Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: KoreW    29/01/2012    2 recensioni
storia scritta in un momento di crisi di ispirazione, mi ha portato non pochi problemi, ma desso la pubblico perchè ci tengo molto.
ci tengo molto perchè parla di una madre e di un figlio, del cuore grande di quella donna che è un pò nascosta dagli avvenimenti che la Row ci narra.
quella donna che, in fondo, ha aiutato Harry e che amava troppo suo figlio per abbandonarlo al Signo Oscuro.
la storia di quella donna è scritta in questa piccola One-shot e spero vogliate almeno aprire i file per capire che realmente era Narcissa Black.
Quante cose erano cambiate nel tempo e quante ancora sarebbero cambiate.
In peggio?
Non avrebbe sopportato altro dolore.
In meglio?
Lo sperava vivamente, non aveva mai augurato a suo figlio un futuro così; per Draco lo voleva felice e roseo.

recensite, se vi va.
Baci,
Alyssia98
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                               Narcissa Black: le cœur d'une mère
                                                                                           
Era una calda mattina di maggio e su Malfoy Manor il sole brillava radioso, riflettendosi sui vetri delle grandi finestre ecreando un miscuglio di colori arcobaleno.

Nel giardino antistante la proprietà, una donna, dall’aspetto ancora giovane e bello, era inginocchiata sull’erba e teneva per le piccole braccia un bimbo di appena undici mesi.

Nel grande prato verde spiccava l’abito blu della donna, che incitava amorevolmente il figlio a compiere i primi passi verso l’austera figura del padre di fronte.

- Forza, Draco, vai da papà- gli mormorava, con una voce affettuosa e piena di calore.

Il padre, intanto, si era piegato leggermente in avanti;  aveva messo su un sorriso radioso e tendeva le braccia verso il figlio, pronto ad accoglierlo non appena lo avesse raggiunto.

Il bambino si muoveva incerto, guidato dalle braccia della madre che teneva ben salde le sue manine. Era biondo con gli occhi color del ghiaccio e gli mancava ancora qualche dente, agli occhi dei neo-genitori era il bambino più bello del mondo.

Quando la mamma lo lasciò, una piccola folata di un leggero venticello primaverile lo fece barcollare e stava per fargli perdere quell’equilibrio, già precario, che aveva conquistato. Il padre, come scosso da una forza involontaria, lo afferrò prontamente, evitando così una brutta caduta al figlio.

- Oh, Draco!- disse il padre, stringendolo un po’ di più a se. – Adesso torna dalla mamma- gli disse e lo lasciò libero di camminare fino a raggiungere la madre poco lontano da lui. Il piccolo si muoveva a passi incerti verso la madre che gli sorrideva affettuosa, i lunghi capelli biondo-castani le ricadevano lisci fino alla vita e una collana con un diamante le pendeva dal collo e brillava alla luce del sole. Il bimbo stava percorrendo quella breve distanza con le braccia del padre pronte a sorreggerlo e quelle della madre pronte ad afferrarlo una volta arrivato. Barcollava, ma una volta arrivato a destinazione la donna lo accolse con un caloroso abbraccio.

- Bravissimo, Draco!- gli disse e gli diede un piccolo bacio sulla fronte. – Hai visto, Lucius?-

- Certo, è il mio piccolo ometto! Adesso devo andare, Narcissa, tornerò questa sera, non mi aspettare, credo che farò tardi- le disse, un velo di preoccupazione in volto. Stava per affrontare una cosa più grande di lui. Stava per vendere le persone a lui più care.

Ma questo, Narcissa, e benché meno il piccolo Draco, non potevano saperlo.

- Okay, non preoccuparti, se devi andare vai- gli disse la moglie e il marito si congedò.

Il piccolo, intanto, guardava il padre allontanarsi con  due grandi occhioni tristi, da dove stavano per fuoriuscire delle piccole lacrime, fino a quando non vide un piccolo scintillio vicino al piccolo laghetto sul retro della villa. Si avvicinò all’acqua cristallina barcollando, seguito dalle braccia protettive della madre attorno al suo corpicino e si sedette sull’erba umida del giardino. Prese un piccolo sassolino e lo strinse debolmente tra le piccole dita. Rimirava con un espressione curiosa quel piccolo sassolino trasparente dove la luce creava dei riflessi colorati.

Guardò la madre con un sorriso e notò la somiglianza del sassolino con il diamante che portava al collo.

- Ma… ma… mamma… - pronunciò, incespicando un poco con le parole. – Dia… mante… -

- Cosa, amore?- la donna sembrava non capire. Il piccolo le tese il sassolino e glielo mise tra le mani e indicò il suo ciondolo.

- Dia… mante!- disse con tono giocoso e Narcissa sorrise.

- Grazie, tesoro!- era il dono più bello che il suo piccolo bimbo le potesse mai fare. Era pur sempre un piccolo e inutile sassolino, ma glielo aveva offerto con il cuore e per lei valeva come il diamante per il quale il suo piccolino lo aveva scambiato.

                                                                       ***     

Adesso quella donna era seduta di fronte alla finestra.

Rimirava quel giardino, ormai incolto, e si lasciava cullare dai ricordi di quello che una volta era stata la sua felicità.

Quel giorno, di tanti anni or sono, ella non poteva sapere che suo marito aveva venduto suo figlio al Signore Oscuro.

