30/01/2012
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Alla mia dolcissima Mrs Killjoy,
che compie gli anni lo stesso giorno di Lily Evans
e che in dono ha chiesto un Severus Piton.
Non posso darti Severus, ma posso regalarti questa storia.
Ti voglio bene, buon compleanno.
Severus Piton era all’ultimo anno ad Hogwarts, ed era un ragazzo brillante, anche se piuttosto solitario. Aveva davvero pochi amici in quella scuola, preferendo usare il tempo libero per leggere il più possibile, apprendendo incantesimi complessi ed a volte anche oscuri; era affascinato dalle forze maligne, da tutto quello che si celava nell’oscurità e nell’ombra e che non aveva ragione di esistere.
Non era un caso che a scuola molti lo evitassero; la sua inclinazione alle arti oscure era nota, e tutti cercavano di stargli il più lontano possibile. Aveva la fama di essere cinico, pungente ed antipatico, ed anche i professori tendevano ad ignorarlo e a non coinvolgerlo nei loro progetti.
Tuttavia, Severus non era solo quello che dipingevano gli altri; con poche persone, anzi, solo con lei, sapeva tirare fuori il meglio di se stesso.
L’aveva conosciuta ancora prima di arrivare ad Hogwarts, in quel buco puzzolente chiamato Spinner’s End. Aveva capito subito quanto lei fosse speciale, quanto realmente lui avesse bisogno di una persona come lei nella sua vita.
Per anni si erano voluti bene, rimanendo l’uno accanto all’altro senza secondi fini. Severus la aiutava con i compiti di Pozioni ed era ben felice quando Lumacorno la premiava; in cambio, lei lo aiutava con Divinazione ed Antiche Rune.
Niente sarebbe andato storto tra di loro se non fosse stato per un piccolo particolare: lei era Lily Evans, regina indiscussa di Grifondoro, e lui era Severus Piton, odiava i Babbani ed era la feccia di Serpeverde.
E lui era innamorato di lei, da sempre.
Quando aveva chiamato la prima volta Lily “Mezzosangue” si era sentito malissimo; lei non le aveva parlato per mesi, chiusa nel suo dolore, visibile non appena la si guardava in faccia. Appariva spesso con gli occhi rossi, gonfi di lacrime e amarezza. Ogni volta che guardava nella direzione di Severus, era per rimproverarlo con quegli occhi svegli che Merlino solo sapeva quanto lo avevano tormentato nelle notti seguenti.
Quel giorno però, le cose sarebbero andate diversamente. Era l’ultimo anno, ed era l’ultima occasione che poteva giocarsi con Lily. Per mesi aveva fatto crescere la rosa rossa che in quel momento teneva stretta nella mano destra; era un tipo particolare di rosa, che sbocciava solamente quando entrambe le persone provavano un sentimento forte l’uno nei confronti dell’altro. Severus gliel’avrebbe regalata proprio quel 30 Gennaio, perché era un giorno speciale.
Era il compleanno di Lily, e lui quel giorno si sarebbe dichiarato.
Percorse così i corridoi di Hogwarts con un sorriso che nessuno mai gli aveva visto in volto. Nella sua testa si era già immaginato la scena: gli avrebbe porto la rosa, mormorando qualcosa di incomprensibile e l’avrebbe poi stretta tra le braccia, baciandola sulle labbra con timidezza. Gli era costato parecchie notti insonni quella parvenza di gesto romantico; non era una persona coraggiosa, come la maggior parte dei Serpeverde, ma per quella volta aveva ragionato da Grifondoro, e si era convinto ad agire.
- Susy, è davvero Severus Piton quello che sta sorridendo nei corridoi?-
- Oh, cavoli, è davvero lui. perché sorride?-
Severus si voltò verso le due ragazze che stavano bisbigliando e sparlando di lui, e sorrise anche a loro, lasciandole a bocca aperta. Non gli importava dei pregiudizi della gente, quel giorno. Non gli importava che Lils fosse Mezzosangue e che le sue origini andassero contro tutto quello che Severus aveva sempre creduto.
Lily era il suo raggio di sole e lui l’avrebbe baciata.
La vide all’entrata della Biblioteca ed accelerò il passo per poterla raggiungere.
