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Autore: Ehlena    31/01/2012    2 recensioni
Il circo non è ancora aperto per loro, ma dentro… dentro tutti quei tendoni c’è vita...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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le Cirque des Rêves

 

 

Fuori le persone attendono, al freddo, ma non per questo sono di cattivo umore anzi, l’entusiasmo si può leggere bene nei loro occhi. Il circo non è ancora aperto per loro, ma dentro… dentro tutti quei tendoni c’è vita.

Un giocoliere si esercita lanciando in aria prima tre, poi quattro e ancora cinque palline, senza mai farne cadere una. Lo fa da molti anni ma continua a esercitarsi, principalmente perché gli piace farlo.

In alto, dei trapezisti si lanciano nel vuoto, fidandosi l’un l’altro, cercando dopo un salto, le mani del loro compagno. La vita in fondo, non è che un salto.

 

Una bambina è riuscita, però, a intrufolarsi, dentro ad uno di quei tendoni, spinta dalla curiosità tipica di tutti i bambini. Si sarebbe messa a piangere, in un’occasione normale, dopo essersi resa conto di aver perso di vista la propria mamma, ma non era questa quell’occasione perché tutto quello che vedeva, la distraeva troppo e a piangere, non ci pensava proprio!

 

Che mondo magico, appariva così ai suoi occhi quel circo. Il giocoliere in realtà non le usava nemmeno le mani per lanciare in aria e poi sostenere quelle palline, no! Lo faceva con l’aiuto della mente, spostava e lanciava gli oggetti, a suo piacimento e con le mani… beh le mani le teneva sui fianchi, tutto soddisfatto.

E gli equilibristi, oh… camminavano in equilibrio su fili immaginari mentre i trapezisti, dopo essersi lanciati nel vuoto, rimanevano sospesi a mezz’aria senza farsi nulla. I domatori invece, cavalcavano le loro fiere, leoni e tigri senza averne il minimo timore e questi ultimi docili, ubbidivano e facevano le fusa come gattini che han voglia di coccole. La bambina quasi, per un istante, pensò addirittura di poterne accarezzare uno tanto erano buoni!

 

Questa era magia. La bambina sapeva bene che nel mondo reale tutto ciò non era possibile. Certe cose non potevano esistere. O almeno lei, non le aveva mai viste. Forse però questo circo era speciale e proprio per questo qui l’impossibile diveniva possibile e la magia era reale.

La bambina quindi, che fino allora, se ne era stata ferma e buona a osservare il tutto, a piccoli passi avanzò. Non ne aveva ancora abbastanza di quel magico modo e voleva vedere dell’altro. Un clown sul triciclo, magari, capace di poter volare e fare piroette, su nel soffitto. Ciò che vide allora, fu quanto più di straordinario la sua testolina avrebbe mai potuto anche solo immaginare.

Un uomo dalla barba nera, lunga e folta con degli altrettanti lunghi e folti baffi neri aveva appena messo in bocca un bastone infuocato, tant’è che la bambina portò una manina alla gola, sentendola quasi bruciare per quanto quella scena l’avesse sconvolta. Fu allora che l’uomo, dopo aver riaperto la bocca, anziché fuoco soffiò via delle farfalle, coloratissime farfalle, delle più varie dimensioni che raggiunsero la bambina e l’avvolsero, con i colori e le loro ali.

 

“Dahlia!” Un braccio s'introdusse attraverso il tendone gonfio e la bambina fu trascinata fuori da quel mondo incantato, dalla madre che tanto l’aveva cercata. La bambina più volte dopo quell’episodio si chiese se quello fosse stato tutto un dolce sogno o la realtà. Una cosa è certa… non dimenticò mai quel circo dei sogni.

 

 

  
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