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Autore: Deb    31/01/2012    2 recensioni
Non che l'odiasse veramente, eh?! Più che altro le era difficile stargli vicino e non poteva dimenticare tutti i dispetti che lui le faceva.
Non erano assolutamente compatibili, ecco. [...]
Divenne completamente rossa al pensiero. Affezionarsi a Kyo-kun era l'equivalente ad essere affezionata alla creatura splendente?

Personaggi: Sunako/Kyohei
Spoiler capitolo 119 del manga, volume 29.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyohei Takano, Sunako Nakahara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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No, non ti nascondo proprio un bel niente!


Sospirò sedendosi sul bordo del bagnasciuga.
Guardò il cielo scuro e si domandò perché avesse dovuto vivere una situazione così assurda.
Seriamente, com'era possibile che avesse viaggiato nel tempo? Era troppo strano, perfino per lei.
Sunako prese una conchiglia e la lanciò nel mare. Stava bene lì, da sola, sotto la coltre nera della notte.
L'acqua fresca le bagnava i piedi regalandole un po' del refrigerio che aveva cercato di ottenere andando ad Umino Beach.
Che poi, perché diavolo aveva dovuto scegliere per forza quella meta? Se solo avesse saputo quello che avrebbe dovuto passare di certo non sarebbe corsa là.
O forse sì, visto che non ne poteva più di sgobbare per quei quattro nudisti. Se già si fossero vestiti, avrebbe potuto sopportarlo, ma doverli vedere nudi... Le venivano i brividi soltanto evocando quelle immagini.
Dannate creature luminose!
Poi pensava a Kyo-kun, a quel piccolo ometto che aveva una paura immonda di non essere amato dalla mamma, che aveva paura ad essere toccato perché di tanto in tanto le persone cercavano di rapirlo e per un attimo Sunako guardò la creatura più splendente di tutte con occhi diversi.
Mosse energicamente la testa. Lui era una creatura luminosa e lei l'avrebbe sempre odiato.
Non che l'odiasse veramente, eh?! Più che altro le era difficile stargli vicino e non poteva dimenticare tutti i dispetti che lui le faceva.
Non erano assolutamente compatibili, ecco.
Era riuscita, però, a sopportare la vicinanza di Kyo-kun, anche se lei stessa già aveva notato quanto fosse simile alla creatura luminosa.
Eppure l'aveva aiutato in tutte le maniere, e si era sentita responsabile per lui. In poco tempo si era affezionata a Kyo-kun.
Divenne completamente rossa al pensiero. Affezionarsi a Kyo-kun era l'equivalente ad essere affezionata alla creatura splendente?
Sunako ci pensò un attimo su e trovò una soluzione semplice a quel dubbio: a lei piacevano i bambini e, nel frangente che aveva vissuto poche ore prima, la creatura splendente era piccolo, indi per cui si era trovata bene con lui. Tutto lì.
Scrollò le spalle e lanciò un'altra conchiglia nell'acqua.
“Ehy... allora lo zio aveva ragione, eri qui.” Si sentì dire.
Si voltò velocemente e, come per un riflesso incondizionato, lo guardò in cagnesco. “Che vuoi? Lasciami in pace!”
Come suo solito, Kyohei ignorò il suo ordine e si sedette vicino a lei.
“Che stai facendo?”
“Che vuoi?” Ripeté lei un po' esasperata.
Perché non poteva stare con la sua solitudine? A lei piaceva stare da sola, eppure c'era sempre qualcuno che doveva darle noia. Se poi era la creatura super splendente era pure peggio. Già era difficile stargli vicino, se poi ripensava a Kyo-kun e alla risposta che gli aveva dato...
Dio, come le era venuto in mente di dirgli che non vedeva l'ora di diventare sua moglie?
Sì, okay, certo. Non sapeva che fosse lui, inoltre era solo un bambino ed ai bambini si danno determinate risposte. Non voleva deluderlo e quindi alla domanda “Senti un po', quando diventerò grande, ti va di diventare mia moglie?” non aveva potuto fare a meno di rispondere “Non vedo l'ora!” perfino con un sorriso sulle labbra.
In quel momento voleva soltanto sotterrarsi sotto la sabbia.
“Che diavolo stai facendo?”
Quando Sunako pensava di volersi sotterrare, infatti, non era un eufemismo. Cominciò a scavare con energia una buca, dando le spalle al ragazzo.
“Stai zitto, tu. Lasciami sola!” Urlò.
