La guardò lateralmente, con le mani in tasca: nonostante la grigia luce invernale i suoi capelli rossi quasi risplendevano, vivi, risaltando nel desolato paesaggio urbano.
Avevano parlato per tutto il pomeriggio senza nemmeno accorgersene, senza impegno, di ogni cosa.
Lui trovava affascinante il suo modo disinvolto di raccontare le cose; lei trovava i suoi atteggiamenti buffi e divertenti, le piaceva quel suo sorriso un po’ storto che non si toglieva mai dalla faccia.
Era un piacersi reciproco, leggero, senza troppe domande.
Camminarono fino al binario stringendosi nei cappotti, respirando silenziosamente la pungente aria fredda.
Lo guardò sorridendo: aveva degli occhi verdi particolarmente belli. Lui sorrise di rimando e, quasi ridendo, disse:
“Mi scaldi le mani? Fa freddissimo..”
Con uno sguardo tra l’esitante e il divertito lei gli prese le mani tra le sue.
“Non sarà mica una scusa?”
“ Tutto è possibile..”
La attirò a sé, abbracciandola. Quei capelli così rossi sapevano di buono. La scostò leggermente.
Per un attimo, lei pensò che quel suo sorriso era davvero simpatico. L’attimo dopo, le sue labbra erano su quel sorriso. Lui aveva le labbra morbide, con una mano giocherellava con un suo orecchino.
Gli passò una mano sulla nuca, sentendo i capelli tagliati cortissimi scorrerle tra le dita.
Si baciarono a lungo, ignorando del tutto la stazione, la gente, i treni..
Lei provò la stranissima sensazione di quelle cose fatte senza pensare, come buttarsi nel vuoto senza pensare alla caduta.
Seguì la linea della sua mascella, finendo con le labbra sul collo di lui: aveva un profumo dolce.
Ridevano, e giocavano, e si guardavano divertiti tra un bacio e l’altro. Alle loro spalle, arrivò un treno.
“E’ il tuo..”
Bacio.
“Sì, ora lo prendo.”
Bacio, bacio.
“Guarda che così lo perdi..”
Bacio, bacio, bacio.
Lei rise tra le sue labbra, sentendo le porte del treno richiudersi e quest’ultimo partire.
“Prendo il prossimo..”
Le loro lingue si intrecciarono di nuovo, tra una risata e un abbraccio. Rimasero così, l’uno contro l’altro, sorridendo vicini, finchè arrivò anche il treno seguente.
“Devo salutarti..”
Lui la baciò ancora, non sembrava molto convinto di lasciarla andare.
“Un ultimo bacio..”
Ancora una volta, sorrisero.
Si staccarono piano.
“Ciao!”
“Ciao..” lei lo salutò ridendo.
Leggerezza.