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Autore: Sallivergron    30/01/2012    4 recensioni
Sebtana story
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Tutta colpa di Michael Jackson, tutta colpa di quella dannata e meravigliosa canzone, Smooth Criminal. Fissava il suo riflesso allo specchio, era nuda, piangeva, stava per entrare sotto la doccia, si sentiva sporca, sperava che l'acqua cancellasse quello che aveva fatto, sperava che l'acqua la purificasse, ma sapeva bene che non sarebbe servito a niente, ormai era successo, ne era cosciente, non si poteva tornare indietro. Ricordò il pomeriggio appena trascorso. A causa di un battibecco incompleto con l'usignolo Sebastian, Santana decise di recarsi alla Dalton per concludere, una volta per tutte la faccenda, a lei non piaceva lasciare le cose a metà. Prese le chiavi della macchina ed uscì, dicendo alla sua ragazza una bugia. Durante il tragitto aveva pensato a quella stupida discussione che avevano avuto il giorno precedente. Era abituata alle liti e agli insulti, ma mai le era importato come quella volta. Non capiva perché ci tenesse così tanto a mettere a tacere quell'uccellino, forse perché era la prima volta che qualcuno le teneva testa, o semplicemente stava cercando una motivazione plausibile per andare a trovare il ragazzo. Arrivò difronte all'edificio, parcheggiò la macchina e scese. Sospirò. Entrò. Cominciò a vagare nei corridoi alla ricerca dell'aula canto. Una volta trovata entrò e tutti si girarono a guardarla, sul volto di Sebastian comparve un sorriso malvagio. -Non ci posso credere, Santana Lopez, che onore!- disse. -Noi abbiamo una questione in sospeso caro uccellino!- gli ricordò la ragazza. -Non ne hai avuto abbastanza l'altro giorno?- domandò spavaldo. -Non mi hai dato il tempo di replicare, io non lascio mai le cose a metà, caro Smythe!- rispose la latina. Con un'occhiata il ragazzo congedò i suoi compagni che immediatamente uscirono dalla stanza, lasciando i due soli. Cominciarono a cantare, Santana era seduta su una sedia con le gambe accavallate che lasciavano scoperta la coscia, Sebastian le passò di dietro e le passò una mano sulla spalla, nel momento in cui le dita del ragazzo, entrarono in contatto con la pelle scura della ragazza entrambi avvertirono una strana sensazione, somigliava molto ad un mal di pancia, ma più piacevole. Erano le così dette "farfalle nello stomaco", anche se in quel momento più che farfalle sembravano uno sciame di api impazzite. Durante il duetto i giovani si scambiarono occhiate profonde e piene di rabbia, quella performance aveva stremato entrambi. Nessuno era disposto a cedere. Alla fine avevano il fiatone. Rimasero fermi a guardarsi. Santana si accorse di essere attratta, rapita dagli occhi dell'usignolo, occhi verdi e profondi, in quel momento pieni di soddisfazione e appagamento. Sebastian cominciò a fantasticare sulle labbra carnose della latina, era gay, lo aveva sempre saputo, ne era certo, ma quella ragazza, solo lei, le aveva fatto provare qualcosa di impensabile, qualcosa che nessun ragazzo mai gli aveva fatto provare. Sapeva che quello che stava per fare sarebbe stato azzardato e forse anche pericoloso, data la possibile reazione della ragazza, ma lo fece comunque, le mise una mano sul sedere e l'attirò a se. Santana non si mosse, era intrappolata nello sguardo del ragazzo, era lesbica, lo sapeva con certezza, eppure perché non riusciva a muoversi? Neanche la dolce Brittany era stata in grado di suscitare in lei simili sensazioni, questo le faceva rabbia, perché quel ragazzo tanto fastidioso quanto bello e sexy ci riusciva e la sua Britt no? Sapeva ciò che stava per succedere ma non ebbe la forza e ne il coraggio di tirarsi indietro. Lui la guardò intensamente, era serio, non aveva la sua solita espressione da stronzo sulla faccia, si avvicinò alla ragazza fino a percepire il respiro di questa sul suo viso e la baciò. Un bacio timido, dolce, un bacio diverso, non come quello che dava ai suoi fidanzati, no, era un vero bacio, come quelli dei film. Si meravigliò quando la latina ricambiò. Dopo un po' questi si staccò. -Non posso, mi dispiace, io sono fidanzata e amo la mia ragazza, tu sei gay! Devo andare!