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Autore: Rota    01/02/2012    1 recensioni
Alfred - sempre per ultimo arrivava, quel grassone ritardatario - chiuse la porta dietro di sé con un tonfo e vi si appoggiò per la schiena, ansando forte. Aveva il viso rosso per lo sforzo e tra le braccia un pacchetto voluminoso che stringeva quasi ne dipendesse la vita stessa.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Russia/Ivan Braginski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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*Autore: Rota
*Titolo: Merci di contrabbando
*Fandom: Axis Powers Hetalia
*Personaggi: Russia/Ivan Braginski, America/Alfred F. Jones
*Prompt/Sfida COW-T: Contrabbando/Seconda settimana
*Genere: Sentimentale, Fluff
*Avvertimenti: Shonen ai, What if...?, Flash fic
*Rating: Giallo
*Dedica: Anche questo al mio fuco, alla mia Prof, alla cara L'ele e alla Neme che voleva un po' di fluff (L)
*Note autore: I e Neme volevamo del Fluff!RusAme. Da me nevica e per la COW-T dovevo fare qualcosa con questo assurdo prompt.
Questo è ciò che ne è uscito (L)




Alfred - sempre per ultimo arrivava, quel grassone ritardatario - chiuse la porta dietro di sé con un tonfo e vi si appoggiò per la schiena, ansando forte. Aveva il viso rosso per lo sforzo e tra le braccia un pacchetto voluminoso che stringeva quasi ne dipendesse la vita stessa.
Ivan lo guardò in silenzio dopo essersi voltato di scatto verso di lui e tutto quel rumore che aveva accompagnato la sua persona, lasciando perdere per qualche istante ciò che stava precedentemente facendo. Sbatté un paio di volte le palpebre prima di parlare, e lo fece con circospezione e prudenza, come se mai dalle mura metalliche di quel rifugio atomico potesse uscire anche mezzo sussurro di troppo.
-Qualcuno ti ha seguito?-
America ricambiò la sua attenzione con un'occhiata a dir poco ferita, quasi si rammaricasse della scarsa fiducia che l'altro conservava per la sua persona. Insomma, era pur sempre Alfred F. Jones, quando faceva una cosa la faceva bene!
Si staccò dalla porta con un mezzo passo e avanzò verso di lui.
-Nessuno può seguire un eroe, al massimo arranca nella scia che lascia dietro di sé tentando di stargli dietro!-
Russia si lasciò scappare un solo sorriso di commiserazione e, come un bambino impaziente, abbassò lo sguardo all'oggetto del reale suo interesse: ciò che Alfred teneva in mano. Si alzò sulle punte e cominciò a dondolare, in attesa, ma non proferì parola aspettando che fosse l'altro a presentare il suo pacco.
Alfred vide l'occhiata piena di cupidigia che il russo aveva in viso, ne comprese l'intima ragione e quindi sorrise apertamente e con gioia.
Lì, isolati dal resto del mondo, senza politica né litigi né questioni né altro ad alterare il giusto corso delle cose, Alfred poteva sorridere a Ivan e Ivan poteva sorridere ad Alfred e non dare per tale azione alcuna ragione logica e politicamente irreprensibile. E non solo potevano sorridersi, parlarsi tranquillamente, ma anche organizzare uno stupido incontro segreto mantenendo tutti quanti all'oscuro - familiari e capi di Stato in primis.
Alfred gli si fece ancora più vicino e, come se si trattasse della scoperta di un tesoro, srotolò l'involucro del pacchetto e ne estrasse il contenuto sotto gli occhi del compagno ansioso.
Un hamburger con doppio ripieno di cipolla, salsa barbecue e cetrioli a non finire, una rarità che si poteva trovare esclusivamente negli Stati Uniti d'America e solo cercando davvero bene. D'altra parte, dietro di Ivan c'era giusto un tavolo apparecchiato per due, con una quantità di biscotti e di gelatine ai frutti di bosco assai imbarazzante, forse per non risultare impreparato alla fame più che prodigiosa dell'americano. Da bere, coca cola e vodka, un classico che non sarebbe mai tramontato.
Il sorriso di Ivan era luminoso, puro e sincero, come la felicità che animava ormai Alfred e lo faceva sghignazzare senza malizia.
-Allora possiamo cominciare?-
-Direi proprio di sì!-
Certo, erano entrambi consapevoli che si trattava di merce di contrabbando - oggetti che in quel periodo delicato non avrebbero mai dovuto varcare le frontiere dei loro confini nazionali - illegale e fuori legge, ma se erano capaci di fare guerra, amore e pace erano anche capaci di fare qualcosa di diverso dal solito senza sentirsi in dovere di rinunciare a qualcosa di sé stessi, perché nessuno avrebbe impedito ad Alfred di rifugiarsi nel primo MacDonald appena lasciato quel luogo così come nessuno avrebbe frenato Ivan a varcare la soglia del più bieco pub di ubriaconi. Però in quel rifugio America assaggiava senza indugio tutti i suoi biscotti e Ivan addentata con gusto il panino ripieno, sporcandosi tutto. E si rideva, si rideva un sacco l'uno dell'imbarazzo dell'altro e viceversa.
Perché la coerenza e la giustizia non sarebbero valse così tanto, proprio mai.
   
 
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