29/01/2012
2 recensioniour
project.
Era una calda domenica di luglio. Fu un raggio di sole che penetrava dalla finestra a svegliarmi.
Restai sul letto ancora qualche minuto, non avevo troppa voglia di alzarmi. Pensai a come potevo passare la mia giornata.
Andare insieme a Valentina in centro era una delle tante idee che mi giravano in testa, anche se probabilmente lei aveva già programmato la sua giornata, ne ero abbastanza sicura.
Mi alzai lentamente, mi vestii, andai in bagno ed infine in salotto.
«Buongiorno!» urlai.
«Buongiorno tesoro. Ti preparo la colazione?» mia mamma stava guardando la tv.
«No, faccio io.» risposi. Mi guardai intorno.
«Dov’è papà?»
«Oh, è andato… un attimo fuori.»
Mentre preparavo pane e nutella pensai al progetto che ci eravamo fatte io e Valentina.
Questo consisteva in un viaggetto di almeno una settimana a Londra, il nostro sogno
Sarebbe stato magnifico girare per quella meravigliosa metropoli, fare shopping, vedere il Big Ben, andare negli Starbucks e, chissà, magari incontrare i nostri idoli?
Già, i One Direction. Immaginai il nostro incontro: gli avremmo abbracciati, gli avremmo chiesto un autografo e…
«Kate? Kate?» mia mamma mi svegliò da quel sogno a occhi aperti.
«Oh, sì, che c’è?»
«Mi hai ascoltata? A cosa stavi pensando?»
«A niente, ero sovrappensiero. Puoi ripetere?»
«Io e papà ieri sera stavamo pensando a quello che ci hai detto. Sai, di mandarti a Londra.» sospirò.
«Ah sì?» dissi, fiduciosa.
«Sinceramente io l’ho trovata un’idea folle. Una settimana da sole a Londra? E’ una città grande, non so… io non ne ero affatto sicura.» aprii la bocca
ma continuò il suo discorso senza lasciarmi il tempo di controbattere.
«Comunque, è vero che ormai hai 17 anni e, beh, quest’anno sei anche andata molto bene a scuola. Ne abbiamo parlato molto, io e papà,
ho chiamato anche Claudia ed è andato a comprare i biglietti per il volo. Partirai tra due settimane e ne starai a Londra tre. Abbiamo trovato una
buonissima offerta per un Hotel vicino al centro e…» non riuscì a continuare perché la stavo soffocando con un abbraccio da orso.
«GRAZIE, GRAZIE MILLE!» non facevo altro che urlarle.
«Oh, figurati, però così non mi lasci respirare!» mollai la presa per farle prendere fiato.
Avevo le lacrime agli occhi dalla gioia, non ci potevo credere. Sarei andata a Londra. LONDRA, LONDRA, LONDRA.
Buonsalve(?).
Spero che come primo capitolo vi piaccia, anche se a me non convince per niente a esserne sincera e.e
Mi è venuta voglia di scrivere FF a mo’ di leggerne, quindi ho pensato di iniziarne una così LALALA.
Il titolo non è scritto alla cazzo, quelle parole verranno dette anche nella Fan Fiction, non so come e nemmeno quando ma prima
o poi spunteranno fuori lol.
Non ho la più pallida idea di come continuerò questa storia, ma spero di riuscirci c:
Recensite, mi raccomando :)
Keti :3