Nota: Consiglio di leggere con la canzone Clocks dei Coldplay.
Lancette
Correte, che tanto nessuno vi ferma.
La vedete, no?, la luna che splende sopra di voi; vi chiama, vi aspetta.
Di cosa dovreste avere paura?
Di veder scomparire i sorrisi delle persone accanto a me, risponderebbe James.
Di non avere più una famiglia, direbbe Sirius.
Di restare solo, avrebbe sicuramente risposto Peter.
E tu, Remus?
Del nulla, diresti tu. Il nulla negli occhi dei tuoi Malandrini.
Perché se i loro occhi sono vuoti, senza niente dentro, tu che fai? Perché vivi?
Ma è impossibile, no? Lo avete promesso: insieme per sempre.
Però quegli occhi marrone, freddi, ti guardano senza vedere davvero.
“Io le mantengo sempre le promesse”, diceva James.
Ma quegli occhi acquosi ti osservano quasi con terrore e anche un po’ di follia, vuoti di tutto il resto.
“Sei sempre troppo buono, Remus, ecco perché non si può avere paura di te”, ti aveva detto una volta Peter.
E quegli occhi grigi ti fissano per l’ultima volta, quasi dispiaciuti, per poi diventare vacui.
“Per te non posso essere dispiaciuto. Il peggio che piò succederti è prendere un brutto voto”, ti diceva Sirius.
Ma sai, Remus, le lancette degli orologi continueranno a girare, e con lor il mondo.
E da qualche parte, in questa terra, ci saranno ancora un cervo, un cane, un lupo e un topo a correre insieme per sempre. Liberi per sempre.
***
Angolo Ilwe:
Non ho la più pallida idea di cosa sia. Mi è venuta in mente e sarà banale, uguale a molte altre, ma l'ho scritta. Semplicemente. Spero che almeno vi sia piaciuta un po'.
Ilwe