Kyohei la guardò di sottecchi e con un cipiglio un po' troppo intelligente per i gusti della ragazza.
“Sei proprio sicura che non mi stai nascondendo nulla? Ti conosco fin troppo bene, ormai... C'è qualcosa che non vuoi dirmi.”
Sunako si fermò e gli ringhiò. “Se fosse per me non ti direi mai niente. Sei tu che cerchi sempre di estrapolarmi informazioni! Perché non potete lasciarmi stare? Tutti voi! A me piace stare da sola, invece venite sempre a darmi fastidio!” Ansimava quando concluse il suo discorso.
Non sapeva cos'era peggio, non saper mentire e quindi farsi scoprire subito di star nascondendo qualcosa, oppure rivelare – magari – tutta la verità senza volerlo.
Cosa avrebbe pensato? Cosa avrebbe fatto?
No, quello che era successo quel giorno sarebbe stato un segreto. Nessuno doveva venirne a conoscenza. Avrebbe portato quell'accaduto nella tomba, anche a costo di uccidersi seduta stante.
“Sei una tipa proprio strana.” Affermò Kyohei grattandosi la testa, del tutto calmo.
Conosceva Sunako ormai da tempo, ed aveva cominciato a capire le sue azioni. Sapeva quanto fosse strana, quindi non ci faceva più caso se si comportava da matta come in effetti faceva per quasi il novantanove percento del suo tempo.
“Ho capito, mi stai immaginando nudo, vero?” Sogghignò, prendendola in giro.
Sunako portò le mani sui capelli e cominciò a sbattere freneticamente la testa sulla sabbia per via dell'immagine che lui le aveva appena fatto affiorare.
Kyohei, notando quanto avesse turbato la sua amica-nemica, decise di rimanere lì, in silenzio, fino a che non si fosse calmata.
Lei, dal canto suo, non si sentiva turbata, era decisamente a pezzi per tutto quello che stava accadendo. Non voleva crederci e se già prima non riusciva a stare in compagnia di Kyohei Takano – o guardarlo negli occhi – in quel momento, e forse in tutti i giorni a seguire, sapeva che sarebbe stato mille... no, miliardi di volte peggio.
Lei lo sapeva, voleva bene al piccolo Kyo-kun, quindi come non poteva voler bene alla sua versione quasi adulta? Si domandava questo. Gli voleva davvero bene?
Bhè, di certo non lo odiava davvero, ma non voleva nemmeno averci troppo a che fare con lui.
“Sai, era da tantissimo che non venivo qui.”
Sunako deglutì e pregò i Kami affinché la creatura splendente non si perdesse nei suoi ricordi, ma soprattutto sperava che non le raccontasse i suoi trascorsi in Umino Beach.
“Tornando qui mi sono tornati alla mente diversi ricordi che probabilmente avevo omesso.”
Sunako trattenne il respiro e cominciò a torturare la sabbia sotto le sue mani ed i suoi piedi.
“Mi è tornato alla mente che qui ho conosciuto una ragazza che, ora come ora, mi ricorda te. Forse aveva il tuo stesso taglio di capelli, chissà...” Kyohei si grattò la testa cercando di visualizzare quella fantomatica donna.
“E quindi? Chi se ne frega!” Lo attaccò, sperando che si interrompesse.
Visto che ci pensava, poteva cercare di scappare, però... un po' le dispiaceva.
La creatura splendente a quell'affermazione si voltò verso la ragazza e sgranò gli occhi. “Hai ragione. Chissà perché te ne parlo?” Portò una mano sul mento. “Probabilmente perché parlandone con qualcuno forse i ricordi mi ritorneranno alla mente. Ti immagini parlarne con Ranmaru? Comincerebbe sicuramente ad immaginarsi robe zozze! O Takenaga, che comincerebbe ad analizzare il tutto. E che dire di Yuki? Yuki comincerebbe a piangere come una fontana per non si sa quale motivo. Tu invece non giudichi proprio perché non te ne frega niente, giusto?”
Questa volta fu la volta di Sunako a sgranare gli occhi e sospirò sconfitta.
Ogni tanto le persone hanno bisogno di sfogarsi, pensò. Bastava soltanto far finta di ascoltare.
“Dai, muoviti allora! Così posso andare a dormire.” Gli diede il via libera per poter continuare a blaterare.
Sunako riconobbe quanto si stesse rammollendo, probabilmente perché non voleva deludere il piccolo Kyo-kun, però. Se no, col cavolo che sarebbe rimasta lì in sua compagnia!
La ragazza delle tenebre non se ne rese conto, ma il ragazzo seduto vicino a lei sorrise.
Fondamentalmente lo sapeva che lei era una ragazza splendida, che si faceva in quattro per gli amici. Li aiutava, sempre, anche se doveva fare cose contro voglia, come in quel momento.
