, è chiaro? -
Si fermò un secondo.
- E poi .. Un’altra cosa. Quello che ti ho detto non deve uscire dalla tua boccuccia, è chiaro? Sono stata abbastanza convincente? -
Continuò a tenerlo per la maglia, mentre quello la fissò, poi assentì, non spaventato, diciamo ‘intimato’.
- C-Certo! Tranquilla! -
Lei lo guardò per qualche istante, poi lo lasciò, mantenendo comunque uno sguardo intimidatorio, anche se forse, nel suo profondo, anche lei era un po’ imbarazzata.
- Hmpf! Bene! Allora ci vediamo domani, bricchetto! E piantala di piangerti addosso, che ti voglio carico per domani! -
E detto questo, la bionda si allontanò, tornando nel dormitorio, mentre Brick la guardava andare via, come scosso.
Chi l’avrebbe mai immaginato, pensava, che lui e Jo potessero essere tanto simili? 






___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Tornataaaa! Con un Pairing che mi ha conquistata sin dal loro primo sguardo. Brick e Jo! 
Non so quanti di voi li conoscano, comunque spero vi sia piaciuta! Se sì fatemelo sapere con una recensione, io ho cercato di azzeccare i loro caratteri al meglio che potevo! >__< 
See ya!