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Autore: Lady Moonlight    30/01/2012    1 recensioni
"Sei viva.” le sussurrò accarezzandole distrattamente i capelli. “Sei viva.” ripeté incredulo.
Ferris non replicò. Seduta accanto al fuoco, sotto le fronde di un albero fiorito, continuava ad osservare il volto preoccupato di Ryner.
"Sto bene.” si decise a dire infine, passandogli una mano sulla schiena. “Va tutto bene.” lo rassicurò con un tono più dolce.
Ryner annuì e tuttavia intensificò ulteriormente la sua stretta. [...]
[...] "I dango sono finiti.” si lamentò piagnucolando. “F-i-n-i-t-i.” scandì bene, quasi si aspettasse che una nuova scatola comparisse davanti ai suoi occhi.
Ryner fece una smorfia divertita, mentre inclinava le spalle in avanti. Era tipico di Ferris ignorare le sue spiegazioni.
"Domani potremo andare in un negozio e compr...”
Ferris gli era letteralmente saltata addosso, gli occhi illuminati da una luce che Ryner conosceva bene e che prometteva sempre guai.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nightmares of Midnight

 

 

 

 

L'abbraccio di Ryner si fece più soffocante e Ferris non poté far altro che lasciarsi sfuggire un gemito di dolore.
"Sei viva.” le sussurrò accarezzandole distrattamente i capelli. “Sei viva.” ripeté incredulo.
Ferris non replicò. Seduta accanto al fuoco, sotto le fronde di un albero fiorito, continuava ad osservare il volto preoccupato di Ryner.
"Sto bene.” si decise a dire infine, passandogli una mano sulla schiena. “Va tutto bene.” lo rassicurò con un tono più dolce.
Ryner annuì e tuttavia intensificò ulteriormente la sua stretta. Una brezza primaverile
soffiò tra i biondi capelli della ragazza che tentò di liberarsi dalla stretta del compagno.

Erano due settimane che Ryner aveva degli incubi in cui, puntualmente, lei perdeva la vita. Quando lui si risvegliava, la prima cosa che faceva era cercarla per assicurarsi che stesse bene.
Quella notte doveva averne fatto uno spaventoso per arrivare a stringerla in quel modo quasi possessivo. Poteva avvertire il suo fiato sul collo e si ritrovò a pensare che quella situazione non era poi così spiacevole come aveva immaginato in precedenza.
"Sono viva, va tutto bene." continuò Ferris.
Alcuni singhiozzi soffocati la distrassero dai suoi pensieri. Sobbalzò, sorpresa e quasi spaventata da quell'insolito comportamento.
"Ryner." lo chiamò scuotendolo leggermente.
In tutta risposta lui affondò il viso tra il collo e le sue spalle, inspirando il suo odore. Allentò l'abbraccio, senza tuttavia spostarsi.
"Sei viva.” ripeté lui per l'ennesima volta, quasi quella frase avesse il potere di rendere la cosa più reale di quanto già non fosse.
"Cosa hai sognato?” volle sapere Ferris afferrandolo per le spalle e scostandolo da lei.
Gli occhi di Ryner erano spalancati e di una tonalità più scura del normale. Sembravano stessero ripensando a quanto avevano visto nell'incubo. Le lacrime avevano smesso di scivolargli sul volto e il possessore dell'Alpha Stigma si passò una mano tra i capelli, visibilmente a disagio.
"N-Nulla.” balbettò, alzandosi in piedi.
Ferris lo affiancò, ma a differenza di Ryner aveva un'aria decisamente seccata.
"Dimmelo Ryner.” obiettò lei, cercando la sua spada con lo sguardo. Sapeva con certezza che alla fine sarebbe crollato di fronte alla sua insistenza. Lo faceva sempre. Da quel punto di vista, Ryner Lute, era ancora un bambino.
"Era solo un sogno.” commentò, aggiungendo qualche ramo di legna al fuoco.
"Raccontamelo.” suggerì Ferris, appoggiandosi al tronco dell'albero. “Non può essere così diverso dagli altri.” proseguì. “Io combatto contro degli avversari e alla fine muoio.” continuò, per nulla toccata da quei sogni che la vedevano costantemente in pericolo di vita.
"Oggi era diverso.” dichiarò Ryner. Sospirò, come se gli costasse un grande sforzo ricordare quel fatto irreale. “È stato così reale. Il sangue, i lamenti, la magia...” sussurrò, portandosi le mani alla testa. “Sono stato io. Questa volta...” Prese a scuotere la testa, come a volersi liberare di quel fardello che gli pesava sul cuore.
Ferris gli si avvicinò, prendendogli le mani tra le proprie e chinandosi in avanti.
"Mi hai ucciso tu?” chiese esitante.
Lui annuì, incapace di proferire altro. “Non riuscivo a smettere.” ammise tremando. “E tu continuavi ad urlare e a chiamarmi, ma io non mi fermavo.” mormorò chiudendo un istante gli occhi. “C'era così tanto sangue. Così tanto sangue, Ferris.”
"Smettila.” ordinò. Non riusciva a capire perché fosse tanto sconvolto. Era stato solo uno sciocco, stupido, sogno. Tutte le persone sognano. Non c'era motivo per cui lui dovesse essere tanto turbato.
"Era un sogno.” affermò. Tuttavia lo abbracciò d'impulso, esattamente come lui aveva fatto qualche minuto prima. “Tu sai che sono viva, esattamente come sai che riuscirei a fermarti se tentassi di ferirmi.” spiegò con un malinconico sorriso. Su quell'ultimo punto, in verità, non era così convinta, ma non c'era motivo per cui Ryner dovesse dubitare delle sue parole.
"Hai ragione, Ferris.” concordò lui, ricambiando il suo sorriso. “Non avrei alcuna speranza di...” si fermò, resosi conto che la sua compagna di viaggio gli aveva già voltato le spalle.
Era china sulla sua borsa, probabilmente in cerca di qualche dango da mangiare.

"I dango sono finiti.” si lamentò piagnucolando. “F-i-n-i-t-i.” scandì bene, quasi si aspettasse che una nuova scatola comparisse davanti ai suoi occhi.
Ryner fece una smorfia divertita, mentre inclinava le spalle in avanti. Era tipico di Ferris ignorare le sue spiegazioni.
"Domani potremo andare in un negozio e compr...”
Ferris gli era letteralmente saltata addosso, gli occhi illuminati da una luce che Ryner conosceva bene e che prometteva sempre guai. Deglutì, cercando di ignorare inutilmente lo sguardo della ragazza.
"Andiamo!" ordinò Ferris che aveva già raccolto tutte le loro cose.
"Ma... Ho sonno." si lamentò il ragazzo, sbadigliando.
Ferris nemmeno si voltò per ricordargli che fino a qualche istante prima era stato proprio lui a lamentarsi degli incubi che aveva fatto.
Accelerò il passo, gustandosi silenziosamente le imprecazione che le stava rivolgendo il compagno. Sorrise inconsapevolmente e con un tono che non ammetteva repliche, aggiunse: "Andiamo, Ryner!"

 

 

OoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoOoO

 


Ah, sì! Sono tornata! Ryner e Ferris mi mancavano terribilmente! T.T
Ale, se vedi la storia, sappi che è tutta per te u.u Mi hai fatto venire voglia di scrivere qualcosa su di loro u.u
L'immagine per il banner è stata presa da: qui
Spero che questa breve one-shot vi sia piaciuta! Fatemi sapere cosa ne pensate! :) 
By Cleo^^
 

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