- disse la ragazza girandosi e camminando verso la porta. Sebastian la seguì. La bloccò. -Tu non vai da nessuna parte!- le disse serio. Santana voleva rimanere, ma non poteva, non era giusto nei confronti della sua ragazza. -Mi dispiace!- disse e uscì dalla stanza. L'usignolo si sedette sulla sedia dove all'inizio della canzone era seduta la latina e pensò. Pensò alla sua sessualità, alle labbra della ragazza, alla voglia che aveva di baciarla. Ad un tratto la porta si aprì ed entrò Santana. -Al diavolo!- disse andando verso il ragazzo lasciando cadere il cappotto e il cappello. Lo prese dalla cravatta e lo baciò. Un bacio passionale, un bacio che aveva stravolto la vita di quei due ragazzi, una bacio che cominciava a creare dubbi nei cuori dei ragazzi. Erano confusi, non capivano perché lo facevano, sapevano solo che dovevano, i loro corpi, i loro cuori dicevano che dovevano unirsi, mentre la mente era contraria. Ovviamente loro fecero come gli consigliava il cuore. Con un gesto virile il ragazzo fece sedere la ragazza su di lui e cominciò ad accarezzarle la coscia sotto il vestito. Continuarono a baciarsi, lei gli sfilò la giacca e la camicia, facendolo rimanere a torso nudo, passò le mani sul torace del ragazzo e lo accarezzò. Dopo di che si alzarono, lui con un gesto mascolino la sbatté al muro e la denudò completamente. Con fare avido si gettò sulla ragazza che non poté fare altro che chiudere gli occhi e assaporare quel momento, desiderando con tutta se stessa che durasse per sempre. Dopo aver riaperto gli occhi la ragazza abbassò i pantaloni e i boxer dell'usignolo e in men che non si dica i due si unirono, i loro corpi si unirono, come in una danza proibita, erano completamente fusi, una persona sola, un solo cuore, una sola mente, un solo corpo. Mai si erano sentiti così tanto parte di qualcosa, erano come due pezzi di un puzzle, perfettamente coincidenti, in grado di completarsi a vicenda. Santana ripensò alla sua storia con Brittany e si accorse che con lei le mancava qualla parte di anima che si incastra negli altri, come nei Lego. Quella parte che si unisce veramente a qualcun altro, l'unico che riusciva a farla sentire parte di qualcosa era Sebastian, quel ragazzo arrogante che le aveva tenuto testa, quel ragazzo arrogante che aveva accettato di sfidarla, quel ragazzo tremendamente bello che la stava facendo innamorare. -Ti amo!- sussurrò il ragazzo all'orecchio della latina mentre entrava dentro di lei. -Ti amo, ne sono sicuro!- continuò.-Lo so, ti sembrerà assurdo, ci conosciamo a malapena ma ho sentito qualcosa, ho provato una sensazione che non credevo potesse esistere!- concluse. -Ti amo anche io, ma non posso!- disse la ragazza. -Il mio corpo vuole restare con te, la mia mente mi dice di tornare da Brittany!- continuò Santana. L'usignolo si fermò, guardò la ragazza negli occhi. -E il cuore? Cosa ti dice il cuore?- chiese speranzoso. La ragazza scosse il capo. -Il cuore mi dice che...il mio posto è accanto a te!- affermò con le lacrime agli occhi la ragazza. Lui sorrise sollevato e riprese a baciarla, con una dolcezza estrema, infinita.
Santana tornata a casa non aveva avuto il coraggio di affrontare Brittany, non voleva spezzarle il cuore, ci teneva a lei. Non riuscì neanche a guardarla negli occhi. Si sentiva sporca. 
Dopo qualche giorno si fece coraggio e disse tutto alla sua fidanzata, la mollò. Corse in macchina e si avviò alla Dalton. Appena arrivò entrò in camera del suo amato Sebastian e lo guardò sorridente. Un sorriso liberatorio, tranquillo. Lui capì e subito le corse in contro. Si abbracciarono, Sebastian la prese in braccio, le fece fare un giro e la baciò.
Salve a tutti cari lettori, come molti di voi sono stata vittima della coppia Sebtana, purtroppo mi sono entrati in testa e adesso non me ne riesco più a liberare. Spero che la storiella vi sia piaciuta anche se sono consapevole del fatto che non sia un gran che! Recensite! Fatemi sapere che ne pensate! 
  
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