Libri > Il Circo della Notte
Ricorda la storia  |      
Autore: Party_Poison    29/01/2012    1 recensioni
La storia é ambientata ai giorni nostri,il circo dopo secoli sembra invariato,come e possibile?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi chiamo Emily, ed a detta di tutti sono una ragazza fuori dal comune, sia per la mia bellezza, sia per il mio carattere sempre solare ed allegro.
Ho quindici anni, compiuti proprio oggi, ma visto che e Lunedì festeggerò questo sabato e come tutte le ragazze non vedo l’ora che arrivi il fatidico giorno della propria festa.
Ho i capelli neri come l’ebano e gli occhi azzurri come il cielo, la pelle bianchissima sono più alta della media, pur essendo molto magra, è già sono tra quei pochi al mondo che mangia senza ingrassare, e sia lodato il cielo perché mangio davvero tanto.
Apparentemente non ho difetti, ma non è proprio così, a parte che madre natura si è scordata di fornirmi di un “davanzale” decente, ho degli strani poteri, riesco a spostare ed aggiustare le cose con la forza del pensiero, e a volte se mi concentro riesco a vedere eventi che ancora devo accadere, il che può sembrare figo, ma per me è solo una rottura, a dire il vero odio questa parte di me stessa, anche se quante volte mi ha salvato!! Anche essendo un fuscello sono molto, ma molto maldestra riesco a rompere cose a distanza, come diceva sempre la mia povera nonna, sei un elefante in una cristalleria, ed avere il potere di aggiustare le cose mi è stato utile a volte, e non è nemmeno difficile, basta pensare all’oggetto e tac riprende forma.
Questa sera le mie amiche verranno qua, per stare un po’ insieme, una specie di pigiama party, per festeggiare la sottoscritta, tra poco saranno qui ed io come sempre devo ancora finire di prepararmi, mentre ero al bagno a sistemarmi i capelli suonarono alla porta, le mie due amiche, puntuali come al solito erano arrivate, e come sempre ci aggiornammo su i nuovi gossip siamo pur sempre ragazze!! Stavo parlando di come avevo avuto un impeto di coraggio invitando Sebastiano, il ragazzo più carino della scuola, lui era al quinto anno, e come prevedibile una festa di quindicenni.
S-Ragazze vendendo qua ho visto,giù al molo un circo,cioè ieri non c’era! Era strano,bianco e nero,c’e uno strano orologio che credo funga da cont down….e una strana scritta…il circo dei sogni apre al crepuscolo e chiude all’alba…andiamoci dai!
Disse Sara in preda al eccitazione,io,Priscilla e Serena ci guardammo sorridendoci,sapevamo tutte cosa passava per la testa delle altre cioè “perché no”
E-Ma perché dei sogni cosa vuol dire?
S-Ed io che ne so,se ci andiamo sono sicura che lo scopriremmo.
Tutte e quattro uscimmo di nascosto facendo poco rumore per non farci beccare,eravamo piccole e non ci era concesso uscire tardi la sera,ma era pur sempre un evento,infatti appena arrivammo c’era moltissima gente davanti a quello strano cancello,nero di ferro battuto,così come gli altri aspettavarono,ogni minuto in piccolo rintocco dallo strano orologio,anche esso nero,sembrava di quelli ottocenteschi,cosa che accozzava con la città che lo circondava,una città moderna nel perfetto stile ventunesimo secolo.
Mano a mano che si avvicinava l’ora X i battiti del orologio si facevano più intesi,quasi come se seguissero i battiti del cuore della gente,li ferma ed impaziente,oramai stanca di aspettare,ma soprattutto erano tutti curiosi di sapere perché questo circo si definiva “dei sogni”.