D'altro canto, lui non sapeva perché volesse riportare alla mente quei ricordi, forse perché sapeva quanto fossero importanti. Aveva l'idea che quello che gli era successo in passato ad Umino Beach gli avesse insegnato una lezione.
“Credevo che mia madre non mi volesse bene, invece questa ragazza mi ha fatto capire che non era così. Mi ha salvato da un rapitore e... mi ha aiutato a riconciliarmi nuovamente con mia mamma.” Nella mente di Kyohei ripercorreva quel pomeriggio, senza riuscire a ricordarsi il volto di quella famosa ragazza. Era più forte di lui, non ci riusciva.
“Sarò eternamente grato a lei. È stato quel pomeriggio che ho capito di dover imparare ad essere forte ed a difendermi da solo. Lei mi aveva promesso che mi avrebbe insegnato a combattere ma poi non la vidi più. È... scomparsa nel nulla.” Spiegò, ripercorrendo quel fatidico giorno.
“Sai, le avevo chiesto di diventare mia moglie.” A quelle parole Kyohei rise, prendendosi in giro per la sua stupidità infantile, mentre Sunako si colorò di rosso pomodoro maledicendo quel piccolo viaggio nel tempo. “Credo che quella ragazza sia stato il mio primo amore.” Sunako perse un battito.
Diavolo, non doveva dire una cosa del genere! Lei era stato il primo amore della creatura luminosa? Lei? Non era possibile! Non poteva essere vero!
Senza rendersene conto aveva ricominciato a scavarsi la fossa nella sabbia.
“Ci sono rimasto malissimo quando il giorno dopo lo zio mi ha detto che se ne era andata. Mi aveva... lasciato. Mi sono arrabbiato talmente tanto che decisi che non mi sarei più innamorato.” Continuò a ridere di sé. Non che non fosse vero, comunque. In effetti lui non si era mai innamorato di nessuno.
Sunako, senza volerlo, si voltò verso Kyohei. “Che c'è?” Domandò lui.
Sentiva di aver deluso il piccolo Kyo-kun, anche se poi non era stata sua intenzione andarsene via. Era semplicemente tornata nel giusto tempo.
Non doveva sentirsi in colpa per quello, vero?
“Nulla.” Affermò poi guardando il mare.
“Che stai pensando, adesso? Che ero uno stupido, forse?”
Sunako negò con la testa subito dopo aver ascoltato la domanda. “Stavo pensando che probabilmente quella ragazza è dovuta scappare per un imprevisto. Non è detto che ti abbia... abbandonato per sua scelta.” Si sfogò rivedendo Kyo-kun triste nella sua mente. Lei non voleva immaginarselo triste.
La bruna si alzò in piedi e cercò di togliersi la sabbia da dosso. “Dai, rientriamo che è tardi.”
Si incamminò verso la locanda con Kyohei al seguito. “Ho fame!”
“Quando mai?!”
“Voglio i gamberi! Voglio i gamberi!” Pregò, a modo suo, il ragazzo.
“Sì, sì. Ti farò i gamberi, Kyo-kun.” Non si accorse che, forse, aveva appena commesso una gaffe che non avrebbe dovuto fare.
Di fatti, in quel preciso momento Kyohei sentì di star parlando con la stessa ragazza di quell'estate di tanti, tanti anni fa.
Naaa! Non è possibile! Sunako non può mica viaggiare nel tempo!

Angolo Autrice

Salve a tutti!
Era da tanto che volevo scrivere una fanfiction su PGE, senza mai riuscirci. Trovo sia davvero difficile entrare dentro la testa dei protagonisti di questo manga, sono troppo... strani! xD
Finalmente, però, ci sono riuscita ♥ E' da quando ho letto l'ultimo capitolo del volume 29 che mi volevo soffermare su quello che ha provato Sunako dopo aver scoperto che il Kyo-kun con cui ha trascorso un pomeriggio era effettivamente la sua creatura splendente! Ed è uscita questa OS.
Spero vi sia piaciuta e spero di essere riuscita a lasciare inalterati i caratteri dei personaggi. Se così non fosse, fatemelo notare. ^^
So che di solito Sunako cerca di dimenticare tutto quello che non vorrebbe ricordare, ma nel manga mi sembrava che lei si fosse sinceramente affezionata a Kyohei, quindi trovo che forse quel pomeriggio trascorso con lui sia una bel ricordo... in fin dei conti. ♥
Un ringraziamento super speciale a Ili91 che ha betato la OS. Grazie mille, cara! Sei sempre gentilissima e disponibilissima nei miei confronti! :*
Fatemi sapere cosa ne pensate! (:
Bacioni
Deb

   
 
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