- Lily!- urlò, lasciando da parte ogni contegno possibile ed immaginabile. La ragazza si voltò; era carinissima, con i capelli rossi raccolti in uno chignon e gli occhi verdi leggermente truccati. Sorrise a Severus e gli andrò incontro.
- Sev, che ci fai qui?-
- Buon compleanno.- disse lui con il fiatone. Gli porse la rosa, che cominciò a sbocciare lentamente, petalo dopo petalo. Lei la prese tra le mani e la guardò curiosa; in quell’istante, Severus la prese per un braccio e la tirò a se. – Buon compleanno Lily Evans.- sussurrò ed avanzò lentamente per raggiungere quelle labbra che aveva tanto agoniato.
L’unica cosa che sentì, però, furono le dita delicate e perfette della ragazza che lo raggiunsero. Aprì gli occhi e la vide imbarazzata mentre gli porgeva la rosa indietro.
- Sev io…- arrossì per un attimo. – Non posso. Capisci? Non posso… con te. Io esco con James.-
Fu come ricevere una coltellata in pieno stomaco; il suo cuore cominciò a sanguinare e sentì ogni pezzo della sua anima sbriciolarsi davanti a quella verità che lui aveva ignorato fino a quel momento.
La rosa che aveva tra le mani appassì subito.
- Mi dispiace, Severus.-
- Non fa nulla, buon compleanno comunque, Lily.-
La guardò allontanarsi ed entrare in biblioteca, e in quel momento capì che, nonostante tutto, forse era meglio così. Che vita avrebbero avuto insieme? Lui pericoloso Mangiamorte e lei Mezzosangue perseguitata da Colui Che Non Deve Essere Nominato. Era meglio lasciarla andare, a quel punto.
Si voltò per tornare nella sua Sala Comune, quando venne beccato in pieno da una cascata di capelli biondi; un pesantissimo libro gli cadde sul piede e un angolo di un altro libro gli colpì la tempia; Severus imprecò tra le labbra.
- Dio, scusami!-
Alzò gli occhi e vide una ragazza molto carina, con i capelli corti e biondi e gli occhi gentili che lo guardava preoccupato.
- Ti ho fatto male?- chiese, inginocchiandosi e osservando il bernoccolo violaceo che era appena comparso sulla pelle giallastra del ragazzo.
- Non è niente.- mormorò lui, sorpreso che qualcuno fosse tanto gentile con lei.
- Scusami, di solito non sono così sbadata.- lei gli porse una mano e lo aiutò ad alzarsi, per poi recuperare i suoi libri. – Ma è il mio giorno qui e non so bene come orientarmi, ed è anche il mio compleanno!-
- Primo giorno ad Hogwarts?-
- Eh si. Trasferita da Beauxbatons!- sorrise lei, afferrando la bacchetta e spedendo un incantesimo verso la fronte di Severus. – Ecco fatto, sistemato! Io comunque sono Daisy!-
Lei le porse la mano e lui l’afferrò, stringendola.
- Severus, piacere.- notò che lei gli aveva sorriso nuovamente e si ritrovò contagiato da tanta solarità. Il dolore per Lily c’era ancora ma scoprì che non faceva poi così male. – Se vuoi ti aiuto io ad orientarti.-
- Con piacere! Sai dov’è il dormitorio di Serpeverde?-
Severus sorrise.
- Seguimi.- si limitò a dire.
In fondo, era suo diritto ricominciare, in un modo o nell’altro.
Mentre camminavano lungo i corridoi in silenzio, lo sguardo di Severus cadde sulla rosa appassita che aveva ancora in mano. Stava rifiorendo, e sembrava splendere ancora più di prima. Sorrise, e guardò Daisy attentamente.
- Buon compleanno, comunque.- le disse, allegro.
Si, perché non ricominciare proprio in quel modo?
****
Non c'è nulla da dire. La storia è dedicata a Mrs Killjoy e il personaggio di Daisy è liberamente tratto dalla sua storia "LE Foglie di Quest'Autunno". Non potendo essere con lei il giorno del suo compleanno, questo è il mio regalo.
Vi ricordo la mia pagina facebook qui.
Un bacio.
Ghost