Il suo Draco, il suo piccolo Draco.

Aveva solo pochi mesi quella volta, eppure era già stato dato all’Oscuro Signore come pegno di fedeltà.

Non aveva potuto fare niente per impedirlo.

Nessuno glielo aveva detto e non poteva ribellarsi, aveva dovuto accettarlo.

Adesso suo figlio era grande, ed era stato marchiato da poco.

Gemeva di dolore in quel momento e soffriva tutt’ora per quell’incisione dolorosa sulla sua carne bianca.

Guardava dall’ampia finestra quello che una volta era stata la tana dei giochi di lei e del suo piccolino.

Quell’erba era ormai incolta e secca, non c’era più nessun fiore e il piccolo laghetto era prosciugato.

Quante cose erano cambiate nel tempo e quante ancora sarebbero cambiate.

In peggio?

Non avrebbe sopportato altro dolore.

In meglio?

Lo sperava vivamente, non aveva mai augurato a suo figlio un futuro così; per Draco lo voleva felice e roseo.

Nella vita, però, non va sempre tutto rose e fiori.

All’inizio Lucius si era dimostrato premuroso e affettuoso nei confronti di lei e suo figlio, poi aveva iniziato ad essere assente, fino a far si che Draco crescesse senza una figura paterna costante.

Non erano stati dei buoni genitori e se ne stava accorgendo solo ora.

Fuori calava la sera e un piccolo luccichio si notava vicino al laghetto,Narcissa riconobbe lo scintillio.

Si sfiorò delicatamente il diamante al suo collo e si ricordò di quel gesto d’amore che suo figlio le aveva fatto molti, ma molti anni prima.

Conservava ancora quel sassolino da qualche parte, una madre a certe cose ci tiene, ma dopo un po’ aveva dimenticato l’emozione di un gesto d’amore così intenso anche se scialbo.

Si alzò delicatamente dalla sedia e si diresse verso la camera del figlio.

Salì le scale e lo trovò in mezzo al corridoio con il braccio appena marchiato arrossato.

Si avvicinò a lui e gli prese il volto tra le mani.

- È tutto okay?- gli chiese, guardandolo dritto nelle sue iridi color del ghiaccio.

Aveva paura, e si vedeva, era spaventato e cercava in tutti i modi di ritrarre le lacrime, ben sapendo che era un comportamento che non si addiceva ad un purosangue del suo rango.

Per un attimo, Narcissa vide nei suoi occhi la paura e il ripensamento, ma fu solo un attimo, perché subito dopo Draco scostò poco delicatamente le mani della madre dal suo viso.

- Sto bene- disse freddamente, mentre si dirigeva nel bagno, quasi sicuramente a bagnarsi il braccio pulsante.

Narcissa non poté che lasciarlo andare, ben sapendo che in realtà mentiva.

Sfiorò ancora quel diamante al suo collo e sperò vivamente che un giorno Draco potesse capire e dimenticare, essere un persona migliore, non come i suoi genitori.

Lucius apparteneva a LUI non a lei e Draco aveva fatto al sua stessa fine.

                                                                ***

Una donna anziana guardava fuori dalla finestra della sua grande villa.

Il giardino era pieno di fiori e gli uccellini cantavano allegri.

Un piccolo bimbo compiva i suoi primi passi e veniva accolto calorosamente dalle braccia del padre allegro e sorridente come non mai.

Aveva le maniche della camicia alzate fino ai gomiti per il caldo e sul braccio sinistro si stagliava un enorme cicatrice che macchiava la sua pelle lattea. Non gli importava, o almeno non più.

Una donna mora si avvicinava ai due biondi con un sorriso sul volto e li stringeva in un enorme abbraccio.

Portava un diamante al collo, quel diamante; era una tradizione della famiglia Malfoy.   

Non aveva più ritrovato quel sassolino, ma conservava quel ricordo nel cuore.

Un leggero venticello sferzava l’aria di primavera di quel caldo marzo e una bella famiglia era abbracciata sotto un albero ombroso nel giardino di Malfoy Manor.

L’uomo, uno alto, biondo e dallo sguardo glaciale, guardava teneramente il figlio e la moglie; la donna, una mora dalle iridi verde smeraldo, accarezzava dolcemente i capelli color dell’oro del figlio e il bambino, dalle iridi celesti e delle piccole screziature color prato, rideva felice e spensierato.

Nessuno prospettava un futuro da mangiamorte per lui.

Il piccolo Scorpius non sarebbe mai stato SUO, ma solo di Draco e Astoria.

Il piccolo aveva qualcosa tra le mani, ma non riusciva a capire bene che cosa.

Fu solo dopo che lo porse alla madre che riconobbe un luccichio arcobaleno molto simile ad un “diamante”.    



Angolo autrice
la mi prima fic su Narcissa... mi sento leggermente emozionata XDXD
ho già detto tutto quello che dovevo dire nell'introduzione.
Draco è sempre stato SUO (del Signore Oscuro), Scorpius invece non lo sarà mai. questo è quello che voglio fa capire.
forse Narcissa sarà OOC, è vero, non ho mai scritto su di lei e potrebbe, ma è una madre e di certo le madri voglio solo il meglio per i figli.
grazie a chi preferirà/ricorderà/leggerà/recensirà questa storia, mi farete molto felice.
Baci,
Alyssia98

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: KoreW