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Autore: moose    30/01/2012    1 recensioni
piccola anticipazione:
“il mondo della fantasia
e la sua Principessa
vi ringraziano per la visita
e pregano chiunque trovi
una rosa rossa al profumo di gelsomino
di recarsi nuovamente al
circo dei sogni…”
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era pronta per entrare in scena; lo era da sempre.
E ora finalmente ne aveva l’opportunità, dopo anni di allenamento finalmente si sentiva pronta ad affrontare i suoi giganti e il mondo la fuori.
Si, perché finalmente erano arrivati
Cork, una città non troppo lontano dal mare che ricordava vagamente Dublino. Avevano lasciato Dublino due settimane prima e  il viaggio non era stato ne facile ne breve.
Nella nuova città non avevamo messo i manifesti, perché avevamo notato che il passaparola funzionava  più della pubblicità.
Di li a venti minuti i cancelli verranno aperti i cancelli e se si concentrava poteva sentire il soffuso vocio delle persone che man mano arrivavano all’ingresso del tendone.
Il commento più diffuso riguardava il cartello appeso all’ingresso del tendone:

Apre al Crepuscolo
Chiude all’Alba 


Celia andava fiera di quel cartello: era opera sua e non si capacitava di come la gente non ne capisse il significato….
Non avvertivano nell’aria quell’aurea atmosfera dei posti antichi e pieni di storia? Come quando si entra nella biblioteca più fornita del paese e si ha solo l’imbarazzo della scelta….
Evidentemente questa sensazione valeva solo per loro che vivevano nel circo, oltre che lavorarci, per la maggior parte dell’anno…
Poi sentì il leggero crepitio dell’impianto elettrico che veniva attivato e seppe che l’insegna si sarebbe accesa di li a pochi secondi; e le persone trattennero il respiro come un sol uomo: ecco la reazione che si aspettava….
Ancora pochi minuti e sarebbe entrata in scena e avrebbe dimostrato personalmente il significato del cartello.
Intanto sentiva la voce di
Prospero l’Incantatore che esortava la gente ad entrare per assistere allo spettacolo: l’unico che fosse degno di questo nome, l’unico vero spettacolo che verrà ricordato.
Clelia era pronta dietro il telo che divideva il palco dai camerini e si lasciava cullare dalla voce di miele e corteccia di Prospero l’Incantatore che iniziava con qualche banale e diffuso gioco di prestigio che la gente stupidamente finge ancora di non capire…
Quand’ecco che la luce diventa soffusa e la musica diventa una dolce litania come onde che s’infrangono su una spiaggia di nuvole rosate.
È il suo momento: lentamente, quasi danzando sulle ali di una farfalla entra al centro dello spazio circolare che serviva da palco.
E li proprio al centro c’è la sua pedana conica; alla sua sinistra il leggio del Prospero l’Incantatore: quella notte sarà proprio lui a leggere il brano scelto durante le prove.
Il Prospero l’Incantatore iniziò a spiegare questo numero particolare: tutto ciò che varrà letto verrà trasformato in immagine da Clelia.
Il mormorio cresce fino a diventare un diffuso ronzio nella platea: com’è possibile? Senza un proiettore? Come può una ragazzina di poco più di dieci anni fare ciò?
Clelia si godeva lo stupore del pubblico che arrivava a lei come fonte di energia; quando iniziò a parlare il pubblico rimase ammutolito: la voce della bimba sembrava di cioccolato.
Del cioccolato della qualità migliore che Cork poteva conoscere.
Tutto ciò che loro dovevano fare era chiudere gli occhi e lasciare che la voce del Prospero l’Incantatore li guidasse nei meandri della storia e che aprissero la mente per far si che le immagini di Clelia potessero entrare.
Infatti la sua caratteristica era quella di potere proiettare nelle menti degli altri le immagini che voleva o che  preferiva: all’inizio le persone ne rimanevano scioccate ma poi si lasciavano guidare da queste due strane persone che li guidavano nel labirinto del mondo dei sogni.
 Perché di questo si trattava: di sogni narrati come una storia (narrata dal Prospero l’Incantatore) e d’immagini vivide e ricche di colori (proiettate da Clelia).

Solo dopo la fine dello spettacolo la gente capiva il significato del cartello fuori il tendone: il numero di Clelia durava tutta la notte e per gli spettatori era meglio di un sonno ristoratore perché lasciavano il  circo dei sogni come se non dovessero dormire mai più.
Nonostante la ragazza sapesse il proprio potenziale poteva avvertire una leggera tensione diffondersi nel proprio corpicino e consapevole che doveva essere il più rilassata possibile s’immerse nella propria coscienza fatta di sogni d’ogni genere e anche lei si lasciò guidare dalla voce del
Prospero l’Incantatore che aveva iniziato a narrare la storia di una misteriosa principessa vissuta cent’anni orsono.
Le immagini del regno di rosa rosse, rosa e gialle nacque dietro gli occhi chiusi del pubblico e un profumo leggero sembrò diffondersi nell’aria; la musica di violini usciva dalle finestre del palazzo di cristallo dove la principessa viveva e sembrava aiutare le rose a crescere e moltiplicarsi, creando gazebi e terrazzini profumati.
L’interno del palazzo era fatto di arcobaleni e il profumo dei gelsomini era inebriante.
Per ultima fu evocata la misteriosa principessa che era vestita di una tunica di un bianco candido, le cui maniche lunghe finivano a palloncino sui polsi esili; il vestito era decorato con fili d’oro che formavano intricate figure geometriche e sulle sue spalle era poggiato un mantello di seta verde smeraldo, che era allacciato sotto il mento grazie ad una foglia d’oro che fungeva da bottone.
Il mantello aveva un cappuccio che poteva essere usato per coprire i lunghi capelli d’orati e acconciati a corona intorno al capo e da un leggero strascico che le permetteva di coprire i piedi di seta vestiti.
Questa principessa regnava nel mondo della Fantasia, ed era lei a distribuire nel mondo le rispettive dosi di fantasia che ogni uomo necessitava; sfortunatamente la principessa regnava da sola ed era alla ricerca di un compagno per la vita (era immortale) e sperava che i suoi messaggeri riuscissero a trovare dei candidati ideali  tri quali scegliere.
I suoi messaggeri (oltre alle rose del suo giardino) erano appunto Clelia e il Prospero l’Incantatore che in quel momento riportarono nel mondo reale il loro pubblico: per quella sera lo spettacolo era finito, l’alba era giunta e per tutti era arrivata l’ora di tornare alle proprie case.
A tutti i presenti, all’uscita, fu consegnato un piccolo cartoncino bianco con decorazioni d’oro sui bordi e una scritta verde smeraldo al centro:

“il mondo della fantasia
e la sua Principessa
vi ringraziano per la visita
e pregano chiunque trovi
una rosa rossa al profumo di gelsomino
di recarsi nuovamente al
circo dei sogni…”

 era un messaggio alquanto strano e la maggior parte della gente buttò il cartoncino considerandolo privo di fondamento….
Infondo si era trattato solo di un sogno, no?
Ma forse la selezione per il futuro principe del regno della fantasia era già iniziata….

   
 
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