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Autore: Lucyfer    09/09/2006    6 recensioni
Finalmente anche io pubblico una pansy/Ginevra!
Adoro questa coppia, la trovo fantastica anche se è l'improbabile nell'impossibile!
E' molto breve, ma a me è piaciuto scriverla e, perchè no, anche rileggerla...almeno fino a quando non ne leggerò un'altra e questa mi sembrrà schifosa.
Buona lettura...e recensione!
p.s.: Introspettivo perchè la narrante è Gin, e pg13 per il linguaggio un po' colorito...
{ One-shot Breve}
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Ginny/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata ad Alyss perchè è solo grazie a lei se conosco questa stupenda coppia...


Sapete qual è la cosa brutta di convivere con una ragazza? Il bagno è sempre occupato. Cioè, non so se
con un ragazzo sarebbe diverso, non c’ho mai provato, ma dividere il bagno con una donna è terribile.
Se cambieremo casa di sicuro la prenderò a due bagni, perché la amo da morire e tutto ma così non può andare avanti.
“Pansy! Ma ci sei caduta dentro il cesso?” dico bussando freneticamente alla porta e saltellando a gambe strette.
“Tesoro ma come sei allegra stamattina, mi arrivano i tuoi raggi di luce perfino qui nel water”. E’ la pronta risposta,
sorridente, di quella che è, ora come ora, la mia vita.
“Basta sparare battute del cazzo ed esci da lì.” si vede che passiamo moltissimo tempo insieme vero? Sembra
che io abbia fatto un corso di dizione, per quanto sono fine.
Poi finalmente si decide ad uscire, e i capelli acconciati con uno chignon mi fanno capire il perché di tutto quel
tempo: se c’è un’acconciatura che non sa assolutamente fare è quella, e ogni volta per riuscirci ci sta per ore.
Mi da un bacio a fior di labbra dal quale mi defilo per infilarmi velocemente in bagno, prima che ci torni lei.
“Oggi non torno per pranzo” mi dice mentre, e lo so per abitudine e per il casino che si sente, prepara la borsa
prima di uscire “devo andare al ristorante per lavoro. Che due palle Gin non ce la faccio più.”
“Non farti venire nemmeno in mente di licenziarti, te lo dico subito, perché io ancora sto facendo il corso per
Auror e prendo una paga da schifo che tutte e due non ci sostiene”
“Rimane il fatto che almeno ogni bimestre il tizio esterno alla società –e non è quasi mai un bel tipo- ci prova
con me, è per questo che mi chiamano sempre.” Tiro lo sciacquone e la raggiungo, sedendomi al tavolo di fronte
a lei gustandomi la mia colazione, poi Pansy si accende una sigaretta e si mette alla finestra per non far circolare
il fumo in casa, più per abitudine che perché ce ne sia davvero bisogno dato che ormai anche io ho iniziato a
fumare una sigaretta ogni tanto, più per abitudine alla puzza di fumo che per bisogno fisiologico come invece è
per la mia lei “tesoro, ormai è un bisogno fisiologico, se sto senza troppo a lungo mi sento male! Capiscimi amò”
e io capisco e capisco, e lei fuma e fuma. La amo anche per questo. Finisco la colazione e sparecchio, poi guardo
l’orologio, le sette. Io il corso ce l’ho alle nove meno venti e lei il lavoro fra mezz’ora, quindi abbiamo ancora un po’ di tempo.
Vorrei chiamarla e farla voltare verso di me, invece resto a guardare il suo profilo che scruta i balconi dei palazzi
di fronte in cerca di qualcosa d’interessante, guardo lei bella come una statua, con i suoi capelli neri raccolti in alto
con qualche ciocca ribelle ad incorniciarle il volto, e più la guardo e meno mi pento di essermene fregata degli
Altri: dei miei genitori, scandalizzati e che, anche se non ce l’hanno con me per la mia scelta, continuano –e non
credo smetteranno mai- di chiedermi se sono sicura di ciò che faccio, di mio fratello che non mi ha parlato per
mesi, e anche ora le cose non vanno poi molto migliorando, di Harry che anche se fa finta di nulla la pensa
come Ron, e di Hermione che probabilmente si preoccupa del fatto che potrei provare a baciarla dato che sono lesbica.
Cioè, Herm non ha detto lesbica, ha detto gay perché sennò le sembra offensivo, ma a me non
cambia niente, amo Pansy e del resto non mi importa. Cioè, è logico che mi importa, ma l’amore prima di tutto,
comunque non avrei frequentato i miei parenti più di così, e non li vedo comunque poco.
“Ah, Pan, venerdì prossimo siamo cena dai miei, per favore vieni, non inventare scuse e comportati bene, perchè
mia madre e mio padre ci si stanno davvero impegnando molto, per cercare di immaginarti più virile e con una
protuberanza al basso ventre, falla felice e vieni in pantaloni invece che in minigonna”
La bruna rotea gli occhi al cielo, poi li incatena con i miei “Promesso. Ok, vado in ufficio, mi conviene!”
“Buon lavoro” le dico salutandola con un bacio prima di vederla scomparire con un POP a pochi centimetri dalle mie labbra.
E mentre mi preparo per l’addestramento –il mio ultimo anno prima di diventare una vera Auror- penso a quanto sono
Stata fortunata a fregarmene di tutti, e di innamorarmi di lei, così bella e sbagliata per me.


Una recensione? per sapere se devo ritirarmi o continuare a scrivere!
Janira(e non chiamatemi Lucyfer, dai!)
  
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