Pochi secondi prima del crepuscolo,dei lampi echeggiarono,e di li a poco,iniziò a piovere violentemente,le gocce cadevano sull'asfalto e sui visi della gente,alcuni scapparono sotto la tettoie o dentro qualche locale,i più temerari,o forse solamente troppo curiosi,restarono li,e puntualmente il pesante cancello in ferro battuto si aprì,da solo visto che apparentemente non c’era nessuno nei paraggi,sicuramente sarà stato azionato a distanza,o no?
Non appena entrammo,un piccolo viottolo di ciottoli bianchi e neri,indicava la via da prendere,ai lati piccoli fiori di campo,di tutti i colori e sfumature,sembrava veramente di essere entrati in un sogno,ed a metterci calò anche una fitta nebbia bianca,atmosfera perfetta per un sogno in un film,l’orologio continuava a scoccare rumorosamente,battendo i suoi pesanti rintocchi,quasi a voler richiamare la gente “fuggita” altrove.
All’entrata ci attendeva un piccolissimo uomo vestito in frak e cilindro,mi venne quasi da ridere,sembrava un pinguino.
Lo strano signore bisbigliò qualcosa in francese,e da quello che mi ricordavo,per quanto poco conoscessi la lingua,doveva essere la frase che c’era al ingresso.
Guardai le mie migliori amiche,ora che mi trovavo li davanti,non ero poi così sicura di entrare,d’altronde una cosa così grande che nasce e cresce in un solo pomeriggio un po’ dà da pensare e se fosse tutto un trucco per rapire la gente?
Scossi la testa decisamente c’era troppa gente per essere rapita,e di certo non potevano essere alieni era troppo fantascientifica come ipotesi.
Entrammo tutte e quattro mano nella mano,un po’ titubanti,prendemmo posto in prima fila in modo da goderci meglio lo spettacolo.
Aspettammo un po’,più gente entrava e più gente sembrava poter contenere,era come se i posti fossero non finissero mai.
Ancora i ritocchi del orologio,era lontano ma sembrava che fosse attaccato al orecchio,dopo circa dieci rintocchi,sulla pista apparvero,Elefanti,Tigri,Pinguini,ed ogni sorta di animale,cosa insolita per un circo,dopo la sfilata animalesca,fu il turno di maghi e giocolieri,l’atmosfera era sempre idilliaca,sembrava davvero un sogno,i maghi e i giocolieri fecero trucchi mai visti,e gli amimali sembravano dirigersi da soli.
Mentre lo spettacolo del favoloso Prospero l’incantatore insieme alla sua aiutante la piccola Clelia,che diedero vita ad uno spettacolo fantastico,mi trovai faccia a faccia con la giovane Clelia,e per poco non mi prese un colpo era come guardarsi alla specchio,eravamo identiche,lei mi sorrise,per poi scappare dietro le quinte,io incuriosita la seguii,sentendola parlare da dietro la porta del suo caravan.
C-E lei la mia discendente,ne sono sicura Prospero,siamo in giro dal 1873 sperando di incontrare un’altra come me,ed ora e qui davanti a noi.
La discussione andò avanti,ma io ero già scappata lontano raggiungendo le mie amiche tornando a casa,come era possibile? Me lo chiesi per molto tempo avvenire,anche perché il circo il giorno dopo era scomparso,anzi andava via via dissolvendosi ad ogni rintocco,che accompagna l’alba.
Feci molte ricerche,non arrivando a nessuna conclusione,e questa cosa mi dava parecchio fastidio.
Un giorno girando in un mercatino di Parigi,dove ero andata in vacanza,trovai un libro,che narrava la storia del circo,correlato da foto e molte informazioni,capii che il circo era sempre lo stesso dal anno in cui fece la sua comparsa cioe nel 1873,che non era cambiato nulla,ma la cosa sbalorditiva era che c’erano le stesse persone,le riconobbe dalle foto,come poteva essere? Era davvero solo un sogno,una leggenda come diceva il libro? Eppure sembrava cosi reale.
Ai posteri l’ardua sentenza.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Circo della Notte / Vai alla pagina dell'autore: Party_Poison