Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: SummerEnd    31/01/2012    5 recensioni
E se un Angelo in punizione dovesse scontare la pena in compagnia di un Demone... anche lui in castigo? Risate assicurate
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Genere: Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grace era sconsolata. Un altro fallimento, un’altra Punizione: una Convivenza con un Demone.
La copertura era sempre la stessa: siamo i nuovi vicini, piacere di conoscervi. L’ultima volta il Demone che era stato in punizione con lei aveva finto di essere sua sorella, la volta precedente suo zio. Chissà cosa le sarebbe capitato questa volta.
Entrò nell’appartamento e sentì il caratteristico odore di zolfo. Bleah! Ma conoscevano il sapone?
-Chi è?- chiese una voce maschile mentre il demone più bello che avesse mai visto le apparve davanti.
-Sono Grace- disse timida. Il demone sorrise.
-Damon- disse tendendole la mano che lei strinse.
-Ahio!- strillò quando si bruciò le dita.
-Mai fidarsi di un demone- ghignò Damon.
-Di certo non lo dimenticherò- brontolò Grace succhiandosi il dito bruciato.
 
-Allora, prima regola: io amo giocare a calcio, quindi se i vicini si lamentano vai tu a sorbirti le lamentele e li cacci via con il tuo sorriso angelico; seconda regola: non togliere le ragnatele, a Gwenwyn piacciono un sacco.-
-Gwenwyn?- chiese Grace perplessa.
-Il mio cobra- rispose Damon mostrandole il serpente. L’Angelo svenne.
 
-Io non me ne starò zitta mentre quel coso viscido fa il giro della casa! Non mi occuperò della pubblic relation con i vicini e tantomeno farò il tuo bucato!- strillò Grace.
-Peccato, l’altro Angelo  lo faceva per me- sorrise mellifluo il Demone.
-Doveva essere un Angelo piuttosto ingenuo- sibilò l’Angelo.
-No, le piacevano le nostre attività notturne-  . La risposta del Demone spiazzò l’Angelo che non esitò a tirargli contro il primo oggetto che le capitò tra le mani.
-Stai lontano da me, depravato!- strillò andandosene.
Il Demone si leccò i baffi. Nervosetta, eh? Ci sarebbe stato da divertirsi.
 
Quando vide il sacco a pelo gettato in un angolo, Grace lo scambiò per un tappeto. Così lo prese e lo stava portando nel bagno per lavarlo quando si accorse che era un segugio infernale.
-Daaaamon!!! Prendi il tuo cagnaccio e portalo via!- Strillò Grace rifugiandosi sopra al frigorifero.
-Altrimenti?- chiese Beffardo il Demone.
-Altrimenti quando scendo di qui butto fuori te!.
Il Demone si avvicinò al mastino che si calmò e prese a scodinzolare. -Suvvia! È tenerissimo, certo … è addestrato a cacciare gli Angeli e…- spiegò lui.
-Portalo. Fuori. Di. Qui.- strillò lei.
-Dai ti prego, possiamo tenerlo? L’ho trovato stamattina per strada e mi faceva pena… così solo… così- Grace indicò la porta.
 
-Tre verticale. Sette lettere- disse Damon sovrappensiero.
-Magari è “Deficiente”-  sibilò Grace che stava ricamando un vestito in un angolo.
-Non entra- si lamentò lui.
Master ringhiò in un angolo. -Tu sta zitto- disse lei. -Ancora non so come hai fatto a convincermi a tenerlo- borbottò lei.
-Ma è naturale! Con il mio fascino!-
-Non credo proprio, sono immune-
-Con le mie doti fuori dal comune?-
-Quali doti fuori dal comune?-  chiese perplessa Grace alzando un sopracciglio. Quando capì a cosa si riferiva gli lanciò quello che aveva in mano. -Cretino!-
-Ci sta!!!- esultò lui.
Holaaaaa!
E dopo tanto rieccomi qua!
*Buuuuhuuu*
Ehi, non lanciate quei pomodori! Sono marci!
A parte questo... cosa ne pensate? Volete un seguito? Se sì, fatemelo sapere!!!
  
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